Dopo il grande successo registrato il 9 luglio dello scorso anno l’attore e regista Ulderico Pesce ha deciso di replicare in serata nella corte dell’ex ospedale San Rocco lo spettacolo teatrale “Case senza luce, Matera”. Uno spettacolo a scopo benefico, visto che l’incasso sarà devoluto interamente all’AIL di Matera, che si occupa dei malati oncologici del Materano.
In scena gli attori Raffaele Epifania, Franco Matera, Ulderico Pesce, Lara Chiellino, Eva Immediato, Patrizia Minardi, Maria Iacovuzzi, Giuseppe Calia, Pino Frega, Saverio Pietracito, Diego Maragno, Giulia Cifarelli, Carmela Cifarelli, Nicola Cardinale, Roberto Pietracito, Anna Onorati, i musicisti Daniela Ippolito, Pierangelo Camodeca, Vincenzo D’Orsi, Monica Petrara, Amalia Palermo, Alberico Larato, i fuochisti Antonella Petrazzuolo e Ester Santarsiero e il maestro acrobata Pasquale Larocca. Le coreografie sono di Mary D’Alessio, il disegno luce di Ariano De Lucia.
“Case senza luce Matera” è uno spettacolo che racconta varie fasi storiche della città di Matera, dagli abitanti dei Sassi, nelle case senza luce, allo sfollamento nei nuovi quartieri e di alcuni paesi dell’area che si sono distinti per essere stati leader della lotta di “occupazione delle terre” quali San Mauro Forte, Montescaglioso, Tricarico, Ferrandina e Irsina. L’evento si svolge nel luogo che prima fu monastero e poi divenne il carcere dove furono rinchiusi molti occupatori di terra tra i quali Rocco Scotellaro, Anna Avena e Antonia Miccio, che partorì in carcere Pasquale Cirillo l’8 novembre 1940. La scena del parto, che arriva nella parte finale dello spettacolo, è semplicemente straordinaria. Proprio Pasquale Cirillo a distanza di 78 anni è tornato nuovamente nel luogo in cui ha vissuto per 13 mesi insieme alla mamma, regalando una magnifica sorpresa al pubblico presente.
In scena anche altri “lottatori” che faranno del Materano, a partire dal 1940, l’area più “rivoluzionaria” d’italia, prima contro il fascismo e il nazismo, poi contro i latifondisti. Le porte delle celle sono rimaste integre. Quelle di un tempo. Davanti a quelle porte prendono vita Luisa Levi, che nel 1935, per prima, parlò dei Sassi di Matera attraverso l’opera del fratello Carlo, il “Cristo si è fermato a Eboli”. Lo spettacolo rievoca anche Togliatti, che nel 1948 fece un comizio storico a Matera, Albino Sacco che con Olivetti, Levi, Mazzarone, Scotellaro ed altri, costruì il primo progetto per ridare dignità agli abitanti dei Sassi. Molto apprezzate anche le interpretazioni di due personaggi femminili: Anna Aveva, l’occupatrice di Montescaglioso che, su una terra, vide l’assassinio di Giuseppe Novello ad opera della polizia, venne arrestata e portata nel carcere di Matera e Antonia Miccio, che il 30 marzo del 1940, con altri 130 sanmauresi, si oppose al fascismo assalendo il Comune. In quel frangente ci fu una sparatoria dove persero la vita due manifestanti e lei venne ferita, incarcerata, costretta a partorire nel carcere di Matera. Uno spettacolo che fa riflettere ma che fa anche sorridere grazie alla presenza di due personaggi contemporanei, due signore materane. La prima ha avuto una svolta lavorativa dopo l’apertura di un B&B nei Sassi mentre un’altra non vede l’ora che muoia la suocera per entrare in possesso del Sasso dove aprire un B&B che permetterebbe ai figli emigrati a Cernusco sul Naviglio di ritornare a Matera. Sono narranti anche momenti importanti della vita della città tra cui l’arrivo dei monaci basiliani e la nascita dei monasteri, della trasformazione di un monastero in carcere, la chiusura dei Sassi, la costruzione dei primi borghi rurali, fino a raggiungere la Matera moderna.
Il progetto è nato grazie alla legge 37/2014, della Regione Basilicata, sullo spettacolo dal vivo, in collaborazione con la Soprintendenza archeologica di Basilicata e l’Unibas.
La fotogallery di “Case senza luce, Matera” (foto www.SassiLive.it)