Nella sala degli specchi di Palazzo Malvinni Malvezzi questa sera è stato presentato al pubblico in prima assoluta lo spettacolo “Papavero” – storia dell pittore della cripta dei 100 santi” di Dario Carmentano, tratto da “I Fiori di Papavero” di Dario Carmentano e Grazia Lascaro.
Nel luogo che ospita la mostra XL antologica di Dario Carmentano è stato presentato uno nuovo spettacolo con il testo di “narrative art” di Dario Carmentano ispirato alla storia de I Fiori di Papavero, intitolato “Papavero”; le musiche sono state scritte da Loredana Paolicelli,e orchestrate magnificamente da Gianluigi Borrelli ed eseguite da musicisti straordinari.
Voce recitante Angela De Gaetano, la regista che ha rappresentato “I Fiori di Papavero” e diretto il “Canto del Pane” (sarà poi rappresentato il 6 gennaio sempre a Palazzo Malvezzi).
Nella serata è stato presentato il Cd omonimo, abbinato al vino rosato di nuova produzione “Papavero” dell’Azienda Agricola Michele Laluce.
Al termine dello spettacolo sono state offerte al pubblico degustazioni di Masseria Riccardi, Salumi Emmedue Srl e Panificio San Giacomo.
Di seguito i protagonisti dello spettacolo di musica e teatro e la sinossi della performance
Voce recitante: Angela De Gaetano.
Musiche originali: Loredana Paolicelli.
Nucleo Theatron Ensemble: Francesco Peverini Violino Primo / Mario Di Marzio violino secondo / Annamaria Losignore Viola / Sebastiano Severi Violoncello / Marcantonio Cornacchia Contrabbasso / Pietro Chieco Oboe e corno inglese / Mattia Liuzzi Clarinetto / Tiziana Gigante Clarinetto / Giuseppe Di Marzio Tromba / Valentina Dell’Aversana Soprano / Milena orlandi Voce jazz / Loredana Paolicelli Pianoforte.
Direzione e Orchestrazione: Gianluigi Borrelli
Costumi: Stefano Cavalleri
Audio, Elettronica e Luci: Mirko Macina
Sinossi
Fiori di Papavero è un racconto ambientato nell’italia Meridionale, durante il periodo delle invasioni barbariche. Siamo infatti nel iX sec. d.C. Si narra di una epopea dram- matica, mistica e redentiva: un miracolo d’amore ed arte. Lotte e avvicendamenti di duchi e principi per la conquista di territori e potere, fanno da cupo sfondo alle vicende della duchessa di Benevento Romilda e di suo figlio Papavero. Romilda donna altera e forte, educata nello spirito dai guerrieri longobardi, viene rinchiusa in seguito alla sua disfatta, in un convento per volere dell’usurpatore e avversario di suo marito, il crudele Radelchi. Privata di tutto, anche di suo figlio, partorito proprio in quel luogo diventato la sua prigione, perde quasi la ragione per il dolore e il trauma della perdita subita. Il bam- bino invece, buttato giù da una rupe e salvato miracolosamente da un pastore, viene affidato alle cure di frati benedettini. Lo chiameranno Papavero per via dei suoi capelli rossi e svilupperà doti artistiche notevoli alimentate dagli insegnamenti di Fra Mariano, suo mentore e padre putativo. Papavero, perseguitato da Radelchi, lo stesso uomo che ha ucciso suo padre e ordinato la reclusione di sua madre Romilda, fuggirà dal conven- to di Fra Mariano per rifugiarsi, nei pressi della città di Matera, in una grotta utilizzata come ricovero dalle pecore. In questo luogo, circondato da una natura rigogliosa e pre-ponderante, Papavero troverà pace e tranquillità. Qui avverrà la sua redenzione e la sua vena artistica raggiungerà livelli elevatissimi tanto da trasformare la grotta in cui si rifugia, ispirato dalla sua immensa fede e dall’amore per sua madre Romilda, in una delle chiese rupestri più belle e straordinarie di Matera, ancora oggi ammirata. Madre e figlio separati fin da subito, riusciranno infine, nonostante tutte le avversità, a ricongiungersi attraverso percorsi che vanno oltre ogni immaginabile narrazione.
La fotogallery dello spettacolo “Papavero” (foto www.SassiLive.it)