Una commedia coraggiosa perchè affronta il tema della morte in modo intelligente e ironico. E’ “Salit i m’nacédd’r”, ovvero “condoglianze e monacielli”, la commedia per l’estate 2016 di Talia Teatro che regala ancora una volta pillole di saggezza e tradizione materana oltre a tante scene divertenti rigorosamente in vernacolo materano. Mariella Braia è perfetta nell’interpretazione della vedova Maria ma è tutto il gruppo teatrale a mostrare grande maturità sul palco. Ottimo anche l’esordio di Nicola Cardinale nel ruolo del dottore. Straordinaria come sempre la verve comica di Antonio Montemurro nei panni di Nicolino, eccellenti le perfomance di Chiara Zaccaro, Laura Zaccheo e Mimì Orlandi, i tre monacielli della commedia. Nel teatro di Talia Teatro allestito in via Lombardi 35, nel Sasso Barisano di Matera, è andata in scena la prima rappresentazione teatrale “Salit i m’nacédd’r”, che fa parte della rassegna “Teatro e spuntino”, perchè durante l’intervallo viene offerto un piatto tipico della cucina materana, in questo caso un piatto di cialledda fredda accompagnata da un buon bicchiere di vino. Nel contenitore culturale realizzato dalla compagnia teatrale materana che può contenere solo quaranta spettatori, lo spettacolo è già sold out per sabato e domenica e sarà replicato venerdì 29 e sabato 30 luglio alle ore 19, domenica 31 luglio alle ore 19 e per tutto il mese di agosto, il venerdì e il sabato alle ore 21 e tutte le domeniche alle ore 19. Lo spettacolo rientra nella rassegna “Teatro e spuntino”.
Lo spettacolo mette a fuoco le vicende che riguardano il funerale e le condoglianze attraverso diverse scene vissute realmente negli anni sessanta e settanta anche a Matera quando si verificava un lutto in famiglia e ricucite scenicamente. E nel testo è stata inserita anche la tradizione dei monacelli, che sono considerati secondo una tradizione meridionale, gli spiriti dei bambini che non sono stati battezzati. A Matera in particolare si riteneva che il monacello fosse uno spirito burlone che custodiva il segreto di un tesoro nascosto in una grotta dai briganti. Nello spettacolo di Talia Teatro i monacelli pronunciano delle frasi importanti, direi didattiche perchè Talia Teatro attraverso le sue rappresentazioni vuole far divertire e riflettere il pubblico presente.
La storia rappresenta una situazione tipica di un dopo funerale di casa nostra, con le condoglianze (u salit), il consolo (u cunz), le chiacchiere degli amici. Tutto in chiave comica, con situazioni esilaranti, intramezzate dagli interventi dei monacielli (u m’nacèdd’r) che, sia pure in modo beffardo, propongono all’attenzione del pubblico profonde verità. I dialoghi finali, tra il serio e il faceto, offrono spunti di riflessione importanti sugli aspetti di sempre della condizione umana.
Il tutto nella splendida cornice di un teatro scavato nel tufo dei nostri Sassi, dove è possibile ammirare anche l’evoluzione dell’architettura, con l’arco gotico, l’arco a tutto tondo e l’arco ribassato e in cui la parola dell’autore rievoca le storie e le voci di quelli che abitarono e vissero in queste grotte, che ancora oggi rimandano un’eco antica della vita di un tempo.
Il costo del biglietto per assistere allo spettacolo nella sede di Talia Teatro in via Lombardi 35 nel Sasso Barisano è di 10 euro, compreso lo spuntino previsto nell’intervallo. La prevendita è aperta presso Altieri Viaggi.
Michele Capolupo
La fotogallery della rappresentazione “Salit i m’nacédd’r” (foto www.SassiLive.it)
La scheda dello spettacolo “Salit i m’nacédd’r”
Personaggi e interpreti
Primo monaciello: Chiara Zaccaro;
secondo monaciello: Laura Zaccheo;
terzo monaciello: Mimì Orlandi;
Nicolino: Antonio Montemurro;
Carmela, sua moglie: Anna Cimarrusti;
Signora Pignatelli: Margherita Arrè;
Maria, la vedova: Mariella Braia;
Giovanni, un amico: Franco Burgi;
Rosa, moglie di Giovanni: Nicoletta Lionetti;
Pietro, un amico: Saverio Pietracito;
Nannina, una vicina: Giulia Cifarelli;
Concettella, la commara: Lucia Giordano;
Professore: Marco Floridia;
Dottore: Nicola Cardinale.
Selezione musicale ed effetti speciali: Maurizio Cicchetti e Laura Zaccheo.
Regia di Antonio Montemurro.