Teatro dei Calanchi fra narrazioni del mito e storie attuali. Nei primi due giorni spazio anche ai linguaggi della musica.
Vittorio Continelli, autore, attore e regista teatrale, aprirà la terza edizione di Teatro dei Calanchi. Il suo spettacolo, “Sidera, le stelle”, è in programma a partire dalle ore 20.00 del primo agosto nello scenario naturale ed incantevole dei calanchi di Pisticci. Il suo Discorso sul Mito si sposa pienamente con l’inclinazione artistica dell’evento del Circus, ideato da Daniele Onorati, sia per la narrazione dei grandi classici greci che per il format, progettato per incontrare il pubblico al di fuori degli spazi teatrali convenzionali. Tale è il palcoscenico naturale di Teatro dei Calanchi, quest’anno allestito in una nuova location.
“Sidera, le stelle – discorso sul Mito #6” racconta del cielo notturno attraverso le storie tramandate dalla tradizione greca e latina: l’origine delle costellazioni e dello zodiaco, il loro movimento celeste e alcuni dei miti più belli ad esse legati.
Callisto e l’Orsa maggiore, il cacciatore Orione, l’amore tra Helios e Selene, il folle volo di Fetonte sul carro del Sole. Da sempre guardiamo le stelle e cerchiamo risposte, da sempre le stelle offrono risposte alle nostre domande taciute. “La storia, le storie e l’anima dell’umanità, per migliaia di anni – ricorda Continelli – le ha raccontate il mito: racconto per eccellenza. Cantori, attori, poeti, narratori si sono alternati per secoli nel tramandare un lascito prezioso, inestimabile. Il mito arriva fino a noi dal nostro passato remoto e noi senza timori lo utilizziamo per raccontare qual passato e il suo immaginario al fine di rappresentare una porzione di presente. Raccontare storie è la ragione per cui si sale su un palco, ascoltare storie, guardare le immagini che evocano e riconoscersi in esse è quella per cui ci sediamo in platea. Questo tipo di storie ci accompagnano da migliaia di anni, ci portano per mano e noi inconsapevolmente portiamo per mano loro: le ampliamo, le modifichiamo e ce ne serviamo come storie esemplari, paradigmatiche. Perché per costruire il Futuro che vogliamo dobbiamo scegliere il Passato da cui partire”. Alla sua performance farà seguito alle ore 22.30 l’esibizione musicale del Sincretico Trio di Vince Abbracciante, la cui fisarmonica suonerà assieme alla chitarra di Nando Di Modugno ed al contrabbasso di Giorgio Vendola sotto il cielo stellato di Teatro dei Calanchi generando quella suggestione discreta favorita dall’assenza di strumenti di amplificazione elettrica. La sezione musicale è curata dal maetro Tony Miolla.
Il 2 agosto alle ore 20.00 va in scena Lampedusa Beach di Nadia Kibout accompagnata dai paesaggi sonori di Daniele Onorati e dei suoi OODOO, strumenti musicali in ceramica realizzati dalle argille degli stessi Calanchi. La narrazione rappresenterà, nel linguaggio più consono al teatro, il tema attualissimo dei migranti. Nella storia, Nadia Kibout sarà Shauba, una migrante africana che annega presso le coste dell’isola di Lampedusa.
La storia di “Lampedusa Beach” ha inizio con l’attrice che reca sul palco il bagaglio della sua memoria, iniziando poi la sua lenta discesa negli abissi. In quel tempo inesorabile Shauba, attraverso la magia del teatro, racconta minuto per minuto la cronaca della sua fine. L’attrice dà vita così al “Teatro del Naufragio”. Compie la sua funzione mitica di ridare corpo a chi non c’è e nome a chi non ce l’ha. Di fronte a se il pubblico, chiamato alle proprie responsabilità. Lina Prosa, autrice e regista di “Lampedusa Beach”, dopo le messe in scena alla Comèdie-Française di Parigi, al Teatro Biondo di Palermo, al Piccolo Teatro di Milano, ha varato in forma indipendente, un nuovo progetto narrativo con la presenza scenica di Nadia Kibout che ha debuttato proprio a Lampedusa l’8 luglio del 2016.
A seguire, intorno alle ore 22.30, le interpretazioni musicali di Swing 39, trio che si ispira alla tradizione del dixieland e allo swing degli anni ‘30 e ‘40. I repertori classici come “Sweet Georgia Brown”, “Rosetta” e “China boy”, vengono eseguiti con contrabbasso, clarinetto e banjo come da tradizione a New Orleans. Si ebibiranno live unplugged Michele Biancofiore banjo e voce, Francesco Manfredi clarinetto, Danilo Amato contrabbasso.
Lug 31