Sabato 9 marzo 2019 alle ore 11 presso il Complesso del Casale in Via Madonna delle Virtù nei Sassi di Matera è in programma il Forum Internazionale delle Arti nell’ambito del progetto La Poetica della Vergogna.
Un incontro per riflettere sull’internazionalizzazione delle arti con la partecipazione di direttori artistici e programmatori internazionali alla fine del percorso progettuale de “La Poetica della Vergogna”, che Reteteatro41, network di quattro compagnie teatrali lucane (Compagnia teatrale Petra, Gommalacca Teatro, IAC e Compagnia teatrale l’Albero), ha co-prodotto con Fondazione Matera-Basilicata2019 per l’anno europeo della Cultura a Matera.
Il progetto che ha coinvolto 4 Paesi ha portato alla produzione della perfomance “Humana Vergogna”, scritta e diretta da Silvia Gribaudi e Matteo Maffesanti e un cast internazionale (Italia, Macedonia, Giappone).
Dalle ore 11 inaugura l’incontro il professor Alessandro Pontremoli dal titolo ‘Corpo danzante tra pudore e vergogna”. L’intervento si focalizzerà sul corpo dell’essere umano e sul suo statuto onto-logico, come cerniera fra condizione soggettiva e condizione oggettiva, fra natura e cultura, fra esposizione e nascondimento. Il potere, coi suoi dispositivi complessi (fra i quali il carcere con parti-colare evidenza), si manifesta incidendo la carne dei corpi, influenzandone le scelte, forzando l’incorporazione di valori, provocando comportamenti con l’invenzione di nuovi quanto effimeri bi-sogni. La giornata proseguirà con la presentazione di Reteteatro41 con un focus sulle pratiche che il network sta mettendo in campo per sostenere sul territorio lucano con le quattro compagnie coinvolte. I lavori, aperti al pubblico, termineranno con un aperitivo.
Interverrano per Reteteatro41: Antonella Iallorenzi per Compagnia Teatrale Petra, Carlotta Vitale per Gommalacca teatro, Andrea Santantonio per Iac e Vania Cauzillo per Compagnia teatrale L’Albero.
Intanto continuano con enorme successo di pubblica e di critica le repliche di “Humana vergogna”, riflessione sulla parola “vergogna” che comincia da un’analisi intima per essere poi condivisa, at-traverso le parole e i corpi, in un atto di antagonismo e simbiosi allo stesso tempo.
Una performance che è nata e si è strutturata all’interno di un ampio progetto di ricerca e creazione, “La poetica della vergogna”, che ha coinvolto le comunità artistiche, scientifiche e gruppi di citta-dini tra Italia, Macedonia, Kosovo e Giappone e i detenuti della Casa Circondariale di Matera, attraverso laboratori, seminari, incontri e residenze artistiche. E’ l’ultima fase di un progetto che, con la direzione artistica di Antonella Iallorenzi e il coordinamento di Franco Ungaro, si è arricchito di contributi artistici e umani attraverso le tante azioni svolte nel corso del 2018 insieme ai partner Accademia Mediterranea dell’Attore di Lecce (AMA), Artopia (FYROM), Qendra Multimedia (Kosovo), Osservatorio Balcani Caucaso Transeuropa, Digital Wolf e Compagnia teatrale Petra, con il sostegno di EU Japan Fest e la collaborazione di Zebra Associazione Culturale.