Il punto informativo della Fondazione Ferrovie dello Stato allestito fino a domenica 28 aprile negli ipogei di piazza S. Francesco a Matera costituisce uno spazio importantee affascinante per scoprire il magico mondo dei treni. All’iniziativa, promossa da Confindustria e dalla Fondazione Matera Basilicata 2019, l’associazione “Matera Ferrovia Nazionale” esprime il più vivo compiacimento e condivisione perché consente, tra l’altro, di riflettere sul determinante ruolo sociale, economico, commerciale e culturale svolto dal treno sin dalla metà dell’Ottocento in Italia e nel mondo.Non a caso l’inizio dell’era moderna, e quindi del progresso e dello sviluppo, coincide con il diffondersi in pochi anni dell’uso del treno e con la conseguenziale diffusione delle tratte ferroviarie che hanno avuto innanzitutto il grande merito di collegare l’Italia del Sud a quella del Nord (sconosciute tra loro) aprendo prospettive straordinarie di crescita per le nostre comunità.In questo modo dopo l’Unità d’Italia si unì il nostro Paese nel giro di qualche decennio rendendolo civile e moderno. Cosa che oltre 150 anni fa stava avvenendo anche all’estero su iniziativa degli Stati europei più progrediti e in un momento di grandi cambiamenti e rivoluzioni industriali e tecnologiche.
Questi passaggi epocali sono custoditi e rappresentati in maniera mirabile nel Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa a Napoli, dove è possibile ammirare un prototipo del primo “treno borbonico” del 1839 (fatto costruire dal Re per le “passeggiate” con i suoi familiari fino a Portici, lungo la costiera partenopea), per poi passare alle locomotive a vapore Italiane e straniere, ai treni a trazione diesel, a quelli elettrici fino agli esemplari più veloci e moderni di questi ultimi decenni. Treni che hanno fatto la Storia e tanto hanno contribuito a far crescere l’Italia facendo conoscere le sue bellezze paesaggistiche e artistiche, assicurando il trasporto delle merci verso i mercati italiani ed europei, utilizzando persino l’intercambio con il trasporto marittimo.
Tra l’altro un Museo, quello di Prietrarsa, che la nostra associazione ha visitato e dove ha avuto modo di conoscere il Direttore generale, Ing. Luigi Cantamessa, con il quale è stata avviata un’importante collaborazione per promuovere anche a Matera l’uso del treno iniziando dal mondo della Scuola con gli alunni degli Istituti comprensivi “N. Festa” e “D. Bramante”.
Da ciò si evince l’importanza dell’iniziativa materana di questi giorni, non a caso visitata da tantissimi cittadini e turisti. In una città come Matera ancora priva delle Ferrovie dello Stato, e comunque meta di un turismo internazionale in continua crescita e dove proprio i collegamenti ferroviari statali potrebbero risolvere i noti problemi e le difficoltà conclamate circa la mobilità collettiva, una iniziativa come questa assume un grande significato sul piano promozionale e culturale. Nel contempo impone una seria riflessione sul futuro e sulle politiche trasportistiche perché Matera si trova ormai a un bivio: rischiare che il fenomeno turistico attuale possa esaurirsi come un fuoco di paglia oppure con la presenza e l’apporto delle Ferrovie dello Stato giocarsi la carta vincente per i prossimi decenni e quindi della svolta definitiva sia per le nuove generazioni che per una città d’arte che deve diventare facilmente raggiungibile.
Per queste ragioni chiediamo a Confindustria, alla Fondazione Matera Basilicata 2019, alla Prefettura, al Comune e alla Provincia di Matera, alla Regione Basilicata e alla Curia arcivescovile di condividere con la nostra Associazione un dialogo costruttivo volto a sostenere e velocizzare l’arrivo delle Ferrovie dello Stato a Matera: con la costruzione di appena 30 chilometri di rotaie far proseguire la costruenda Ferrandina-Matera fino a Gioia del Colle. Si realizzerebbe in questo modo la strategica tratta ferroviaria Salerno-Potenza-Matera-Bari che risolverebbe in maniera definitiva l’isolamento della nostra città e rilancerebbe sul piano sociale, economico, culturale e turistico anche l’intera Basilicata. Un isolamento non più accettabile, quindi, per una Matera che necessita di collegamenti nuovi e sostenibili e che Capitale internazionale della cultura e del turismo deve continuare ad esserlo anche nel futuro e per lungo tempo.
Matera 2019, negli ipogei di San Francesco il Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa, patrimonio storico-turistico della Fondazione FS
Un pezzo unico del patrimonio del trasporto pubblico del nostro Paese farà tappa a Matera, per una settimana, grazie al progetto di Confindustria e Fondazione Matera Basilicata 2019 “Open Future delle imprese italiane”. Fino a domenica 27, presso gli Ipogei di San Francesco, sarà possibile scoprire il meraviglioso Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa, attraverso l’esposizione del materiale informativo sulla punta di diamante del Gruppo FS.
La Capitale europea della Cultura si arricchirà di un tesoro dall’inestimabile valore non solo storico, ma anche turistico: con 170mila presenza nel 2018, il Museo è oggi una delle mete tra le più importanti di tutto il Mezzogiorno.
La Fondazione FS darà spazio anche alle 10 linee ferroviarie del progetto Binari senza tempo: oltre 600 chilometri di binari strappati all’abbandono e riconvertiti in ferrovie turistiche. Dal Monferrato, passando per la splendida e verde Irpinia, fino alla leggendaria Valle dei Templi di Agrigento. Itinerari mozzafiato che consentono al viaggiatore di godersi la bella provincia italiana da un altro punto di vista: ovvero, dal finestrino di una antica carrozze centoporte degli anni 30, o di una littorina che arranca su rampe e ripide gallerie.
La Fondazione FS è stata costituita nell’ambito del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane per preservare, valorizzare e consegnare integro, a vantaggio anche delle generazioni future, un grande patrimonio di storia e di tecnica, simbolo del progresso e strumento di rafforzamento dell’unità degli italiani. Operativa dal marzo del 2013, ha come principali branche di attività il turismo ferroviario, la manutenzione dei rotabili storici, la gestione degli Archivi Audiovisivi e la Biblioteca di Villa Patrizi, la gestione del Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa.
La partecipazione della Fondazione, attraverso la presenza del suo Direttore Generale, Luigi Cantamessa, sarà una importante occasione di confronto con altre solide realtà produttive.