Si è aperta martedì 23 maggio, la conferenza Yococu Dialogues in Cultural heritage organizzata dall’associazione Youth in Conservation of Cultural Heritage (Yococu) e l’Istituto per i beni archeologici e monumentali del CNR in collaborazione con l’ICVBC, le Università di Basilicata e Calabria, e il supporto dell’Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro.
Una tre giorni dedicata al confronto e al dibattito su ricerca scientifica, citizen science, formazione, infrastrutture tecnologiche nel settore del patrimonio culturale.
L’evento, giunto alla sesta edizione, si sta svolgendo per la prima volta a Matera, tra gli spazi dell’Università e l’ex Ospedale di San Rocco, ed è concepito come un forum interattivo per promuovere il dialogo e la collaborazione tra ricercatori e professionisti (presenti oltre 150 relatori italiani e stranieri) del settore della conservazione e valorizzazione del patrimonio storico artistico nei suoi diversi ambiti. L’apertura di martedì, dopo i saluti istituzionali del Sindaco di Matera, Raffaello de Ruggieri, è stata dedicata in particolare ai musei e alla salvaguardia degli spazi, con interventi di Stefano De Caro (già direttore ICROMM), Alberto Garlandini, (ICOM), Roberto Scopigno (CNR ISTI), Francesca Sogliani (Università degli Studi della Basilicata). I relatori sono intervenuti anche durante una tavola rotonda moderata da Cinzia del Maso e in cui si sono susseguiti gli interventi di Marta Ragozzino (Direttrice del Polo Museale della Basilicata) Vania Virgili (INFN) e Francesca Alberghina. A moderare l’incontro Nicola Masini, responsabile della sede di Potenza dell’IBAM – CNR, organizzatore dell’evento insieme ad Andrea Macchia, Presidente di YOCOCU Italia. Ancora dedicate alle pratiche museali alcune delle sessioni pomeridiane, con interventi dedicati al monitoraggio e alla conservazione delle opere, ma anche alla fruizione con nuove modalità tecnologiche digitali; ampio spazio dedicato anche all’investigazione analitica dell’ambito del restauro nei contesti archeologici, rupestri, pittorici, delle arti applicate e del settore del contemporaneo. Nella giornata di ieri, invece, si è discusso di metodologie e materiali innovativi relativi al restauro, ma anche di management e politiche della conservazione attraverso casi studio nazionali ed internazionali. Oggi seguiranno focus tematici sul restauro archeologico e architettonico, con interventi interdisciplinari e ancora casi studio. Previsti all’interno di Yococu 2018 anche diversi momenti di coinvolgimento della cittadinanza, attraverso sessioni aperte al pubblico e dedicate alla divulgazione della scienza applicata ai beni culturali (Cultural heritage lab) e alla presentazione di prodotti e materiali per la conservazione dei beni culturali (Living lab). La conferenza si chiuderà sabato 26 maggio.
Per informazioni: http://www.yococu2018.com
La fotogallery della conferenza conferenza Yococu 2018: Dialogues in cultural heritage