Presentata questa mattina nella Sala Verrastro del palazzo della Giunta regionale a Potenza la 50^ edizione del Premio Letterario Basilicata.
La manifestazione si svolgerà il 23 ottobre a Sant’Arcangelo e il 24 a Potenza.
Alla conferenza stampa sono intervenuti il presidente della Regione Vito Bardi, il presidente del Premio Santino Bonsera, il consigliere delegato alla cultura Dina Sileo, il presidente della Provincia di Potenza Rocco Guarino, il sindaco di Sant’Arcangelo Salvatore La Grotta, l’assessore alla cultura del Comune di Potenza Stefania D’Ottavio.
CINQUANTENARIO DEL PREMIO NEL SETTECENTENARIO DI DANTE 1972 – 2021
Proclamazione dei vincitori della L edizione 23 e il 24 ottobre 2021.
Il Cinquantenario è un traguardo importante, atteso il significato che la storia del premio e i suoi sviluppi hanno per la storia culturale della Regione e per la sua valorizzazione.
Quando nasce il Premio, le sezioni originarie su cui si articolava la proposta programmatica erano due: “Narrativa” e “Saggistica storica”. Nel corso degli anni, è andato arricchendosi via via di altri ambiti: nel 1987 si istituisce – su richiesta di Carlo Bo – il premio di Letteratura spirituale e Poesia religiosa; nel 2001viene creata la sezione di Saggistica storica e Cultura lucana per dare una più luminosa evidenza alla storiografia regionale, distinguendola dalla Saggistica storica nazionale.
Il Circolo Culturale Spaventa Filippi, in seno al quale è nato il Premio, pratica l’intelligenza pubblica: è una espressione quasi tautologica perché non vi è cultura, infatti, senza interlocuzione e interazione; la cultura non è mai idiosincratica. Paucisverbis, la cultura prevede una comunità di uomini, la più estesa possibile, per i quali coltivare valori come valori culturali comuni e perciò comunicabili. Di qui, nel 2001, abbiamo dato vita alla rivista «Leukanikà» allo scopo di chiamare gli uomini di cultura alla collaborazione in favore di un dibattito e di un confronto critico, che consentano di costruire una rete di rapporti nell’ambito della ricerca scientifica in area umanistica, per promuovere una cultura dei valori più attuale, più credibile, più vicina ai bisogni dell’umanità, e per farsi voce della cultura meridionale in ambito nazionale. Dal 2016 «Leukanikà» è classificata dall’ANVUR rivista scientifica dell’area 10. Tra l’altro la rivista riserva uno spazio ai dottori di ricerca che da Catanzaro, Salerno, Potenza trovano ospitalità nelle sue pagine.
Nello spirito di coinvolgere direttamente le comunità della Regione nel progetto culturale del Premio, nel 2003 prendiamo una iniziativa del tutto inedita nel panorama dei premi nazionali: aprire al territorio rendendo itinerante nella provincia lucana la sezione di Saggistica storica e Cultura lucana. A tale decisione giungiamo a seguito di intensi dibattiti che si svolgevano nel circolo sulla difficile identità lucana; questione storico-critica che si è trascinata dalla fine dell’800 e che ancora non ha trovato una pacifica condivisione, anche per il venir meno di studi seri e criticamente fondati. La conclusione cui siamo pervenuti è che la cultura lucana si presenta policentrica: 131 piccoli e grandi paesi sono altrettanto centri depositari di cultura, tradizione, storia che, pur affondando le radici e alimentandosi di un comune humus, per ragioni storiche ciascuno presenta una particolare fisionomia; ma sono anche custodi di grandi ricchezze di opere d’arte, architettoniche, di tradizioni e di bellezze paesaggistiche affascinanti. Nell’idea genetica del premio itinerante vi era dunque implicita una presa di posizione critica e civile contro l’attuale storiografia cristallizzata su posizioni ideologiche. Nei circa venti anni di peregrinatio del Premio Basilicata nella provincia, abbiamo potuto rilevare che la rappresentazione della nostra regione nella storia “ufficiale” è falsa: scritta dai piccoli/grandi uomini, pretesi storici, che, baloccandosi con la civiltà contadina, con le lotte operaie, con le “masciare”, hanno descritto il popolo lucano chiuso e isolato sui monti inaccessibili, immerso nell’ignoranza e nella superstizione, incapace di partecipare alla vita civile della nazione, crocifiggendolo nell’assurda rappresentazione di un popolo senza storia, anzi fuori del processo storico, secondo la concezione di Levi, per il quale la Basilicata è «terra oscura, senza peccato e senza redenzione, dove il male non è morale, ma è un dolore terrestre». A Levi ancora si ispirano in modo acritico cultori di storia patria.
Lo scopo del “Basilicata” itinerante è quello, appunto, di far conoscere e valorizzare i beni storici, artistici, le bellezze paesaggistiche, le specialità culinarie; in tal modo coniughiamo cultura e territorio, o con una espressione più pregnante,la cultura nel territorio e il territorio nella cultura.
Quando i tempi e l’evoluzione storica pongono nuovi problemi, la cultura ha l’obbligo di rispondere sul piano intellettuale. Così, all’inizio del nuovo secolo, quando si rende sempre più attuale la problematica della globalizzazione, riteniamo necessario affrontare i problemi e la prospettiva di sviluppo dell’Italia e, in particolare, del Mezzogiorno nell’epoca della globalizzazione dei mercati; per sollecitare il dibattito del mondo imprenditoriale meridionale e lucano in particolare, istituiamo la sezione di Economia Politica e di Diritto dell’Economia, intorno alla quale si sviluppano iniziative di convegni con studiosi della SVIMEZ e del suo presidente, Prof. Adriano Giannola, con il quale il Premio annualmente organizza a Potenza la presentazione del Rapporto sull’economia del Mezzogiorno.
Infine, nel 2006, in occasione del Bicentenario di Potenza Capoluogo della Regione, nello spirito del profondo legame tra la Città e il Premio e nella prospettiva di dare un segnale concreto di attenzione alle eccellenze della nostra Università, decidemmo di istituire il premio “Città di Potenza” da attribuire a dottore di ricerca che consegue il titolo presso la UNIBAS.
Questa premessa non è fine a se stessa perché la storia del premio e i suoi sviluppi hanno un significato politico e culturale importante per la nostra Regione.
LA 50^ edizione del Premio, per felice coincidenza, cade nel Settecentenario di Dante, una ricorrenza che non poteva essere trascurata dalla nostra istituzione culturale, di qui le iniziative collaterali dedicate al Poeta.
23 ottobre Sant’Arcangelo
Premiazione della Saggistica storica e Cultura lucana
Sede: Abbazia di Santa Maria d’Orsoleo
Convegno di Economia:
Le conseguenze della pandemia sul sistema economico della Val d’Agri e gli interventi per il rimedio dei guasti a medio e lungo termine.
Ore 16,30 Conferenza sui Beni culturali e storici di Sant’Arcangelo, a cura di uno storico dell’arte.
Guida alla conoscenza degli affreschi
Ore 17,30 “L’Agamennone” di Francesco Mario Pagano, attrice: Cinzia Maccagnano, la stella siciliana del Teatro greco.
Ore 19,00 Cerimonia della premiazione della Saggistica storica e Cultura lucana
Introduzione di Cosimo Damiano Fonseca.
Presentazione dell’opera vincitrice
Intermezzi musicali
Presentano: Angela Maria Salvatore e Renato Cantore
Manifesti, inviti
PubblicazioneLeukanikà dedicata a Sant’Arcangelo
24 ottobre – Potenza – Auditorium del Conservatorio di Musica Gesualdo da Venosa Ore 18.00
Premiazione delle sezioni di Narrativa, Letteratura spirituale Introduzione di Ermanno Paccagnini
Saggistica storica Introd. Cosimo Damiano Fonseca
Economia Politica e Diritto dell’Economia- Introd. Adriano Giannola.
Città si Potenza. Dottori di ricerca: Storia medievale
Premiazione degli studenti vincitori del concorso di narrativa
Intermezzi musicali a cura della “Tenda di Dante”
Presentano: Angela Maria Salvatore e Renato Cantore
Iniziative collaterali della 50^ edizione per il Settecentenario del Poeta
Ciclo di conferenze. Le date saranno precisate in relazione alle possibilità di organizzare almeno con una presenza significativa
Michele Bandini, UNIBAS –
Prima della Divina Commedia. Visioni dell’Aldilà nella Letteratura Cristiana Antica
Rosa Maria Lucifora, UNIBAS –
“Ché volontà se non vuol non s’ammorza”: il primo francescanesimo femminile nel III Canto del Paradiso
Beatrice Stasi, Univ. Studi del Salento
“Donne che avete intelletto d’amore”: la rappresentazione del femminile nell’opera di Dante”
Francesco Saverio Lioi
Orazio in Dante
Patrizia Del Puente
Dante, il primo dialettologo
Emanuela Bufacchi – Univ. Suor Orsola Benincasa – Napoli
Iconografia dantesca. Le storie secone
Dante nei poeti del primo Novecento
Prof. Silvia ZqppiGarampiUiv. Suor Orsola Benincasa Napoli
Fulvio Delle Donne UNIBAS –
“Dante e la cultura retorica del suo tempo”
Giovanni MorUna misconosciuta dichiarazione di Dante sull’opzione linguistica della Divina Commedia nell’epistola diDom P. Ilaro.
Santino G. Bonsera
“Nel mezzo del cammin di nostra vita …” Il problema della durata della vita umana in Dante e in Petrus de Apono
Gianni Oliva, Università di Chieti
Visione e avventura nel viaggio di Dante .
Francesco Panarelli, UNIBAS
Dante e il regno di Sicilia
28 settembre 2021
Oriente Islamico e Occidente Cristiano
Insieme contro Crociate e Gihad
Presentazione in prima nazionale del volume di Giulio Cipollone, Professore Emerito nella Pontificia Università Gregoriana, RomaNé Gihad né Crociate – Il Mulino 2021.
Saluto: Santino G. Bonsera
Presenta e coordina: Luigi Serra, già preside della Facoltà di Studi Arabo-Islamici dell’Università di Napoli “L’Orientale”
Relatori: Franco Cardini, professore ordinario di Storia medievale presso l’Università di Firenze
Mahmud El-Sheikh, Accademia della Crusca – Firenze
Amedeo di Maio dell’Università di Napoli “L’Orientale”
Riccardo Sessa, già Ambasciatore d’Italia in Cina
La Scuola lucana dall’Unità ad oggi
15 ottobre
Luigi Serra, Università L’Orientale di Napoli
Miguel Asin Palaci e l’orientalistica italianaa proposito di Dante e l’Islam
Premio Basilicata, il messaggio del Presidente Bardi
Sono molto grato al professor Santino Bonsera per l’invito che mi ha rivolto e sono lieto di ospitare nella sede del governo regionale la conferenza stampa di presentazione della 50esima edizione del Premio Letterario Basilicata.
Saluto e ringrazio il presidente della Provincia Rocco Guarino e il sindaco di Sant’Arcangelo Salvatore La Grotta , che ci onorano della loro presenza.
Ringrazio inoltre la consigliera delegata alla cultura Dina Sileo che insieme a me rappresenta oggi la Regione Basilicata.
Il Premio Letterario Basilicata compie dunque 50 anni.
È un tempo lungo e impegnativo, nel corso del quale questo evento ha contribuito in maniera determinante a sollecitare l’interesse e la curiosità del mondo della cultura per molti aspetti della nostra storia e della nostra identità regionale.
Da lucano che ha vissuto per molto tempo fuori dalla regione posso testimoniare che il Premio Letterario Basilicata ha varcato ormai da molti anni i confini regionali, affermandosi come un evento culturale significativo a livello nazionale e meridionale.
Merito del professor Bonsera e degli altri illustri intellettuali che hanno animato e sostenuto questa iniziativa nel corso degli anni, dal presidente Emilio Colombo al professor Cosimo Damiano Fonseca, solo per citare due fra i più noti.
In tutti questi anni il Premio è stato una presenza costante e discreta, in linea con un’idea della cultura che è confronto delle idee, riflessione e approfondimento, scambio di conoscenze, arricchimento reciproco.
Il Premio ha accompagnato, e se vogliamo ha cercato di interpretare, riuscendovi, le diverse fasi della storia recente della nostra regione, che coincide con la storia della istituzione che sono onorato di presiedere.
Ha saputo unire la necessità di mantenere alto il livello della ricerca storica sulla Basilicata, e al tempo stesso la capacità di pensare alla Basilicata con uno sguardo lungo, in un contesto più vasto, in un orizzonte nazionale ed europeo.
Ha inoltre progressivamente esteso il proprio raggio d’azione, con l’originale premio dedicato alla letteratura spirituale e alla poesia religiosa, ed altre iniziative che puntano al coinvolgimento dei giovani del nostro territorio, come il Premio Città di Potenza riservato a dottori di ricerca che abbiano conseguito il titolo presso l’Unibas ed il concorso riservato agli studenti delle scuole medie di secondo grado della Basilicata.
Così oggi, dopo 50 anni, il Premio Letterario Basilicata conferma una capacità non comune di rinnovarsi nella continuità e di sfidare anche un momento particolarmente difficile come quello attuale.
Non va infatti dimenticato che viviamo una fase particolare, con l’emergenza sanitaria che dall’inizio del 2020 ha pesantemente condizionato la nostra vita, colpendo le famiglie negli affetti più cari e mettendo in difficoltà l’economia e la società.
Un problema globale, che ha effetti in tutte le parti del Mondo.
Nella nostra regione lo abbiamo affrontato prima con provvedimenti emergenziali, in campo sanitario e sociale, che hanno integrato e qualche volta anticipato i diversi interventi statali, e poi con misure volte ad accompagnare la fuoriuscita dei vari settori economici dalla pandemia e a ridefinire, aggiornandole, le linee strategiche per lo sviluppo della Basilicata anche alla luce dei progetti candidati al finanziamento del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Ma naturalmente mantenendo alta la guardia perché come stiamo vedendo negli ultimi giorni l’emergenza è una battaglia dura e difficile, che non è ancora finita e che richiede ancora da parte di tutti comportamenti responsabili.
Parlare di ripartenza significa anche riconoscere il valore della cultura nelle politiche di sviluppo della nostra regione.
Come abbiamo osservato qualche settimana fa al G20 di Matera, e come lo stesso presidente del Consiglio Mario Draghi ha sottolineato più di recente aprendo a Roma i lavori del G20 specificamente dedicato a questo tema, “la cultura avrà un ruolo cruciale per la ripartenza del Paese”.
Interpretando questa necessità nei giorni scorsi abbiamo proposto al Ministero del Sud e della Coesione territoriale l’istituzione a Matera di una Zona Economica Speciale di nuova generazione 4.0 destinata ad ospitare industrie culturali e creative, un hub che sarebbe un’opportunità storica per il Mezzogiorno d’Italia dando al tempo stesso continuità ai tanti progetti scaturiti nell’anno in cui Matera è stata capitale della cultura.
Accanto ad iniziative innovative come questa, ed accanto, permettetemi di ricordarlo anche in queste sede, alle iniziative volte a rafforzare il sistema universitario e della ricerca in Basilicata con l’istituzione della Facoltà di Medicina, il cui avvio è ormai imminente, la Regione è impegnata a sostenere lo sviluppo delle attività culturali in senso più ampio, come bene primario di crescita della regione e della sua capacità di relazionarsi con il mondo.
In questo senso il Premio Letterario Basilicata è un punto di riferimento essenziale, che ripropone anche in questo momento difficile il suo ruolo di catalizzatore delle novità più interessanti della narrativa e della ricerca storica e sociale, e si afferma ancora una volta come uno degli eventi più significativi della vita culturale della regione.
Sono certo che anche questa 50esima edizione sarà un successo.
Premio Basilicata, Santino G. Bonsera, Presidente Premio Letterario Basilicata: “Mezzo secolo di eventi culturali”
“In mezzo secolo circa di vita, il Premio Letterario Basilicata ha attraversato stagioni culturali, politiche, economiche diverse; e in questo lungo periodo si sono succeduti cambiamenti epocali quali la globalizzazione; l’impatto delle dinamiche culturali dei social network; l’affermarsi di una società ”liquida” che, priva di punti di riferimenti solidi, tende a vivere nel presente senza legami con il passato, una società senza storia e perciò incapace di disegnare il proprio futuro; il fenomeno dell’analfabetismo di ritorno, che nella nostra regione fa registrare indici preoccupanti per la stessa democrazia; la scarsa propensione alla lettura. Ecco, da queste semplici osservazioni sulla evoluzione e involuzioni della realtà sociale e culturale, il Premio, che è saldamente ancorato alla concezione della cultura quale georgica dell’animo, con il tempo ha assunto una fisionomia più complessa (un prestigioso sociologo pisano lo ha definito premio-raggiera). Così con il tempo si è ingrandito, ha allargato il ventaglio ed è più articolato e più dinamico: così la “Narrativa” si associa ad opera che promuove la cultura della parità di genere e delle pari opportunità; l’Economia Politica e Diritto dell’Economia si associano alla Storia, a sua volta declinata come storia e cultura lucana, quella nazionale che si associa alla storia europea. A parte stanno altri due premi: quello dedicato alla Letteratura spirituale e alla Poesia religiosa, sezione proposta da Carlo Bo. Un premio originale che intende dare alla cultura religiosa, spesso confinata in territori angusti e marginali, che invece merita una collocazione più luminosa e aperta; l’altro, il Premio Città di Potenza, riservato a dottori di ricerca che abbiano conseguito il titolo presso la Università di Basilicata. Non inserita nella proposta programmatica del premio, ma ad essa collegata, è il concorso riservato agli studenti delle Scuole medie di 2° grado della Basilicata, cui si chiede di elaborare un saggio breve su tematiche propostedalla presidenza del “Basilicata.
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La cinquantesima edizione si svolge in una situazione alquanto turbata, piena di incertezze da tanti punti di vista a causa della crisi pandemica. Tuttavia, non abbiamo avuto alcun dubbio di correre l’alea dell’incognita. Fedele alle ragioni genetiche culturali e civili, in un momento particolarmente difficile per il popolo lucano era necessario dare un segnale forte di reazione di resistenza etica ai pericoli di cedimenti della volontà di ripresa. La cultura, quella fondata sui valori, più vicina alle esigenze e ai bisogni dell’uomo moderno, è il più potente antidoto alla rassegnazione e all’abulia.
Anche quest’anno, il Premio si svolge in due giorni, sabato 23 ottobre a Sant’Arcangelo e il 24 a Potenza.
Premio Letterario Basilicata, assessore regionale Cupparo: “Orgoglio per comunità lucana”
I 50 anni di vita del Premio Letterario Basilicata sono motivo di orgoglio per la Regione, per l’intera comunità regionale e per le comunità di lucani che vivono fuori e all’estero. Il Premio ha avuto l’indiscusso merito di far assumere alla nostra regione un ruolo significativo nel panorama nazionale degli eventi letterari. Lo afferma Francesco Cupparo, Assessore Attività Produttive-Formazione-Istruzione-Lavoro
in un messaggio al prof. Santino Bonsera, presidente del Circolo Culturale Silvio Spaventa Filippi.
Come Dipartimento Attività Produttive-Formazione-Istruzione-Lavoro-Ricerca – scrive Cupparo – abbiamo voluto sostenere finanziariamente la 50esima edizione, raccogliendo la sollecitazione del prof. Bonsera per esprimere più compiutamente la volontà di sostenere la cultura e l’identità culturale lucana.
Il Progetto inoltre, come accade già da anni, ha il merito di avvicinare la cultura ai nostri territori attraverso incontri (quest’anno a Sant’Arcangelo) per far sentire più forte il legame del Premio alle tradizioni culturali e popolari dei nostri più grandi e più piccoli comuni.
Mi piace cogliere una coincidenza significativa tra i 50 anni del Premio e i 50 anni dalla nascita della Regione Basilicata per guardare a quanto è stato fatto in tutti questi anni per promuovere la produzione letteraria e la fruizione della lettura e pensare al futuro.
La crisi pandemica che stiamo attraversando ha influito pesantemente sui processi culturali, come riprova la lunga interruzione di spettacoli, eventi di ogni genere, acuendo il gap di consumo della cultura che ci vede ancora lontani da altre realtà regionali ed europee.
Stiamo programmando la ripresa puntando sulle risorse che ci verranno dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Non abbiamo mai pensato che il Piano si possa riferire solo agli aspetti economici, produttivi ed occupazionali, tenendo fuori la cultura. Anzi, siamo sempre più convinti che la cultura sarà un elemento strategico per la ripresa, strettamente collegato alla tutela del nostro patrimonio storico, artistico, monumentale e paesaggistico.
Matera Capitale Europea della Cultura 2019 ha segnato una svolta che per noi resta un punto di riferimento.
È ora di liberare le idee e garantire un futuro di sviluppo vero della nostra regione che parta da un cambio di passo reale, coinvolgendo sin da ora tutti i protagonisti della strategia di sviluppo regionale, chiamando gli intellettuali, i ricercatori, i giovani laureati a svolgere un ruolo di primo piano.
Rivolgo attraverso il prof. Bonsera i migliori auguri di buon lavoro per la migliore riuscita della nuova edizione e confermo la piena disponibilità a rafforzare la cooperazione istituzionale.