Giovedì 8 marzo 2012, Festa della donna. SassiLive.it celebra questa giornata con una pagina speciale. Riportiamo di seguito la lirica a cura del poeta Carlo Abbatino e tutte le iniziative culturali promosse sul territorio per celebrare nei migliore dei modi questa ricorrenza.
Poesia dedicata alla Donna
8 marzo 2012
A volte….
A volte l’Amore
Se ne va Sotto i tacchi
A volte la femminilità
Si perde negli impegni quotidiani
La famiglia, i figli Il lavoro.
A volte La luce che brilla
Nei tuoi occhi
Si offusca
Si opacizza
nello sguardo
Ma il cuore di donna,
di sposa,
di amante,
di amica,
di madre
batte sempre
senza farsi prendere da tristezza,
preoccupazioni pensieri
e allora l’Amore emerge pur tra mille difficoltà, azioni
e ogni battito è forza, vigore
e allora se ti guardi intorno la vita è tua,
ti appartiene e continui ad amare
con tutto l’amore che è in te
dai piccoli gesti ai grandi impegni
Tieni sempre Stretto in te
Quello che ti dà
Perché i tuoi occhi possano brillare
possano guardare e sentire e vivere la vita
in piena serenità
come donna, sposa, amante, amica, madre.
Carlo Abbatino
L’8 MARZO, IL CENTROSINISTRA: A MATERA UNA CONFERENZA NAZIONALE SULLE DONNE
La ricorrenza dell’8 marzo rappresenta un’occasione di approfondimento sul ruolo della donna nella società contemporanea. Tantoppiù se si considera che questa ricorrenza arriva in una delle fasi economiche più difficili che il nostro Paese abbia mai conosciuto e in cui rischia di essere ulteriormente penalizzato l’universo femminile.
Lavoro, welfare, legalità e democrazia sono le parole chiave su cui oggi è utile interrogarsi per chiudere definitivamente la stagione del berlusconismo e avviare un ciclo di riforme vere del Paese.
L’occupazione femminile al Sud è inferiore di 30 punti percentuali agli obiettivi fissati a Lisbona, meno di una su tre lavora. Il tasso di attività femminile si è ridotto, cioè si è prodotto un allontanamento delle donne disponibili a lavorare, soprattutto di quelle con basso titolo di studio. A un’occupazione modesta quasi sempre corrisponde una retribuzione insufficiente a compensare il lavoro domestico a cui si dovrebbe rinunciare per lavorare in un contesto di servizi insufficienti o assenti.
Per questo un numero sempre più alto di donne sceglie di restare a casa. La flessibilizzazione del lavoro in atto negli ultimi anni ha dato vita ad un’area estesa di instabilità occupazionale che nel sud è diventata ampia, persistente e diffusa.
I nodi centrali che frenano la partecipazione femminile sono di tipo strutturale e sono legati alla domanda di lavoro e alla carente offerta di servizi. Nessuna riforma può eludere questi dati drammatici. Non si tratta di problemi di parte – geografici, di genere o anche generazionali – ma di istanze che chiedono di rimodulare complessivamente la strategia e la qualità dello sviluppo, puntando anche sulle infrastrutture immateriali, su una robusta quota di beni comuni, rilanciando la costruzione di un welfare moderno (pensiamo al caso degli asili nido e di quanto sarebbe necessario che questi investimenti uscissero dal patto di stabilità), lavorando sulle condizioni non economiche dello sviluppo, sul terreno dei diritti, della legalità, della sicurezza.
La crisi non è un incidente di percorso, ma il frutto di una impostazione sbagliata, di riforme mancate, degli errori della destra. Serve una strategia complessiva che possa combattere la recessione e rilanciare l’occupazione ripensando a modelli alternativi e differenti di vita e di consumo. Non c’è una bacchetta magica, ma ci possono essere azioni utili a sostenere il lavoro ed il welfare.
Le donne hanno pagato il prezzo della crisi e delle politiche della destra e stanno sostenendo i costi del risanamento. Per questo sarebbe importante che il governo affronti il capitolo del lavoro delle donne, a partire dal Mezzogiorno, attraverso la convocazione di un tavolo con le forze sociali, sindacati, enti locali e aprendo una grande discussione politica.
Noi del centrosinistra pensiamo che sarebbe utile costruire a Matera, in questo tempo di grave crisi economica, una conferenza nazionale sul lavoro delle donne in grado di andare oltre le analisi e capace di offrire strumenti concreti capaci di aggredire il nodo dell`occupazione.
Il rapporto stretto che corre tra lavoro femminile e sviluppo della società è messo in evidenza da economisti di tutto il mondo, a partire dal premio Nobel Muhammad Yunus che attraverso il sistema del microcredito a cooperative femminili ha provocato un cambiamento di mentalità anche all’interno della Banca Mondiale.
La stessa Banca d’Italia ha detto che il raggiungimento del 70 per cento di occupazione femminile produrrebbe nel Paese un aumento del 7 per cento del Pil. E invece solo una su tre lavora nonostante le donne siano quelle che studiano e si laureano di più, anche nel Sud.
E allora, l’8 marzo deve essere un’occasione per guardare al passato, studiare il presente e per disegnare una nuova prospettiva di futuro attraverso forme di incentivazione del lavoro femminile, una partecipazione politica nelle istituzioni più diffusa, attraverso un potenziamento dei servizi sociali per una migliore conciliazione fra famiglia e lavoro, attraverso un cambio di mentalità che guardi alla donna come ad una risposta a quella crisi politica e dei partiti che sta investendo pesantemente il nostro sistema.
Nella legge elettorale di cui si discute chiediamo siano contenute norme e sanzioni per affermare la presenza femminile. Chiediamo che venga in fretta approvata la legge licenziata dalla Commissione affari costituzionali che contiene la doppia preferenza di genere per i Comuni e che si dia seguito attraverso una legge all’attuazione dell`articolo 49 della Costituzione che impone che la vita interna dei partiti sia regolata da quel metodo democratico così importante per le donne.
Su questi temi continueremo a discutere nella nostra città favorendo una partecipazione sempre più diffusa nella consapevolezza che la nostra forza e il nostro pensiero rappresentano una risorsa per Matera, per la Basilicata, per il nostro Paese.
I partiti del centrosinistra di Matera: Pd, Idv, Lista Stella, Psi, Pu, udc, Api, Sel
8 marzo, gli auguri del PD
Alla donna nel 21° secolo vadano i più cari auguri del Partito Democratico.
Le celebrazioni dell’otto Marzo rappresentano sempre un’occasione per riflettere sull’intero anno e sulla quotidianità delle donne, ma, segnano anche l’inesorabile trascorrere del tempo.
Ritengo che questa dimensione storica della ricorrenza possa essere un buon modo di interpretare la Festa della donna asciugandola dell’inevitabile retorica ma lasciando vivo però il doveroso slancio di gratitudine e di rispetto che le donne durante tutto l’anno da sempre si meritano .
Chi sono, infatti, le donne del 21° secolo?
Sono mamme, nonne, lavoratrici, studentesse, casalinghe che, di ogni ruolo ne giocano almeno due: contribuiscono all’evoluzione della società ed aiutano i loro figli, compagni, amici e colleghi a superare i loro momenti difficili, sempre cariche di affettuosità e di attenzioni da profondere a partire dai lavori di cura.
Gente coraggiosa! Purtroppo, ancora nel ventunesimo secolo, vittime della violenza e del maschilismo che non sa amare e per questo le uccide moralmente spesso, a volte, troppe volte, le toglie addirittura la vita.
Io dico che sono le vere protagoniste di quest’era contemporanea e potranno esserlo ancora di più se sapranno interpretare questo ruolo con l’umiltà e l’intelligenza che quest’epoca richiede.
Io sono fermamente convinto che se riconosciamo loro ciò che è giusto il sud, la città e la famiglia potranno solo migliorare ed, insieme, migliorare l’intera società.
Sono tante le iniziative e le proposte, anche nella nostra regione, per riscrivere la storia con la partecipazione piena alla vita democratica del nostro Paese.
Nè dimentichiamo che sono ancora disumane le condizioni della donna in alcuni Paesi del mondo.
Noi del PD proseguiremo quel percorso di azioni e di riforme finalizzate a sensibilizzare sempre più gli attori territoriali alle tematiche della conciliazione tra vita familiare e vita lavorativa, impegnandoci a finanziare adeguatamente gli strumenti legislativi esistenti ed a formularne di nuove ancora più incisive che garantiscano al genere femminile presenza e partecipazione anche nelle rappresentanze politiche istituzionali.
Ecco dunque l’appello che vorrei regalare a tutto l’universo femminile, proprio oggi: non accontentatevi della emancipazione là dove conquistata, lottiamo insieme tenacemente per le situazioni nelle quali è ancora negata.
Auguri dagli amici e dai compagni del PD!
8 marzo, Sindaco di Matera Salvatore Adduce: “Ripartire dalle donne per una società migliore”
“L’8 marzo non può essere considerata una festa rituale, ma una giornata dedicata ai diritti delle donne, dando rilievo alle qualità proprie di coloro che con forza, intelligenza e coraggio non rinunciano all’idea di costruire sempre e comunque una società migliore per tutti”. Lo ha detto il sindaco di Matera, Salvatore Adduce, nel corso di una cerimonia organizzata per celebrare la giornata delle donne.
“Vorremmo che tutti i giorni, e non solo l’8 marzo, le donne che si impegnano nel lavoro, in famiglia, nello studio fossero riconosciute e valorizzate. È importante puntare sul merito e sulla realizzazione delle capacità femminili, attraverso la partecipazione al cambiamento sociale che le concederà la possibilità di riscattarsi in questo ricco e pure tanto disagiato Mezzogiorno, nella nostra città”.
Il sindaco si è quindi soffermato sul lavoro e sulla violenza sulle donne.
“Nelle scorse settimane abbiamo voluto pubblicamente sostenere la campagna nazionale contro le dimissioni in bianco che colpiscono soprattutto le donne. Crediamo, infatti, che i problemi delle donne siano i problemi di tutti noi e l’intera comunità deve farsi carico, ad esempio, della conciliazione fra lavoro e famiglia. L’8 marzo – ha detto il sindaco a tutte le dipendenti comunali – deve rappresentare l’occasione per riflettere e approfondire. Ma è ogni giorno con la propria dedizione al lavoro che le donne devono continuare far valere i propri diritti”.
Il sindaco, poi, ha voluto ricordare Anna Rosa Fontana, la giovane materana barbaramente uccisa il 7 dicembre del 2010. “Si è trattato di un gravissimo episodio che indica come la battaglia per la giustizia e la dignità delle donne non sia ancora vinta”.
Nel rivolgere gli auguri a tutte le dipendenti comunali, Brunella Massenzio, presidente del Consiglio comunale ha affermato che “celebrare l’8 marzo serve a ricordare che un processo sociale e culturale, quello che attiene alla condizione delle donne, non si è ancora compiuto, che un lungo cammino di trasformazione politica della nostra società non ha ancora raggiunto la sua destinazione. Oggi, anche dal mio ruolo istituzionale, sento il dovere di riaffermare l’importanza delle donne all’interno della struttura politica delle nostre comunità. Il ruolo fondamentale che esse possono ricoprire per la crescita dell’intero sistema sociale. Un ruolo da protagoniste, e non più da comprimarie. È da qui che si potrà ricostruire una nuova figura della donna in Italia, così da riportarla al centro del mondo del lavoro, dove i livelli occupazionali femminili sono di molto inferiori alla media europea, e del mondo politico-istituzionale, dove la presenza delle donne non è ancora collegata alle loro reali capacità di merito.
All’incontro è intervenuta anche Nunzia Antezza, presidente della Commissione politiche sociali, che ha citato Aristotele: “La speranza è il sogno di chi è sveglio. La nostra speranza è che l’Italia diventi sempre più un paese di donne perché, come dimostrato da autorevoli economisti, le donne possono essere il volano dell’economia e dello sviluppo sociale e culturale del nostro Paese”.
Al termine dell’incontro sono state offerte mimose alle dipendenti comunali.
Il ricordo del fotoreporter di guerra e chirurgo plastico originario di Ginestra, Raffaele Ciriello, a distanza di dieci anni dalla sua uccisione in Palestina avvenuta il 13 marzo 2002, attraverso una recensione con fotogallery della mostra “Una donna e un fiore”.
Ginestra – Una donna e un fiore. In questa foto leggiamo la libertà, la speranza, la femminilità, la voglia tutta femminile di credere sempre e comunque ai sentimenti, a un domani migliore che le donne sanno sempre immaginare e costruire. Lo scatto, come gli altri, sono di Raffaele Ciriello di origini lucane (era nato a Venosa, 1959 da genitori di Ginestra ) morto tragicamente a Ramallah il 13 marzo 2002. Era un fotoreporter di guerra, che aveva lasciato la sua professione di chirurgo plastico, per collaborare col Corriere della Sera, come free-lance. Il 13 marzo 2002, a Ramallah, mentre stava documentando un rastrellamento dell’esercito israeliano, venne inquadrato e ucciso da una raffica sparata da un carro armato. Quest’anno ricorrono i dieci anni della morte del fotoreporter-chirurgo plastico di Ginestra. Era il quarto giornalista occidentale ad essere ucciso dall’IDF nei territori occupati. Dopo la sua morte, il governo israeliano non ha riconosciuto alcuna colpa, ma la sentenza di I grado del marzo 2010 nel quale il fotoreporter di guerra lucano è stato riconosciuto vittima del terrorismo internazionale, anche quella di II grado, svolta nel novembre scorsoi sempre a Milano, dove Raffaele Ciriello a due anni si era trasferito con i genitori, ha confermato le responsabilità di chi ha ucciso il free-lance lucano. Ecco la nota dell’avvocato Fausto Maniaci di Milano, difensore della famiglia Ciriello, appena è stata emessa la sentenza di II grado: “Mi richiamo ai precedenti articoli pubblicati sull’argomento, per segnalare che la Corte di appello di Milano, con sentenza del 28 novembre scorso, ha integralmente confermato la sentenza di primo grado, che aveva riconosciuto Ciriello come vittima di terrorismo internazionale ed accordato ai congiunti superstiti i relativi benefici. Mi è gradito sottolineare che ciò è avvenuto attraverso un approfondito esame della questione di merito sulla matrice terroristica dell’evento (assunto a presupposto e titolo per la concessione dei richiesti benefici), individuata sia negli atti di rogatoria internazionale assunti a suo tempo dalla Procura di Milano e dall’informativa del Ministero della Difesa israeliano (che l’Ambasciata di Israele ha vanamente cercato di smentire nel corso del giudizio di appello), sia nell’interpretazione giurisprudenziale sulla qualificazione degli atti di matrice terroristica data dai giudici milanesi nel processo sul terrorismo islamico del 2007 e confermata in Cassazione (giurisprudenza evolutiva già richiamata nelle precedenti notizie di stampa).Vedremo se il Ministero si determinerà finalmente ad ottemperare.Avv. Fausto Maniaci”. Nel segno di una memoria giusta, che non dovrebbe mai fare difetto.
Lorenzo Zolfo
La fotogallery della cerimonia promossa nella sala giunta del Comune di Matera per la festa della Donna dall’Amministrazione comunale e della mostra di Raffaele Ciriello.
8 marzo, Senatrice Maria Antezza (PD): festa sia dedicata a lotta contro violenza sulle donne
“Credo che la ricorrenza di domani debba essere dedicata alla lotta contro la violenza sulle donne, un fenomeno che miete sempre più vittime anche in ambito domestico e che deve essere contrastato attraverso la prevenzione e la diffusione di una cultura rispettosa del corpo femminile”. Lo dice la senatrice del Pd Maria Antezza.
“Ho presentato, con altre senatrici del mio gruppo – spiega Antezza- un’importante mozione che chiede la ratifica da parte dell’Italia della Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e il contrasto alla violenza sulle donne e la violenza domestica, già firmata da 17 paesi europei. La Convenzione affronta le principali questioni relative alla violenza di genere, tra cui gli stereotipi che colpiscono proprio le vittime, ed esorta gli Stati a ricomprendere la violenza contro le donne tra i reati gravi che compromettono anche il pieno godimento dei diritti civili. Il Senato metterà presto in votazione questo importante documento che auspichiamo spinga l’Italia ad aderire presto alla Convenzione per estirpare il flagello della violenza contro le donne”.
Festa della Donna, ingresso gratuito al Museo Ridola di Matera.
Anche quest’anno, il MiBAC partecipa alla Festa della donna rendendo omaggio all’universo femminile. Nella giornata dell’8 marzo sarà consentito l´ingresso gratuito a tutte le donne all’interno dei musei, ville, monumenti, aree archeologiche, archivi e biblioteche statali. L’iniziativa nasce con l´intento di sensibilizzare il pubblico nei confronti delle opere d´arte, che da sempre hanno messo in risalto la figura femminile, quale musa ispiratrice, ma soprattutto per valorizzare le donne che hanno dato e continuano a dare il loro prezioso contributo all’arte. I Musei Archeologici Nazionali della Basilicata rimarranno aperti dalle 9 alle 20.
8 marzo, La parola alle donne al Musma.
Giovedì 8 marzo 2012, dalle ore 10 alle 14 e dalle 17 alle 21, in linea con le iniziative nazionali proposte dal Mibac, il Musma aderisce alla Festa della donna intitolando la giornata “La parola alle donne” e riservando l’ingresso ridotto di €3,50 a tutte coloro che vorranno approfittare dell’occasione per visitare la Collezione del Museo e le mostre in programma.
Inoltre, alle ore 19, sarà offerta una visita guidata gratuita alle donne in attesa di un bambino: il piccolo apporto del Museo per contribuire all’impegno di quanti, su tutto il territorio nazionale, si stanno adoperando nella campagna “188 firme per la legge 188”, finalizzata a ripristinare la normativa abrogata nel 2008 che tutelava dalle dimissioni in bianco al momento dell’assunzione, oggi maggiore causa di licenziamento per le donne alla nascita di un figlio. Nella settimana precedente l’8 marzo, il Musma avvierà sulla propria Fanpage di Facebook l’iniziativa che porta il titolo della giornata. “La parola alle donne”, infatti, mira a sollecitare negli utenti la curiosità verso il panorama femminile nel mondo dell’arte, attraverso l’individuazione di frasi, citazioni, pensieri e scritti di artiste impegnate nei diversi linguaggi espressivi. Attraverso i contributi postati dal Musma, l’iniziativa sarà anche un modo per conoscere la ricca rappresentanza femminile nella Collezione del Museo, che annovera ben 31 artiste tra italiane e straniere: Carla Accardi, Mirella Bentivoglio, Giovanna Bolognini, Ania Borzobohaty, Lucilla Catania, Emily Collins, Dorothy Dehner, Niki de Saint Phalle, Giosetta Fioroni, Luisa Gardini, Franca Ghitti, Valeria Gramiccia, Barbara Hepworth, Alina Kalczynska, Maria Lai, Giovanna Martinelli, Sabina Mirri, Giulia Napoleone, Bianca Nappi, Alicia Penalba, Antonietta Raphaël, Cloti Ricciardi, Germaine Richier, Barbara Salvucci, Yun – Jung Seo, Lydia Silvestri, Maria Luisa Tadei, Sophie Tauber – Arp, Luisa Valentini, Thea Vallé, Antonella Zazzera. La presenza delle opere delle artiste negli spazi espositivi del Museo sarà segnalata su una piantina di Palazzo Pomarici, sede del Musma, distribuita gratuitamente ad ogni visitatrice. Nel corso della mattinata, nella Biblioteca “Vanni Scheiwiller” del Museo, sarà proiettato il video-intervista del 2011 “Inventata da un dio astratto” di Marisa Piga e Nico Di Tarsio, che racconta la vita e il lavoro dell’artista sarda Maria Lai. Nel pomeriggio, invece, sarà possibile prendere parte alla visione dello splendido documentario di Silvano Castano “Qe vive Tina” del 1997, storia dell’attrice, fotografa e rivoluzionaria Tina Modotti. Infine, le visitatrici potranno usufruire del 70% di sconto sull’acquisto dei “Quaderni del MUSMA” in vendita presso il Bookshop.
8 marzo, Donna e archeologia – evento Fidapa presso Museo nazionale della Siritide a Policoro
Giovedì 8 marzo 2012 alle ore 18.30 nella sala convegni Dinu Adamesteanu – Museo Archeologico Nazionale della Siritide di Policoro è in programma l’evento ”Donna e Archeologia”.
L’archeologa Tonia Giammatteo e Maria Lovito Presidente della Fidapa di Policoro, presenteranno il recente quadro normativo sul lavoro delle donne, mentre Chiara Farella della Croce Rossa Italiana, comitato femminile, sezione di Policoro, parlerà dell´impegno delle donne nella Croce rossa Italiana. Seguirà la rappresentazione teatrale “Isabella vivrà” di Gennaro Olivieri” con Carmen Chierico, Francesco Lionetti e la partecipazione straordinaria di Erminio Truncellito. L’iniziativa, voluta dal MiBAC e organizzata dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici della Basilicata con la partecipazione dell’ ANA, FIDAPA , CRI e Comune di Valsinni, nasce con l’intento di sensibilizzare il pubblico nei confronti della figura femminile e soprattutto di valorizzare il ruolo delle donne che hanno dato e continuano a dare il loro prezioso contributo con passione e professionalità in tutti i settori, tra cui quello dell’archeologia.
8 marzo, mostra Perfomance in progress”, Installazioni di Marta Salonna e Enza Voglio
Giovedì 8 marzo 2012 a partire dalle 18,30 in occasione della Festa della Donna, nel Circolo Culturale “L’Atrio”, in via San Biagio 27 è in programma la mostra ”Perfomance in progress”, Installazioni di Marta Salonna e Enza Voglio. La mostra sarà aperta tutti i giorni dalle ore 17,30 alle 20 fino al 18 marzo 2012. L’8 marzo 2012, in occasione della Festa della Donna, gli uomini potranno accedere alla perfomance in compagnia di donne.
8 marzo, Aide presenta “Pane, riso e zenzero”
Giovedì 8 marzo 2012 alle ore 17 presso la sede di AIDE in via nazionale 212 a Matera in occasione della giornata della donna promuove l’evento il progetto “Pane, riso e zenzero”: integrazione e creativita. Insieme non solo parlare ma fare. Donne occidentali, asiatiche e africane.
8 marzo, Sui Generis celebra la festa della donna
Giovedì 8 marzo 2012 alle ore 18 presso la sede di Sui Generis a Matera serata di sensibilizzazione sulla Festa della Donna con riferimento alla situazione africana a cura dell’Associazione Basilicata Mozambico: in programma la lettura di poesie e a vendita del calendario per iniziative umanitarie.
8 marzo, inaugurazione mostra Il racconto al femminile nel “Libro d’Artista”
Giovedì 8 marzo 2012 presso la Biblioteca Provinciale “T. Stigliani” sarà inaugurata la mostra il racconto al femminile nel “Libro d’Artista”. La mostra è promossa in collaborazione con la Provincia di Matera e l’Associazione Culturale “Euterpe” di Montalbano Jonico, in occasione della Giornata della Donna, nell’ambito delle iniziative culturali 2012 del MiBAC e resterà aperta sino al 24 marzo 2012.
La mostra “Il racconto al femminile nel “Libro d’Artista” prevede l’esposizione di opere in forma di “libro oggetto” realizzate da donne. Gli elaborati sono stati selezionati dalla Mostra Internazionale sul Libro d’Artista dal titolo” Il Racconto”, allestita a Montalbano Jonico nel 2008; l’iniziativa è incentrata sul libro, narrato da artiste contemporanee provenienti da diversi Paesi del mondo: si tratta di ”pezzi unici” o numerati in serie limitate, realizzati con tecniche miste quali il collage che si alterna a parti stampate con caratteri tipografici, oltre a pagine tratte dalla quotidianità e dalla pubblicità. Le opere esprimono la possibilità di raccontare una storia e comunicare un’esperienza, liberandosi da definizioni e schematismi. Grazie a quest’elaborazione il libro diventa vero e proprio oggetto d’arte che acquista un suo autonomo valore, assumendo una dimensione estetico – visiva.
Le opere esposte nella Biblioteca Provinciale “T. Stigliani” mantengono l’aspetto tradizionale del libro ma non la funzione; il testo, inteso come possibilità di trasmissione del pensiero e del sapere, assume un nuovo valore simbolico. Tra le opere in mostra troviamo quelle delle autrici lucane Antonietta Acierro, Irene Albano, Mimma Bruno, Grazia Giannace, Grazia Montano, Giuliana Petrilli, Marilena Troiano e Silvia Vena.
La mostra, ubicata presso il corridoio del secondo piano della Biblioteca “T. Stigliani”, sarà visitabile sino a sabato 24 marzo secondo i seguenti orari: dal lunedì al giovedì dalle ore 08.30 alle 18.30; venerdì e sabato dalle 08.30 alle 13.30.
Imprese Rosa: tanti simboli di imprenditoria femminile in settore servizi alla persona.
A dispetto della crisi, anche nel 2011 il binomio donna-impresa fa un piccolo passo avanti, allargando la platea delle imprese a guida femminile. In Basilicata il tasso di imprenditrici è pari al 27,8% con 17.085 imprese ed in provincia di Potenza (11.292 imprese) è ancora più marcato sino a toccare il 28,5%. I dati dell’Osservatorio dell’imprenditoria femminile di Unioncamere, diffusi ieri, confermano per la nostra regione una situazione decisamente in controtendenza nazionale in quanto ad imprese ‘rosa’ collocandola al secondo posto subito dopo il Molise. Si tratta in grande maggioranza di imprese individuali (in Basilicata ari al 79%) con una buona crescita per le srl e società di capitale (18% messe insieme). Secondo il Centro Studi Thalia subito dopo l’agricoltura, il settore a maggior presenza di “capitane di impresa” è quello dei servizi alla persone. Nello specifico il settore sanitario è la nuova frontiera per testimoniare la capacità femminile di impresa e di resistere alla crisi che si fa sentire in forma più accentuata sui servizi alla persona, e quindi sulla riduzione della spesa per la salute. Una situazione per nulla scontata: il punto di partenza sono i dati di fonte Ministero alla Salute sulla dirigenza del SSN che fotografano una situazione con molte donne in corsia e poche nelle stanze dei bottoni. Nel Servizio Sanitario Nazionale infatti la presenza femminile è la maggioranza, intorno al 60 per cento circa, ma nella distribuzione dei ruoli le donne costituiscono, in base ai dati del 2010, il 33 per cento dei medici mentre superano il 73 per cento del personale infermieristico. Va meglio nelle posizioni dirigenziali intermedie, per esempio nel 2007 i camici rosa a capo di strutture semplici sono quasi 4900 su un totale di oltre 18mila dirigenti, e sono la metà circa del totale dei dirigenti medici con incarichi professionali diversi dalla direzione di un dipartimento o di un reparto, circa 30mila su più di 76 mila dirigenti. La parità dei sessi si registra nella dirigenza sanitaria non medica (per esempio farmacisti, biologici, chimici, psicologi, dirigenti amministrativi) dove il rapporto uomo-donna è in pratica uno a uno (11 mila donne su un totale di più di 20 mila dirigenti). I dati sembrano confermare come in un contesto sociale in cui si danno per acquisiti elementi fondamentali quali le pari opportunità, sia ancora in atto un processo di differenziazione e gerarchizzazione in grado di attribuire alle differenze biologiche una capacità di strutturazione sociale, soprattutto in campo medico. L’identikit della sanità pubblica è di donna in maggioranza rispetto agli uomini e più precaria. E’ invece nel sistema della sanità privata lucana che si caratterizza la presenza imprenditoriale femminile (intorno all’8% del totale) per capacità professionali, modernità e creatività di impresa. Per questa ragione il Centro Studi Thalia in occasione dell’8 Marzo, rinunciando a riconoscimenti formali e retorici, individua un simbolo di impresa-donna nella presidente della Fenasp Basilicata Antonia Losacco (titolare del Centro di fisiokinesiterapia Fisioelle di Lavello) quale “testimonianza dell’impegno al femminile per definire modalità e strumenti di rilancio del Patto della Salute che contenga la piena garanzia del diritto alla salute per tutti i cittadini e di conservare strutture e servizi, e dell’imprenditoria di settore che tra l’altro dà lavoro ad alcune centinaia di persone. E’ la strategia coniugata al femminile che può dare un contributo importante alla riuscita del Patto. E’ un simbolo di patrimonio di conoscenza in questo campo più elevate rispetto a molte altre maschili e di capacità di superare, esprimendo appieno creatività, professionalità e sensibilità civile, i troppi ostacoli che limitano le donne a fare impresa. Un simbolo tra l’altro di attenzione ai conti di azienda senza però rinunciare ad erogare prestazioni e servizi di riabilitazione fisioterapica pur sapendo che non saranno pagati dal servizio sanitario regionale”.
Festa della Donna, si riporta di seguito l’intervento della Consigliera Regionale Effettiva di Parità, Maria Anna Fanelli, della Consigliera Provinciale effettiva di Parità di Potenza, Liliana Guarino e della Consigliera Provinciale effettiva di Parità di Matera Antonietta Giacoia.
8 marzo, giornata per l’affermazione di valori irrinunciabili.
Le Consigliere di parità della Regione Basilicata, regionali e provinciali, Fanelli, Guarino e Giacoia, ritengono importante, nella giornata dell’ 8 marzo, porre l’attenzione sul prezzo altissimo che le donne italiane e lucane stanno pagando e rischiano di pagare ancora di più a causa della crisi economica.
Nel riprendere i contenuti della lettera aperta della collega della Lombardia, Adriana Ventura, si sottolinea come l’otto marzo 2012 non può non porsi come giornata di riflessione sulla costante involuzione della condizione economica e sociale delle donne che coinvolge oggi ogni ambito delle relazioni sociali e vede mettere in discussione strutture e abitudini mentali, mentre la realtà quotidiana si va trasformando con una velocità che travolge ogni cosa. In questa situazione è necessario prestare grande attenzione e proteggere i valori e i diritti dei più deboli, a partire delle donne, dei minori e degli anziani, poiché l’attuale crisi economica distoglie il nostro sguardo da questi temi; per questo motivo dobbiamo rilanciarli “riposizionandoli sui tavoli” Proprio in questi giorni, 250 operaie della Fiat, aderenti alla Fiom CGIL hanno scritto una lettera alla Ministra Fornero (nella Sua duplice veste di ministra del lavoro e di ministra per le pari opportunità) per chiedere il Suo autorevole intervento affinché vengano rispettati e ripristinati i diritti legati alla maternità, disattesi da un accordo che non prevede questa assenza ai fini del calcolo del premio di produzione. È allarmante poi la vicenda “boutade” suscitata dalla responsabile della Compagnia aerea Meridiana che “seleziona le Hostess taglia 40” ed invita le hostess in servizio a dimagrire!”.
Certamente, per come già accennato, il periodo congiunturale non aiuta; l’ambito dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici va via via assottigliandosi con ripercussioni sulle donne e sulle classi deboli condannate in questo modo alla emarginazione; questo atteggiamento non aiuta soprattutto in un contesto in cui bisogna trovare la forza di reagire e soverchiare una situazione sociale ed economica che rischia di diventare giorno dopo giorno amara e stringente. Questi tempi rappresentano un momento in cui bisogna trovare la forza per reagire con un “coraggio rosa”, proprio del ruolo che le donne stesse hanno da sempre nell’umanità, già al tempo dei latini si diceva Dotata animi mulier virum regit, che, in una traduzione non proprio letterale, può significare che quando le donne sono dotate di coraggio e di intraprendenza sono in grado di sostenere l’uomo. Infatti nei momenti difficili l’umanità si è affidata alle donne e alla loro capacità di impegnarsi contemporaneamente su più fronti.
8 marzo 2012 quindi, come nuovo punto di partenza, caratterizzato da più riflessioni e da maggiore capacità di “fare rete”.
Occorre insomma una forte collaborazione e condivisione tra le diverse Istituzioni e tra organismi di parità analoghi, che, pur nel pieno rispetto della singola mission istituzionale (di provenienza nazionale o regionale che sia) non devono mai abbassare la guardia rispetto a quei valori irrinunciabili: la dignità della persona, l’affermazione del valore sociale della maternità e della paternità, il diritto al lavoro e la lotta contro ogni forma di discriminazione, applicando e attuando tutte quelle politiche antidiscriminatorie e di pari opportunità, frutto di un ricco corredo normativo, di regolamentazioni comunitarie, nazionali e regionali e di una consolidata giurisprudenza.
Siamo consapevoli che l’assunzione concreta delle politiche per il lavoro, per il welfare e per le politiche di genere è deputata agli organismi politici elettivi, tuttavia riteniamo che lo sforzo sinora fatto dalla Giunta e dal Consiglio regionale vada sempre più alimentato, occorre mettere in campo concrete azioni per fronteggiare la disoccupazione giovanile e femminile, d’intesa con le organizzazioni sindacali, con i responsabili delle organizzazioni imprenditoriali e con gli organismi di parità. Ben vengano certo le azioni sinergiche e coordinate per il lavoro, lo sviluppo e l’innovazione messe in campo a livello regionale dagli Assessori regionali Maurizio Pittella e Vincenzo Viti, con tutte le conseguenti ricadute che avranno sui livelli provinciali.
In conclusione vogliamo ricordare che oggi più che mai è l’unione e la condivisione degli obiettivi che può e deve creare la forza per il superamento della crisi in tutte le sue forme affinché si possa godere appieno dei diritti costituzionalmente sanciti.
Non vogliamo smarrire la voglia di credere che la realtà possa essere modificata… e vogliamo credere che questo appello alimenti un sentito e concreto impegno da parte di tutti perché questa giornata non sia solo celebrativa.
Consigliera Regionale Effettiva di Parità, Maria Anna Fanelli Consigliera Provinciale effettiva di Parità di Potenza, Liliana Guarino Consigliera Provinciale effettiva di Parità di Matera Antonietta Giacoia
8 marzo 2012, costituito Centro sociale a Pisticci
Nel solco di una antica e nobile tradizione si è costituito anche a Pisticci il Centro Sociale per gli Anziani, che ha sede nella centrale Piazza Umberto I, con la sezione della gloriosa Associazione Combattenti e Reduci. Il nuovo sodalizio, approvato da 58 soci fondatori, conta già oltre centro iscritti. Del consiglio direttivo fanno parte l’on. Avv. Nicola Cataldo, che ricopre la carica di presidente onorario, Antonio Zaffarese (presidente), Nicola Dolce (segretario), Mario Giannace (tesoriere), e i consiglieri Cosimo Damiano Massafra, Emilio Santoro, Giuseppe Romano, Mario Maurella e Armando Novario. Il consiglio direttivo si è riservato di avviare, quale primo atto, le procedure di costituzione dello statuto e il programma delle attività sociali. Giovedì otto marzo con inizio alle ore 17,00, presso la sala consiliare del comune di Pisticci, si svolgerà la cerimonia di inaugurazione e di presentazione alla cittadinanza del centro sociale, alla presenza del sindaco Vito Di Trani, della giunta comunale, di consiglieri e soci.
Giuseppe Coniglio
Conoscevo alcuni dei lavori di Mimì da quando ci siamo “ritrovati” (dopo mezzo secolo) e lui mi ha mandato copie di alcune delle sue pubblicazioni. Ora ne so un po’ di più, e mi/gli auguro che la chiara visione che lui ha di ciò che le Istituzioni locali dovrebbero/potrebbero fare, per onorare i frutti dell’impegno di una vita, si faccia guida -ascoltata- per organizzarne al meglio la conservazione.