Il 25 Aprile, Festa della Liberazione dalla dittatura fascista, ricade quest’anno in un momento storico tuttora afflitto da una guerra, che se pur combattuta in Ucraina, è senza dubbio definibile mondiale per le Potenze politico-militari coinvolte e gli interessi contrapposti.
Guerra della quale non si intravedono soluzioni.
Contemporaneamente si consumano, in tutto il mondo, molti altri conflitti per persistenti odii, accaparramento di risorse etc..
La crisi delle Democrazie a fronte del rafforzamento delle Democrature (che orribile termine!) richiederebbe una profonda riflessione e dibattito.
Purtroppo, dal linguaggio dei politici pervengono segnali di segno opposto che non lasciano ben sperare.
È per tale motivo che la Cultura deve dare il suo contributo.
L’Italia che ha avuto la capacità di Resistere, di elaborare il Manifesto di Ventotene per la fondazione della Comunità Europea, potrebbe fare di più ma non riesce a superare la profonda divisione conseguita alla guerra civile e continua ad aggrovigliarsi in “distinguo” senza senso.
Inoltre il nostro Governo sta per varare la legge sull’Autonomia Differenziata, in contrasto anche con la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, il 10 dicembre 1948 con 48 voti favorevoli, compreso quello Italiano, 8 astenuti e nessun voto contrario.
È in questo contesto che, anche, le celebrazioni del centenario della nascita’ di Rocco Scotellaro, debbono essere occasione per conoscere a fondo il contributo di questo Uomo Politico e di divulgarle.
Anche la lettura, o rilettura che si voglia, di “Paura della Libertà” di Carlo Levi, è quanto mai necessaria per la sua profondità d’indagine e per la sua attualità.
Da Pacifista, suggerisco la lettura del progetto filosofico
“Per una Pace perpetua” di Immanuel Kant, assunto a riferimento, nel 1919, per la fondazione della Società delle Nazioni.
Saluto Tutti augurando che il 25 Aprile, Festa della Liberazione, sia momento di riflessione e di rigenerazione interiore per il Dialogo con l’Altro e rinnovo l’Adesione del Centro Carlo Levi a tutte le Manifestazioni Pubbliche che vivificano la memoria della Liberazione dalla dittatura fascista.