Giovedì 3 maggio 2017 presso l’Aula Magna dell’Istituto Magistrale di Matera è in programma lo spettacolo “Il pianeta dei misteri” nell’ambito del progetto “L’agora’ dell’amicizia”.
Sono coinvolte le classi I^G, II^L, II^Q e gli alunni Di Marzio Domenico, Meligeni Chiara, Sarubbi Roberta, Lapolla Anna, D’Amelio Pietro, Fabrizio Chiara dell’Istituto Magistrale “Tommaso Stigliani”.
L’agorà dell’amicizia nasce con la volontà di “mettere in gioco” il desiderio inconscio di ognuno di noi di incontrare l’altro. L’occasione piu’ propizia a realizzare tale obiettivo risulta, sicuramente, il laboratorio di drammatizzazione che dà la possibilità agli allievi di realizzare un’attivita’ interdisciplinare, atta a creare situazioni di forte gratificazione emotiva attraverso lo strumento ludico-espressivo. Fin dall’inizio, il percorso, ha messo in atto un laboratorio sperimentale dove ciascuno e tutti insieme si misurano sul piano dell’espressione e della comunicazione, scoprendo per tappe successive regole e meccanismi ma anche, e soprattutto, possibilità personali. La possibilità di riuscire al meglio secondo proprie potenzialità e capacità, la messa in gioco di aspetti sconosciuti o repressi di sé, il positivo utilizzo di energie per “fare” sono tutti aspetti che connotano positivamente la funzione dell’animazione teatrale.
Tale percorso ha permesso la scoperta di nuove capacita’ creative e comunicative, che diventano bagaglio personale di ciascuno.
Le attività sono state svolte soprattutto attraverso la danza ed esercizi psico-motori effettuati
presso la palestra della scuola, seguendo un copione di riferimento, creato ad hoc per gli alunni, dal titolo Il pianeta dei misteri, adattamento dell’opera Il piccolo principe di Antoine de Saint-Exupéry (1943).
Il laboratorio e’ stato organizzato in una parte propedeutica finalizzata alla scoperta delle possibilità espressive e comunicative del corpo mediante la musica, una parte di creazione attraverso l’improvvisazione in cui, partendo da un copione,avviene la creazione collettiva di una serie di scene che in seguito si montano in una linea di sviluppo organica e dotata di senso. In questa fase la ripetizione della singola “scena” con “attori” diversi permette un percorso di ulteriore scoperta e approfondimento nonché di stimolo all’invenzione; è la fase in cui maggiormente si esprime la creatività dei ragazzi e si compie il percorso per cui la creazione diventa espressione e,infine, comunicazione ed una parte di formalizzazione in cui quanto creato veniva ripetuto “pulito” e reso efficace alla comunicazione teatrale.
La realizzazione del progetto e’ stata resa possibile grazie alla tenace volonta’ di un gruppo di docenti dell’Istituto Magistrale, fermamente convinti dell’estremo valore terapeutico e catartico, connaturato ad un laboratorio di tal fatta. Grazie ad un lavoro di squadra, composta dalle Prof.sse Capodilupo, Abbatino, Di Lena, Spagnolo, coadiuvati dai docenti del Dipartimento H e dagli educatori della Cooperativa LILITH, e’ stato possibile realizzare un prodotto finale che, lungi dal costituire un obiettivo primario del lavoro ha avuto, però, la duplice valenza di finalizzare il lavoro agli occhi dei ragazzi e di presentarlo in uno spettacolo per genitori e amici presso il Teatro Duni di Matera. Un ringraziamento particolare va, sicuramente, rivolto al Sig. Nuzzolese Giuseppe e alla Dott.ssa Lasagni Alessandra, rispettivamente per le coreografie e la psicomotricita’ . Un sentito ringraziamento, inoltre, lo si deve alla neo Dirigente Prof.ssa Papapietro Rosanna per la disponiobilità l’appoggio incondizionato offerti a tale iniziativa.
L’intento non era quello di creare un prodotto esteticamente perfetto: il benessere dei ragazzi soprattutto diversabili viene prima della gratificazione dell’adulto: quindi evvia lo spettacolo quasi imperfetto!