Dopo le temperature glaciali registrate al teatro Duni in occasione della prima rappresentazione di Filumena Marturano il regista e attore della compagnia teatrale Talia Teatro di Matera informa in una nota che la compagnia teatrale è stata costretta ad annullare le repliche dello spettacolo programmate per la stagione invernale 2015 -2016 “per la gravi condizioni, strutturali e non, da cui il Teatro Duni è afflitto”. Una notizia che rappresenta ovviamente un danno di immagine per tutta la città di Matera, designata lo scorso 17 ottobre capitale europea della cultura 2019.
Tali Teatro precisa che coloro che hanno acquistato il biglietto in prevendita per gli spettacoli di “Filumena Marturano” previsti per il 19 e 20 dicembre, ormai annullati, sono invitati a presentarsi presso il botteghino del teatro Duni entro 5 giorni a partire da sabato 19 dicembre dalle ore 16 alle ore 20,30 di tutti i giorni, tranne il lunedì, per il rimborso del costo del biglietto.
Di seguito la nota integrale sottoscritta da Antonio Montemurro.
La compagnia teatrale Talia Teatro è stata costretta ad annullare le repliche dello spettacolo “Filumena Marturano” programmate per la stagione invernale 2015 -2016 per la gravi condizioni, strutturali e non, da cui il Teatro Duni è afflitto.
Quest’anno proponevamo un grande lavoro di Eduardo De Filippo, Filumena Marturano. Abbiamo impiegato tre mesi per la preparazione minuziosa ed attenta dello spettacolo. Di questo non posso che ringraziare pubblicamente i miei collaboratori, che tanto tempo e tanta fatica hanno dedicato a questo allestimento.
Tutto è stato vanificato dalle condizioni di assoluta non agibilità del Teatro Duni. In questa struttura manca tutto, dal riscaldamento termico alla pulizia del locale, da un serio servizio di prevendita dei biglietti alla carta igienica nei bagni, dalla gentilezza del personale alle condizioni dei camerini dove non trovi nulla, neanche un attaccapanni, neanche i tre chiodi arrugginiti dove ci eravamo abituati ad appendere i nostri abiti negli anni passati.
Mi chiedo quale cultura questa città intende promuovere. Mi chiedo se il teatro filodrammatico, in vernacolo ed in lingua, di cui mi ritengo, senza falsa modestia, il fondatore qui a Matera, possa trovare posto accanto ai “grandi eventi” che i colonizzatori di altre province e regioni, dal Piemonte alla Puglia, certamente si affretteranno a proporre per questa città, a mio avviso, molto sfortunata.
Una volta tanto che Matera, dopo millenni di silenzio, può dire la sua, ” u fr’stìr “( i forestieri ) insieme ad avventurieri di ogni sorta, affamati di denaro, già accerchiano la città col pretesto della cultura.
Al mio Sindaco, Avvocato Raffaello De Ruggieri, che stimo molto e del quale condivido da tempo il modo di pensare e di agire, faccio l’augurio di contrastare la marea di parassiti e sanguisughe che aggrediscono e aggrediranno Matera. Mi permetto, da biologo, di ricordargli che si definisce parassita un organismo vivente che vive a spese di un altro organismo vivente ed arreca a quest’ultimo un danno.
Alla maggioranza che egli conduce, dico che, se proprio non è in grado di aiutare il Sindaco, abbia almeno il buon gusto di non dargli fastidio.
Detto questo, vi saluto materani, senza nascondervi la mia profonda tristezza nel vedere come i vostri diritti, in quanto nati e residenti in questa città, siano ignorati e calpestati.
E, per piacere, amici di Matera, non mi dite ancora una volta: c’ t’ la fesc fè, dottòr… ( chi te la fa fare, dottore… ), nan tìn addò p’nzè ( non hai cosa pensare ).
Saluto tutti. materani, facendovi quell’augurio di cui avete così tanto bisogno.
Antonio Montemurro.
Il teatro Duni è stato un punto di riferimento allo stesso modo di come lo è il Cinema Comunale o di come e stato il cinema Quinto. Perché oggi il privato chiede l’intervento pubblico? Quando ha organizzato eventi o proiezioni di pellicole importanti, non penso che abbia diviso l’incasso con il Comune o comunque con qualche Ente Pubblico. La feccenda è privata e tale deve rimanere. Se questi signori politici che sostengono l’indispensabilità di questo Teatro, possono mettere mano al proprio portafoglio e pagare i debiti che l’attuale proprietà ha generato. E’ comodo scaricare sul pubblico i debiti fatti dai privati. Dalle cifre che si dicono, altro che Teatro si può costruire.!!!!
Io sono dell’avviso che se proprio è “necessario” mantenere attivo il teatro Duni lo acquistassero quei politici, privatamente, ed il Pubblico si facesse carico di controllare la destinazione d’uso. Oggi la proprietà ha comunicato la chiusura perché non ci sono le condizioni economiche e di sicurezza.
A distanza di sette mesi stiamo ancora a parlare di queste cose senza considerare che li ci entra gente non materiale di risulta. Vorrei sapere: chi è il responsabile della sicurezza del teatro? Chi rilascia le autorizzazioni all’esercizio dell’attività, sapendo che i locali non sono a norma e non ci sono soldi per poterli adeguare (dichiarazione della proprietà in data 9 maggio 2015)? Mi sa tanto che a Matera su alcuni argomenti ci siano delle “zone franche” o delle persone che godono di impunità. Mancano le precauzioni più elementari che vanno dalle pulizie alla bonifica ambientale per non parlare di Sicurezza degli impianti idrici – termici – elettrici – di sollevamento – di materiale ignifugo ecc.. ecc..
Qui n va di mezzo la salute delle persone.
Sono dispiaciuto per Talia teatro, per la città di Matera e per il sacrificio fatto da attori non professionisti che stanno dando lustro alla nostra città
nino silecchia