A causa di un problema di salute di un artista coinvolto nello spettacolo “La rivolta di San Mauro Forte del 1940”, in programma mercoledì 17 agosto a Rionero in Vulture, la manifestazione è stata rimandata a giovedì 1 settembre, alle ore 21, presso Palazzo Fortunato nel medesimo centro del Vulture. Il lavoro, portato in scena da Ulderico Pesce, narra la prima rivolta popolare italiana contro il Fascismo avvenuta il 30 e 31 marzo del 1940 a San Mauro Forte che costò la vita a due contadini, Francesco Lavigna e Sante Magnante, sparati per ordine del podestà, e il ferimento di 4 manifestanti tra i quali Antonia Miccio, incinta. A seguito della sommossa furono condotti nel carcere di Matera 130 sanmauresi che rimasero imprigionati per più di un anno. Tra le rivoltose arrestate anche Antonia Miccio, che per giunta era ferita, e che fu costretta a partorire in carcere. Il figlio, Pasquale Cirillo, che è ancora vivo, fu allattato per i primi mesi dietro alle sbarre del carcere di Matera. Di questa grande rivolta parlò Radio Mosca e la grande stampa europea contraria al regime Nazifascista, e contribuì a costruire un dissenso popolare in Italia e in Basilicata, che portò alle rivolte di Matera e Rionero del 1943 e alle lotte per la conquista della dignità contadina di Ferrandina, Tricarico, Montescaglioso e altre importanti località italiane.