Lo scorso fine settimana, sabato 27 e domenica 28 novembre, si è svolto a Matera, presso la sede della neo sezione CAI Matera “Falco Naumanni”, il 5° e ultimo incontro del Corso di formazione per ORTAM – Operatori Regionali di Tutela Ambientale Montano, organizzato dalle Commissioni Regionali CAI TAM di Puglia e di Basilicata e sostenuto dai rispettivi Gruppi Regionali.
Si è trattato del primo corso di formazione rivolto ai soci CAI delle sezioni lucane e pugliesi, che ha avuto inizio lo scorso 25 settembre a San Severino Lucano ed è stato poi ospitato a Gravina e infine a Matera, a cui hanno partecipato 27 iscritti tra pugliesi e lucani e un calabrese.
Diretto dal Vice Presidente della Commissione Centrale TAM Filippo Di Donato e ha visto la partecipazione nelle di diversi esperti CAI provenienti dall’Abruzzo, dalla Calabria e dalla Sicilia, il corso si è svolto con il patrocinio e la collaborazione del Parco Nazionale Alta Murgia, Parco Nazionale del Pollino, Parco Nazionale dell’Appennino Lucano, Parco Regionale della Murgia Materana, Federparchi e Comune di Gravina.
L’ultimo appuntamento a Matera è stato dedicato alle prove finali di verifica di quanto appreso da parte dei partecipanti. E comunque è stata l’occasione anche per far conoscere le tante valenze di questo territorio, ultimo lembo occidentale dell’altopiano murgico.
Nella giornata di sabato 27 novembre, presso la sezione CAI materana di Vico Lombardi n.3 è intervenuto Michele Lamacchia, che in qualità di Presidente, ha presentato il Parco della Murgia Materana; ha inoltre affermato che tali iniziative sono importanti per una frequentazione responsabile e sostenibile delle aree protette e dei vari ambienti naturali di cui la Basilicata è ricca. Farà seguito il prossimo 10 dicembre, nella sede dell’Ente Parco, un incontro tra il Presidente Lamacchia e alcuni dirigenti del Cai: si parlerà di sentieristica e di altri aspetti di interesse comune.
Ieri domenica 28 novembre, l’esperienza materana si è conclusa con un’escursione all’interno del Parcomurgia, che è partita da Piazza Vittorio Veneto per raggiungere le chiese rupestri di Murgia Timone dopo aver percorso le strette vie dei Sassi e proseguito lungo il sentiero n.406 del Parco che passa per il ponte sospeso sul torrente Gravina.
Il C.A.I. – Club Alpino Italiano – costituito da soci riuniti liberamente in sezioni diffuse in tutta Italia (ad oggi si contano 4 sezioni in Basilicata e 4 sezioni in Puglia) – promuove la frequentazione della montagna e dell’ambiente naturale in genere in modo consapevole e responsabile attraverso l’alpinismo, l’escursionismo e altre discipline simili. Com’è sua tradizione, attribuisce grande importanza alla formazione di figure qualificate al suo interno onde divulgare tra i soci la conoscenza e l’interesse per i territori montani, riconoscendo la loro importanza sia per i valori naturali, sia per quelli culturali e storici.
Nella sua complessa struttura, il CAI dispone della Commissione Centrale per la Tutela dell’Ambiente Montano (CCTAM) e di analoghe Commissione Regionali per divulgare la conoscenza dei valori dell’ambiente, delle criticità e della necessità di azioni di prevenzione e tutela.
L’obiettivo del corso è quello di formare dunque i soci CAI, per far conoscere, tutelare e promuovere territori e popolazioni, frequentando sentieri, sostando nei paesi e nei rifugi, facendo propri e diffondendo messaggi ed esempi qualitativi del CAI. Allo scopo, sono state svolte lezioni con confronto e dibattito, approfondimento di buone pratiche, incontro con il sistema delle aree protette, comunicazione ambientale, organizzazione e condivisione, monitoraggio di eccellenze e criticità, escursioni con attività laboratoriale ed esperienziale.