Ha riscosso un grande successo di pubblico, più di cinquecento circa gli spettatori paganti che hanno assistito alla rappresentazione, giunta ormai alla sua settima edizione, lo spettacolo teatrale intitolato “Ombre e Luci in Terra di Briganti”, che si è svolto nella serata di martedì 20 agosto presso l’area ciclabile di contrada Calda a Latronico, in un’arena naturale unica, a due passi dalle rinomate “Terme Lucane”. «Si tratta di una manifestazione che costituisce un appuntamento consolidato nel cartellone degli eventi estivi della piazza latronichese e che mira alla sensibilizzazione per la conoscenza e la riappropriazione della storia della comunità e del territorio, attraverso la rivalutazione di un patrimonio immateriale per molti sconosciuto, suscitando negli spettatori, grazie all’intreccio tra le narrazioni dei lucani di ieri e di oggi, un movimento ideale e cognitivo di ritorno alle proprie radici», ha dichiarato l’assessore al turismo del Comune di Latronico, Rosita La Banca, che ha insistito sulla scelta della location, definita «felice e appropriata», anche ai fini della «valorizzazione turistica di un territorio dal patrimonio immenso e per certi aspetti ancora poco conosciuto, sia ai visitatori lucani che ai turisti provenienti dalle regioni limitrofe alla Basilicata». Con testi della giovane e promettente sceneggiatrice Denise Sarah e la sapiente regia a cura di Adelaide Palmieri, attrice e regista brillante che ha già calcato prestigiosi palcoscenici in giro per l’Italia, “Ombre e Luci in Terra di Briganti”, preceduto da uno spettacolo di falconeria tenuto nel pomeriggio dai maestri cerimonieri del Parco della Grancia e curato anche nel 2019 dall’associazione culturale “Teatro dei Ribelli”,ha portato in scena la storia del Brigantaggio meridionale durante il periodo dell’Unità d’Italia, attraverso la proposizione delle biografie di briganti e brigantesse noti alle cronache storiche o meno conosciuti:“ La Cattura “, questo il titolo della pièce strutturata intorno ai canoni del teatro di narrativa, rappresentazione scenica e romanzata degli ultimi momenti della resistenza di un popolo intero che, disprezzato e calpestato, si oppone con tutte le sue forze alla prepotenza del nuovo Stato, percepito come invasore e usurpatore.Novità di quest’anno, a margine della kermesse, è stata la premiazione di tutti i registi che hanno firmato le edizioni precedenti, durante la cerimonia conclusiva condotta dal giornalista Fabio Falabella: i riconoscimenti sono andati a Nunzia Gioia per gli anni 2013, ’14 e ’15, Aldo Fortunato (2016), Eva Immediato (2017), Denise Sarah Gigante e Paola Ponzo (2018) e, naturalmente, ad Adelaide Palmieri per l’edizione 2019. «Un premio al lavoro collettivo che mi onora immensamente», ha chiosato Palmieri, visibilmente emozionata e soddisfatta, ricordando «l’apporto fondamentale di tutte le comparse e gli attori non protagonisti che, guidati e accompagnati da Biagio Iacovelli, Nunzia Gioia e Chiara Longo, hanno reso ancora una volta possibile un risultato straordinario», e sottolineando l’importanza e la necessità di «saper prendere decisioni coraggiose anche nei tempi difficili che stiamo vivendo oggi nel nostro Paese». Infine, dopo i saluti istituzionali del sindaco di Latronico, Fausto De Maria, orgoglioso rappresentante di una comunità che, a suo dire, «sforna continuamente nuovi talenti», ha preso la parola il presidente del Gal “La Cittadella del Sapere”, partner principale ed insostituibile della manifestazione, Franco Muscolino, che, auspicando sempre maggior successo, ha garantito alla kermesse il prezioso supporto della sua organizzazione anche per gli anni a venire.
Ago 21