Questa sera al Musma di Matera è stato proposto al pubblico lo spettacolo teatrale “MaMa non MaMa, per dissacrare la maternità”, il progetto teatrale scritto dalla giornalista Veronica Valente, con la regia di Guido Scopece. Di seguito la nota integrale.
Dopo il clamoroso successo dello spettacolo riscontrato nel Salento il progetto teatrale è stato presentato questa sera anche nei Sassi di Matera, nei suggestivi ambienti del Musma. Lo spettacolo si chiama spettacolo teatrale “MaMa non MaMa, per dissacrare la maternità”. MaMa sta per Mater Matuta, dea dell’aurora che presiede al ciclo della vita e della natura, e in quanto tale è madre di ogni cosa.
Lo spettacolo è itinerante: nove tappe all’interno del suggestivo museo di arte contemporanea, con nove donne diverse che hanno raccontato la loro storia.
L’opera è un inno alla libertà e alla diversità, e ha l’obiettivo di dissacrare la maternità, ripulendola di falsi miti, e di abbattere quei pregiudizi culturali che impediscono alle donne di vivere il ruolo di madre secondo i propri bisogni, in modo esclusivo, al punto di renderle prigioniere, infelici, talvolta folli, sole eppure in compagnia di sensi di colpa.
Il lavoro è una selezione di storie diverse tra loro, ma tutte fuori dagli schemi della perfezione.
Lo spettacolo darà voce a chi, sentendosi fuori dal coro, si ritrova a vivere nel silenzio e nella menzogna, per timore che, confessando i propri limiti, possa essere etichettata come una matrigna o, per paura che la scelta di non avere figli la renda agli occhi degli altri una donna a metà.
In un percorso a tappe, saranno gli spettatori a fare visita a nove “mame” che, finalmente, potranno essere ascoltate, potranno raccontare le loro verità senza filtri, e mostrare debolezze e fragilità, senza che dall’altra parte ci siano giudici pronti a condannarle.
“MaMa è la dea che vive in ogni donna e, per nascere, ha bisogno di una rivoluzione intima contro qualsiasi modello precostituito. Una rivoluzione che si compie col potere del racconto e dell’ascolto”, ha spiegato l’autrice.
I protagonisti del progetto
Veronica Valente
Nata a Lecce il 1° maggio del 1981, si laurea nel 2005 con 110 e lode, in Scienze della Comunicazione all’Università La Sapienza di Roma, con una tesi in Economia e organizzazione delle imprese editoriali realizzata presso La Sorbona di Parigi. Consegue master in Editoria e Comunicazione e diventa giornalista nel 2008. Dal 2015, è iscritta all’albo dei professionisti presso l’Ordine della Puglia. Ha scritto per diverse riviste nazionali specializzate e quotidiani locali.
Dal 2013 scrive di cronaca nera e giudiziaria per il giornale di informazione on line “Lecceprima.it”, dove è ritornata dopo una pausa (dal 2016 al 2018), legata alla scelta di fare la mamma a tempo pieno, e durante la quale ha ideato e redatto l’opera teatrale “MaMa non MaMa”.
E’ stata tra le autrici del volume “A nido d’ape, quaranta donne ritratte da quaranta giornaliste” (Edizione Esperidi, 2013).
Appassionata di teatro e cinema, ha studiato improvvisazione teatrale e seguito laboratori in diverse città d’Italia. Tra i lavori di cui è stata attrice protagonista: “Tradimenti” di Harold Pinter con la regia di Fabrizio Saccomanno, e il cortometraggio “L’Abbraccio” di Paola Manno, candidato in numerosi concorsi internazionali e pluripremiato in tutto il mondo, in cui ha interpretato il ruolo di Bianca.
Guido Scopece
42 anni, di Lecce, psicologo psicoterapeuta, circa 15 anni fa si avvicina all’arte teatrale frequentando la scuola di teatro-terapia “Gestalt” per quattro anni, e per altri tre studia improvvisazione teatrale.
Nel 2015, inizia il suo lavoro sul teatro di testo seguendo gli insegnamenti di Fabrizio Saccomanno frequentando la scuola di teatro dei “Cantieri Teatrali Koreja”, portando in scena “Il bicchiere della staffa” di Harold Pinter, “Cenere. Corale per le tabacchine” e “Memorie”. Nel 2017 viene scelto dal regista internazionale Luciano Melchionna per portare in scena a Lecce e a Roma un monologo nel noto spettacolo “Dignità Autonome di Prostituzione”. Nel 2018 interpreta due ruoli in “Pomeriggio D’Urto” di Annamaria Dipinto portandolo in giro per l’Italia.
E’ conduttore di laboratori teatrali per associazioni e scuole.
L’esordio alla regia teatrale è nel luglio 2019 con “Così è la Pizzica (se vi pare)” con Serena D’Amato, una delle maggiori danzatrici di Pizzica Pizzica.
Nel settembre 2021 ha un piccolo ruolo nel film “La Grande Guerra del Salento” di Marco Pollini recitando al fianco del premio Oscar Marco Leonardi, nonché dei noti Paolo De Vita e Pino Ammendola.
Gli attori e i monologhi: Sabina De Giorgi, 39 anni, di Lecce, in “Dieci buone ragioni per non diventare madre”; Silvia Doria, 39, di Vernole, in “Quante buscie se cuntanu sulla maternità”; Beppe Fusillo, 47, di Lecce, in “I love shopping”; Simona Latronico, 41, di Matera, residente a Lecce, in “La terapia dell’oblio”; Giuliana Paciolla, 41 anni, residente a Lecce, in “Una madre superiore”; Vanessa Pareo, 36, di Lecce, in “Mamma acrobata”; Agnese Perrone, 43, di Lecce, in “Sopra ogni ragionevole dubbio”; Mariaelena Spennato, 41, di Ugento, in “L’equazione della felicità”; Lucia Vantaggiato, 42 anni, di Lecce, in “Le trecce dell’amore”.
Illustrazione e grafica: L’illustrazione, ispirata alle statuine delle Matres Matutae, ospitate nel museo campano di Capua, è a cura di Alessandro Ezra Fornari, graphic designer e copywriter. Dal 1986 a oggi, ha firmato progetti vincenti per Benetton, OVS, Prenatal, Original Marines, Ferrari e altri.
La fotogallery dello spettacolo teatrale “MaMa non MaMa, per dissacrare la maternità” (foto www.SassiLive.it)