Dopo il matinèe per le scuole è ritornata in scena anche questa sera a Casa Cava, nei Sassi di Matera, la “mise en espace teatrale” di “Morte dell’inquisitore”, liberamente tratta da un’opera mai rappresentata in teatro di Leonardo Sciascia. Presentata dall’Associazione Laros e diretta da Fabrizio Catalano (nipote dello scrittore, che ha curato la regia di molti spettacoli tratti dalle opere del nonno, tra cui “A ciascuno il suo”, “Il giorno della civetta”, “Todo modo” e attualmente in tournée con “La scomparsa di Maiorana”) l’opera è stata messa in scena con l’adattamento di Morgana Forcella.
Lo spettacolo è il frutto di un laboratorio gratuito realizzato i primi di novembre, con la direzione artistica di Sebastiano Somma; una iniziativa fortemente voluta dalla regione Basilicata, con la dirigente Patrizia Minardi.
Per la prima volta è stato coinvolto anche l’attore Ulderico Pesce, nel ruolo di uno dei due narratori.
Nel 2019 ricorre anche il trentesimo anniversario della scomparsa di Leonardo Sciascia scrittore tra i più autorevoli del 900, figura controversa e unica nel panorama letterario italiano, intellettuale indipendente e provocatorio.
La Morte dell’Inquisitore racconta la storia vera di un frate originario di Racalmuto, Diego La Matina, condannato come eretico per aver difeso i diritti dei contadini e del vecchio giudice che lo interroga, Juan Lopez de Cisneros. Fra’ Diego è l’unico prigioniero, nei secoli, ad essere riuscito ad uccidere il suo inquisitore. Dopo aver vissuto per quattordici anni incatenato ad una sedia e aver fino alla fine rifiutato di “pentirsi”, morirà sul rogo, a Palermo, il 17 marzo 1658. E le sue ultime parole saranno: “Dunque Dio è ingiusto”.
Scheda “La Morte dell’Inquisitore”, laboratorio teatrale diretto da Sebastiano Somma tratto dal testo di Leonardo Sciascia
attori e recitazione Paolo Negri
adattamento del testo Morgana Forcella
regia Fabrizio Catalano
musiche Fabio Lombardi
scene e costumi di Katia Titolo
tecnico Emanuele Stella
produzione Gino Caudai
La fotogallery dell’evento (foto www.SassiLive.it)