A tavola con San Domenico, dal 17 al 19 dicembre a Potenza le celebrazioni per ottavo centenario della morte Padre e Fondatore San Domenico di Guzman. Di seguito la nota integrale.
I Frati e le Suore dell’Ordine dei Predicatori (= Domenicani) presenti sul territorio lucano (a Potenza i Frati e a Francavilla in Sinnile Suore) quest’anno celebrano l’ottavo centenario della morte (DIES NATALIS) del loro Padre e Fondatore, S. Domenico di Guzman (1171 – 1221).
San Domenico è un santo poco conosciuto in Basilicata, anche se nel Medioevo a lui e a S. Francesco d’Assisi fu affidata la grande responsabilità di risollevare le sorti della Chiesa, che essi realizzarono anche mediante la fondazione dei due Ordini “cugini”: i domenicani e i francescani, che continuano ancora oggi la loro missione. “Con san Francesco d’Assisi, Domenico comprese che la proclamazione del Vangelo, verbis et exemplo, implicava la crescita dell’intera comunità ecclesiale nell’unità fraterna e nel discepolato missionario”(Lettera di Sua Santità Papa Francescoa Fra’ Gerard Francisco Timoner, OPMaestro Generale dell’Ordine dei Predicatoriper l’VIII Centenario della Morte di san Domenico di Caleruega)
La data della celebrazione giubilare è stata scelta in concomitanza con un’altra ricorrenza altrettanto importante per i domenicani: l’approvazione dell’Ordine da parte della S. Sede (Onorio III, 22 dicembre 1216).
La presenza dei domenicani in Basilicata risale agli inizi dell’Ordine (ad opera del Beato Nicola Paglia da Giovinazzo), come ben ci dirà D. Dino Lasalvia, storico del clero diocesano potentino; la figura di S. Domenico e dei domenicani sarà tratteggiata dall’attuale Priore Provinciale dei domenicani dell’Italia meridionale, Fra Francesco M. Ricci O.P.; un elemento tipico della predicazione domenicana (= Il Rosario) è stato affidato alla Priora del monastero domenicano di S. Anna in Nocera Inferiore (SA).
“Il tema della celebrazione del giubileo è A tavola con San Domenico, che si ispira allatavola della Mascarella, la tavola su cui è stato dipinto il primo ritratto di San Domenico poco dopo la sua canonizzazione. Pertanto, celebreremo San Domenico non come un santo su unpiedistallo, ma un santo che gode a tavola della comunione con i suoi frati, riuniti dalla stessa vocazione per predicare la Parola di Dio e condividere il cibo e le bevande dono di Dio”. (Fra Gerard Timoner O.P. – Maestro dell’Ordine)
La celebrazione giubilare sarà impreziosita dalla presenza dell’insigne reliquia di S. Domenico (una consistente parte della calotta cranica) che giungerà a Potenza venerdì 17 dicembre dal Monastero domenicano S. Rosario di Montemario (Roma).