Lunedì 26 luglio 2021 alle ore 21,30 alla Villa del Prefetto di Potenza è in programma il saggio-spettacolo “Trafitte da un raggio di sole” con musiche originali dal vivo di Davide Guglielmi, atto finale del laboratorio di recitazione “Riflettersi al 2 Torri”, a cura di Camillo Marcello Ciorciaro. La produzione arriva al termine di una stagione particolarmente difficile di attività a Potenza, segnata dalla pandemia.
Si tratta – come spiega Ciorciario direttore del Laboratorio, e impegnato nella costruzione degli spettacoli “AMOR, ch’a nullo amato amar perdona” (Lectura Dantis), diretto e interpretato, “Romeo e Giulietta” di Shakespeare e “I sette contro Tebe” di Eschilo, diretti da Nicasio Anzelmo e destinati alla stagione estiva 2021 del Teatro di Segesta (TP) – del risultato nato dal percorso laboratoriale che abbiamo portato avanti in questo anno così complicato. A partire da ottobre 2020 e fino a luglio 2021 (con le dovute pause imposte dalla pandemia), ogni settimana appuntamento sul palcoscenico del Cinema 2 Torri per trascorrere tre ore dedicate alla creatività e alla fantasia. Ogni lezione del laboratorio di recitazione “Riflettersi al 2 Torri” è stata una meravigliosa occasione per divertirsi e per stare insieme. Il gruppo, formato in media da una decina di persone (tutte donne), si è pian piano consolidato e, grazie agli enormi spazi del luogo che ci ha ospitato – racconta l’attore professionista ( diploma d’attore presso l’Accademia d’Arte Drammatica “Pietro Sharoff” in Roma) – abbiamo potuto lavorare nel pieno rispetto delle misure anti-covid. Partecipare ad un laboratorio di recitazione in tempo di pandemia non è stato semplice. Per nessuno. Il tempo è stato scandito dalle interruzioni, dalle difficoltà organizzative, dai cambi di orario in funzione delle nuove disposizioni. Inoltre, garantire la mia presenza alle varie lezioni, tenendo contemporaneamente altri due laboratori a Roma (uno al Teatro della Visitazione e un altro all’Università La Sapienza), lo è stato ancora meno.
Un infinito grazie – aggiunge Ciorciario – alle mie nove muse (il riferimento è alle 9 muse delle Arti al tempo dei Greci), ad Enza, Daniela, Maria, Claudia, Martina T., Mimma, Martina B., Marianna, Lucia, che non solo hanno partecipato con costanza e passione a tutte le lezioni (anche a quelle poche fatte online), ma hanno contribuito in modo determinante alla nascita dello stesso spettacolo che stiamo costruendo, suggerendo quelli che saranno i brani oggetto della messa in scena. Ovviamente un ringraziamento speciale va anche ai gestori del Cinema in Villa e a Vito Ciuffreda, proprietario del Cinema 2 Torri che, accogliendo il nostro laboratorio nella sua immensa “casa”, ci ha dato la possibilità di strutturare un percorso in tutta sicurezza e nel pieno rispetto delle misure anti-covid.
Nonostante il periodo che abbiamo vissuto, attraverso i giochi teatrali, la musica e alcune follie creative – dice Ciorciaro che ha lavorato stabilmente per 7 anni presso il Centro Stabile del classico di Roma – siamo riusciti a ritagliarci un momento di apparente “normalità”. A prescindere dalle esperienze pregresse di alcune partecipanti, l’obiettivo iniziale è stato quello di prendere confidenza con il palcoscenico e con la sua magia. Entrare in contatto con un mondo “altro”, e in particolar modo con la propria fantasia, non è stato semplice, ma ridere e scherzare, pur rispettando le dure regole del palcoscenico, lezione dopo lezione ci ha sicuramente aiutato. Il teatro è un meraviglioso gioco con delle regole ferree, ma durante un laboratorio cerco di fare in modo che nessuno di questi due concetti prevalga sull’altro. L’obiettivo, cercando di non prendersi mai troppo sul serio – conclude – è quello di acquisire strumenti per migliorare il proprio rapporto con il palcoscenico, e i problemi, così come le preoccupazioni personali, diventano eventualmente utili solo per migliorare il lavoro di interpretazione di un testo.