Una opportunità per valorizzare i beni culturali pubblici attraverso una moderna versione del mecenatismo.
Nei giorni scorsi un mecenate ha utilizzato l’art bonus per sostenere l’attività culturale dentro Palazzo Lanfranchi, a Matera. Comincia a essere diffusa la possibilità di utilizzare questo strumento che consente ai mecenati di poter detrarre dalle imposte il 65 per cento dell’importo donato per sostenere e valorizzare il patrimonio culturale pubblico. In un tempo particolarmente difficile per la finanza pubblica una occasione importante per valorizzare il ricchissimo patrimonio culturale italiano. Le opportunità aperte dall’Art Bonus sono tante, ma occorre favorire la diffusione delle informazioni riguardanti questo provvedimento. Ecco perchè l’ufficio Sistemi culturali e turistici della Regione Basilicata, guidato da Patrizia Minardi, ha pensato bene di organizzare un incontro formativo con esperti del settore svoltosi stamani nella Casa Cava di Matera.
“Art bonus -ha detto Minardi in apertura di giornata – rappresenta uno strumento a supporto del sistema dell’arte, che dona vantaggi fiscali importanti sia al privato cittadino, sia all’impresa. La norma, tuttavia, non è ancora conosciuta e utilizzata in pieno, ed occorre creare occasioni di divulgazione e formazione, affinché i suoi benefici possano essere goduti in pieno e a livello locale dai soggetti beneficiari. Ciò anche in virtù del percorso di valorizzazione regionale da poco intrapreso verso Matera Capitale Cultura 2019, così da promuovere la nascita di collaborazioni tra pubblico e privato che possano stabilizzarsi e radicarsi sul territorio”.
Dopo i saluti del sindaco di Matera, Raffaello de Ruggieri, che ha portato l’esempio della “Cripta del peccato originale” recuperata con fondi privati, è intervenuto il presidente dell’Ordine del Commercialisti, Eustachio Quintano, che si è soffermato sull’importanza di questo provvedimento per una città d’arte come Matera.
Non potevano mancare i rappresentanti delle imprese che, insieme agli enti pubblici, sono i diretti beneficiari di questo strumento. Per Confindustria è intervenuto Giovanni Matarazzo. “Confindustria Basilicata – ha detto Matarazzo – è molto impegnata per diffondere fra i suoi associati questa straordinaria opportunità insieme a altri due segmenti: il bonus per la digitalizzazione delle imprese turistiche e il bonus per la ristrutturazone delle imprese ricettive. Abbiamo deciso di impegnare nostre risorse per diffondere le opportunità aperte da questi strumenti”. Per Confapi è intervenuto il vicepresidente, Francesco Ramundo, il quale ha sottolineato la necessità di aumentare la cultura d’impresa nella nostra comunità.
A spiegare in modo dettagliato il funzionamento dell’Art Bonus sono stati Carolina Botti, Direttore Centrale Arcus, la società emanazione del Mibact che gestisce l’Art Bonus, e Patrizia Bruzzichini, Dottore Commercialista esperta di Art Bonus.
“Si tratta – hanno spiegato – di una opportunità sia per le amministrazioni pubbliche e sia per i privati. E’ uno strumento che incentiva il mecenatismo considerato che su 100 che si investe l’impresa 65 lo mette lo Stato attraverso il credito d’imposta. Un bel cambio di passo rispetto al passato, quando la defiscalizzazione era del 19 percento. Una vera e propria rivoluzione che finalmente ha portato l’Italia ai livelli standard europei.
L’Art Bonus riguarda tre macro categoria: i beni culturali pubblici di interesse storico e artistico sotto il vincolo del Mibact; il sostegno alle attività culturali negli istituti culturali come musei, biblioteche sempre di proprietà pubblica; l’azione di ampliamento e ristrutturazione di luoghi esclusivamente destinati allo spettacolo sempre di proprietà pubblica”. In merito alle procedure è stato sottolineato che si è voluto definire un metodo rapido e semplice. “Il mecenate non deve far altro che fare un bonifico con la causale corretta e l’iscrizione al sito. Qualche azione in più per l’ente pubblico, ma solo per assicurare la massima trasparenza”.
In questo scenario la Regione Basilicata ha adottato provvedimenti coerenti con l’art bonus come ha sottolineato Patrizia Minardi. “Abbiamo raccolto – ha spiegato – le indicazioni del Mibact agendo su due direzioni complementari. Abbiamo, infatti, dato corso alla mappatura dei beni culturali di proprietà pubblica e privata con gestione pubblica. Si tratta dello studio dell’ultimo miglio finalizzato a individuare i beni adottabili dai mecenati. In secondo luogo abbiamo dato corso all’attuazione della piattaforma dei beni culturali materiali stimolando una sessantina di proposte da parte degli enti locali. Fra l’altro la definizione del form è coerente con quello dell’Art Bonus. Insomma, la Regione Basilicata è fortemente impegnata su diversi piani come la sensibilizzazione nei confronti delle imprese e dei commercialisti e ha consumato passaggi politico istituzionali per accompagnare queste opportunità al cammino verso Matera, capitale europea della cultura per il 2019, come la task force universitaria per disegnare modelli di fruizione e gestione dei beni culturali”. Al termine della giornata si è tenuta una tavola rotonda a cui hanno partecipato Francesco Canestrini, Soprintendente Belle Arti e Paesaggio della Basilicata, Teresa Elena Cinquantaquattro, Soprintendente Archeologico della Basilicata, Marta Ragozzino, Direttore del Polo Museale della Basilicata, Antonello De Santis, Presidente Rete Italia Jonica.