Riceviamo e pubblichiamo una nota inviata da Giovanni Carnovale, titolare di Navona srl socia e conduttrice del Teatro Duni di Matera in merito alla vicenda del teatro materano.
Carnovale (Navona): “Come mai il Comune di Matera e la Regione Basilicata non parlano più del Teatro Duni?”
Il prof. Carnovale fa appello alla prossima futura classe dirigente lucana sperando che una volta eletta possa superare le disattese promesse del sindaco di Matera e del presidente della regione Basilicata sul Teatro Duni.
Sono tre anni, oramai, che Carnovale denuncia pubblicamente le imprecisioni e le lusinghe che il sindaco di Matera ha sempre dichiarato sul teatro Duni.
Hanno promesso che compravano il teatro e con quali soldi non lo si è mai capito. Il presidente Pittella ha promesso al Comune di Matera che avrebbe finanziato con soldi regionali la ristrutturazione del Teatro Duni e poi la Regione Basilicata è scomparsa.
Che fine hanno fatto queste promesse? Il nulla, tutte chiacchiere.
L’anno della cultura sta finendo e Matera non ha avuto e non avrà mai più il teatro Duni ristrutturato.
Carnovale da anni ripete a De Ruggieri e a Pittella che la strada da loro intrapresa era sbagliata.ma nessuno lo ha ascoltato.
Grazie sindaco de Ruggieri grazie presidente Pittella.
Ma Carnovale socio e conduttore degli ambienti del teatro Duni non demorde: sta immaginando nuovi progetti per il teatro costruito dal nonno, che si augura di realizzare dopo aver risolto la triste situazione economica interna della società proprietaria del teatro e dopo aver sostituito il liquidatore dimissionario Scalise.
Carnovale intende però, prima fare chiarezza sulla documentazione ufficiale condivisa in questi anni tra la E.R. teatro Dino srl e le amministrazioni del comune di Matera e della regione Basilicata, e per far questo ha richiesto nuovamente l’accesso agli atti pubblici presso l’ amministrazione del comune di Matera e della regione Basilicata, anche al fine di conoscere i motivi che hanno bloccato da due anni il progetto di ristrutturazione del teatro Duni firmato dalla architetto Luigi Acito.
Questo Carnevale , che si ritiene proprietario del teatro, potrebbe ben ristrutturarlo lui se ne e’ in grado e nelle possibilita’ finanziarie, altrimenti non rompesse le scatole. Se il Comune voleva acquistarlo, sicuramente i soldi ci sono, altrimenti al momento dell’atto, senza il contestuale pagamento non si procede. La verita’ e’ che questo signore vorrebbe essere ristrutturato il teatro con i soldi pubblici ( i nostri ) e poi venderlo a ben altro prezzo. Evidentemente con il silenzio degli ultimi tempi e’ subentrata la paura di non poter incassare neanche quello che era stato proposto.