“Che sia soltanto l’inizio di nuovi voli”. È quanto auspicato dal Teatro delle Forche, al termine dell’evento teatrale “UCCELLI. Esercizi di miracolo” – edizione speciale del progetto “Clessidra. Il teatro a partire dai luoghi” -, una riflessione visionaria sulle città che attraversiamo ogni giorno, andata in scena al Palazzo del Casale, nei Sassi di Matera, dal 9 al 16 Dicembre.
Con le ultime due repliche, ieri sera, che hanno riscosso lunghi applausi e notevoli apprezzamenti tra gli spettatori – che sono stati coinvolti dagli artisti in un viaggio esperienziale, chiamati a guardare, scegliere e cominciare ad agire, attraverso “esercizi di miracolo” – è calato il sipario sullo spettacolo coprodotto dal Teatro delle Forche e dalla Fondazione Matera Basilicata 2019, nell’ambito del progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 “Matera 3019”.
Regia e drammaturgia di Gianluigi Gherzi. Direzione artistica e organizzativa di Erika Grillo.
Regia digitale e comunicazione visiva di Alessandro Colazzo. Con gli attori-autori Giorgio Consoli, Andrea Dellai, Erika Grillo, Ermelinda Nasuto, Chiara Petillo e Fabio Zullino. Disegno luci, scenografie e allestimenti: Walter Pulpito. Sonorizzazioni: Vincenzo Dipierro. Allestimenti tecnici: Angelo Piccinni.
L’evento teatrale ha rappresentato un’edizione speciale del progetto “Clessidra. Il teatro a partire dai luoghi” nato a Chiatona (TA) ed approdato a Matera Capitale Europea della Cultura.
«Clessidra – spiega il direttore artistico e organizzativo del progetto, Erika Grillo – è un progetto teatrale orizzontale e generativo che si innesta nel tessuto socio-urbano che lo ospita. Fare ‘teatro a partire dai luoghi’ pone il processo creativo al centro di una pratica politica di rapporto col mondo e con il paesaggio. Pratica che accetta, fin dal proprio momento iniziale, di essere non solo dei teatranti, ma dei teatranti insieme con altri pezzi di mondo: architetti, urbanisti, abitanti del paese.
Fare esplodere il teatro in zone ancora sconosciute, dentro codici e linguaggi contaminati dal mondo, ma che a quel mondo sanno restituire visione e forza poetica.
Un processo creativo che unisce lavoro personale e lavoro collettivo, ricerca artistica e significato culturale e politico del proprio agire. E che ritrova la dimensione del rito, della festa e del sacro; a partire dai giorni di prova condivisi, dagli orari inconsueti delle performance, dal percorrere con gli spettatori tempi e spazi diversi, restituendo la visione del teatro come “Arte della polis”. E da cui la comunità, il paese, non possono rimanere estranei.
Un’utopia, certo, ma di quelle che aiutano a camminare, e che si trasformano in cammino concreto, un passo alla volta, mai da soli. Per definire una modalità possibile di essere artista nella contemporaneità.»
«Debuttare con questa nuova produzione a Matera, città che condivide con Massafra la stessa radice culturale, la civiltà della pietra, ha rappresentato senza dubbio un riconoscimento importante per l’attività artistica del Teatro delle Forche – afferma il presidente Giancarlo Luce –, impegnato da trent’anni a valorizzare un territorio come quello della terra della gravine. Con un’opera che chiama a testimonianza antiche origini e che tratta delle città contemporanee e di quelle future. Siamo orgogliosi del percorso finora fatto e dei risultati raggiunti e auspichiamo per il futuro anche un riconoscimento a Taranto e al territorio ionico».
Soddisfatto anche Emmanuele Curti, project manager Scuole e patrimonio per la Fondazione Matera Basilicata 2019. «Alla fine di questo incredibile anno – dichiara Curti – ci serviva uno spazio di riflessione per immaginare il futuro. “UCCELLI. Esercizi di miracolo” ha avuto la grande capacità di astrarci dal contesto reale, negli spazi che viviamo quotidianamente, e portarci nella dimensione di città altre e diverse. Grazie anche al lavoro fatto con gli studenti delle scuole superiori, siamo stati trascinati nel vortice di città dei corpi, delle gabbie, delle migrazioni, per poi capire, insieme, quanto sia possibile ‘esercitare il miracolo’ e volare, come stormi, verso un “open future”».
Dal 2 al 6 Dicembre, infatti, centinaia di studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore “Emanuele Duni – Carlo Levi” Liceo Classico e Liceo Artistico e del Liceo Scientifico “Dante Alighieri” di Matera, a partire dalle parole che hanno guidato il lavoro di costruzione dei testi e delle azioni teatrali dell’evento teatrale, sono stati chiamati a esprimere visioni, suggestioni, desideri, utopie per un nuovo volo individuale e collettivo che si rivolga alla città, quella presente e quella da costruire insieme.
Sei città per sei classi di studenti, chiamati ad agire attivamente in una dimensione performativa: con la loro presenza, con i loro corpi, con le loro voci, con gli oggetti costruiti insieme. Un esercizio di cittadinanza teatrale che parte dal rapporto con un gruppo di artisti al lavoro, per costruire una realtà di profonda comprensione dei temi trattati e delle scelte artistiche compiute, per passare – in ultimo atto – dalla posizione passiva di chi solo può ascoltare a quella attiva di chi riempie un evento artistico della propria presenza e della propria intelligenza.
In occasione dell’evento teatrale, nell’Open Lab della Fondazione Matera Basilicata 2019, è stato proiettato un video che documenta il lavoro svolto con gli studenti e sono state esposte le foto dei laboratori condotti dagli attori e i lavori realizzati dai ragazzi.