UNA CITTA' FANTASTICA E FUORI DAL MONDO
LA TERNI JAZZ STREET PARADE SUONA A MATERA
"E' una città fuori dal mondo, unica, in cui speriamo di suonare di nuovo". Ha esordito così Marco Collazoni, della Terni Jazz Street Parade che stasera, sabato 30 agosto, suonerà durante il concerto itinerante del Gezziamoci 2008.
La formazione, che si esibisce per la prima volta a Matera, conta anche su un'orchestra giovanile la "Cube orchestra" che ha lo scopo di formare giovani musicisti jazz ed è dedicata a Arnaldo Manzi, a ricordo della passione e del ruolo centrale che ha svolto a Terni, città originaria del gruppo, fondato nel 1999 ed è composto da 16 elementi.
"Il nostro è un repertorio che spazia dalla musica più adatta alle street band, fino ai Beatles e ai brani contemporanei, adattati per le nostre formazioni – ha aggiunto Collazoni nel corso dell'incontro con la stampa che si è svolto oggi, sabato 30 agosto alle Monacelle.
La Terni Jazz Street Parade conta anche su una formazione la "Atomic organ combo", che si presenta come una mini big band capace di rivisitare con forme proprie gli arrangiamenti di Oliver Nelson.
La Terni Jazz Street Parade, guidata dal Maestro Marco Collazoni è stata accompagnata dal banditore Andrea Santantonio, quest'anno nei panni di un simpatico pastore rumeno "in servizio" sulla murgia materana.
La formazione umbra, nata nell'ambito del Terni Jazz Festival per portare nelle piazze italiane lo spirito delle street parade di New Orleans, ha interrotto piacevolmente la routine quotidiana del centro cittadino, facendo della musica un momento di festa popolare.
L'allegro corteo si è snodato da piazza Pascoli al Chiostro di Sant’Agostino, passando per i Sassi e aprendo scorci suggestivi dimenticati dagli stessi materani.
Al viaggio fisico per le vie più frequentate della città si è affiancato il viaggio musicale: il repertorio ha infatti spaziato dal dixieland a classici dei Beatles come Yesterday e Penny Lane riarrangiati in chiave jazz, fino a uno scherzoso omaggio a Nicola Piovani.
Nel chiostro ha poi avuto luogo il concerto finale, in cui il pubblico ha potuto apprezzare noti standard, ma anche produzioni originali della formazione ternana.
LE DICHIARAZIONI DI MARCO LOPOMO SUL PROGETTO DI SOLIDARIETA'
"Non immagino la scelrosi multipla come una malattia, ma come una compagna". Così Marco Lopomo ha illustrato oggi, sabato 30 agosto, ai giornalisti i contenuti del suo progetto che hanno coinvolto l'associazione Potentialmente onlus per l'acquisto di un veicolo per il trasporto dei disabili.
Pepi Romaniello, uno dei musicisti del gruppo di Lopomo, nonchè stretto collaboratore ha spiegato: "L'avventura che abbiamo cominciato il 16 giugno scorso, si conclude oggi e ci ha dimostrato che i progetti di solidarietà e musica possono viaggiare id pari passo. Questa iniziativa era legata inizialmente solo alla produzione del cd di Marco ma poi ci siamo resi conto che è diventata uno strumento importante di fiducia, speranza, forza e ottimismo. Quello di Marco – ha concluso Romaniello – è un vero progetto jazzistico che nasce dalle negazione di uno spartito, di uno stato di fatto. Dalla scelrosi multipla, Marco ha tratto la forza per reagire. I risultati, infatti, si sono visti: dopo la menzione speciale dell'Ijt (Indicazione Jazzistica Tipica), abbiamo vinto il premio "Alburnia Jazz", e quello del "Satriano Musica in corso".
"Sono entusiasta di ciò che la vita mi ha dato. La sclerosi multipla è una fidanzata che non mi tradirà mai e che mi ha costretto, positivamente, a fermarmi, a riflettere. E' per questo che tengo molto al messaggio che il mio progetto musicale deve condurre: non ci si deve sentire soli e non si deve aspettare di essere messi alla prova per pensare a se' stessi. Il segreto per sconfiggere l'idea di malattia sta in una sola parola: amore".
All'incontro ha partecipato anche la presidente della sezione Asim di Matera, Maria Antonietta Manfredi: "L'approccio di Marco nei confronti della sclerosi multipla è quello più giusto. La grinta e la voglia di vivere sono il metodo migliore. Non dobbiamo dimenticare, però, che nella nostra città ci sono persone meno fortunate che devono affrontare questa malattia con notevoli difficoltà e per le quali è necessario l'aiuto di tutti. La nostra associazione che si occupa anche del trasporto dei malati e li segue con attività e iniziative, è rimasta senza auto. In questo senso la collaborazione, attraverso iniziative di sensibilizzazione, sarebbe necessaria".
La tesoriera dell'associazione, Mariangela Calviello ha segnalato un altro elemento di difficoltà per i malati di sclerosi multipla, ovvero l'impossibilità di collocarsi nel mondo del lavoro: "E' un oproblrema che deve essere risolto e che va incontro alle esigenze di molte persone, costrette ogni giorno ad affrontare le difficoltà della malattia e quelle della disoccupazione".
In occasione del concerto di Marco Lopomo, nelle sale delle Monacelle è stata allestita la mostra di Mariangela Schettino, fotografa potentina che ha seguito il gruppo durante la registrazione del primo album. Si tratta di una decina di scatti, a colori e bianco e nero "rubati" nella sala di registrazione del gruppo.
CAMILLO PACE AL GEZZIAMOCI 2008
Nonostante sia pugliese, lo stile del contrabbassista Camillo Pace richiama alla musica africana e alle ritmiche naturali. Nella splendida cornice di Palazzo Lanfranchi, ieri sabato 30 agosto alle 19,00, il giovane musicista ha dato prova del suo talento improvvisando e riarraggiando pezzi jazz e blues influenzati quanto dalla sua esperienza in Kenya, che dal rapporto comunicativo creatosi con le opere esposte.
Il terzo appuntamento con l'originale sezione "Interpretare l'arte", inserita nell'ambito della XXI edizione del Gezziamoci 2008 promosso dall'Onyx Jazz Club, è stato presentato da Pietro Tarasco, responsabile tecnico del Museo Nazionale di Arte Medievale e Moderna della Basilicata: "Quando la musica, l'arte e talvolta la parola si incontrano, il loro messaggio diviene diretto e si ha la straordinaria sensazione che i quadri prendano vita"
Il giovanissimo Camillo Pace ha inteso procedere lungo le sale principali del Museo, in senso inverso al convenzionale percorso museale di visita, inziando dall'area dedicata a Carlo Levi e suonando tutta la malinconia di una Lucania dolente: "Ho scelto di suonare di spalle e non in vista – ha spiegato il contrabbassista Pace – perchè non si tratta di un concerto, e volevo che il pubblico si sentisse libero di potersi spostare attraverso le sale e contemplare le opere!".
La sonorizzazione dell'arte si è conclusa con un accorato omaggio al pittore materano Luigi Guerricchio, nella cui sala dedicata al periodo centrale della produzione dell'artista, Camillo Pace ha suonato un blues struggente, quale musica dalla quale il jazz ha avuto origine.
GEZZIAMOCI 2008
PROGRAMMA DEL 31 AGOSTO 2008
Ore 5,30 P.zza Matteotti
Partenza per il concerto "I colori dell'alba" di Vittorio Gallo e Maria Luisa Capurso a Cristo La Selva
Arrivo a Cristo La Selva e colazione con latte e biscotti
Ore 19,00 Palazzo Lanfranchi
Vittorio Gallo e Maria Luisa Capurso in concerto per "Interpretare l'arte"
Ore 19,45 – piazza Ridola
Mucipale Balcanica e Rino Locantore (Banditore) iniziano il concerto itinerante che si conclude alle Monacelle
Ore 22,00 Le Monacelle
Bread & Tomato Trio in concerto
Il trio di Gianluca Petrella eseguirà brani originali del celbre musicistica, divenuto ormai personaggio di spicco del panorama musicale mondiale. Pur non disdegnando l'improvvisazione, la tradizione jazzistica non viene mai abbandonata.
* Prima del concerto è prevista una degustazione di prodotti tipici a cura di Arturo enogastronomia