Domenica 29 maggio 2016 dalle 10 alle 13.30 l’associazione Adamo Uomini e Padri Separati promuove nel Maneggio San Nicola la prima edizione di Baby horse, buone umore in natura. L’evento è promosso in collaborazione con il Maneggio San Nicola e l’associazione culturale Quo Vadis.
Una intera mattinata dedicata ai più piccoli con tanto divertimento e tante attività:
giri a cavallo e in carrozza, animazione, musica, truccabimbi, pop corn, palloncini e tanto altro ancora.
Il Maneggio San Nicola situato a Matera in Contrada Pedale della Palomba, inserito in un contesto naturalistico e paesaggistico invidiabile, immerso nel verde della Murgia Materana interessante da scoprire non solo perchè ricca di cultura, tradizione e storia ma anche perchè è possibile divertirsi.
Questa giornata attraverso una offerta libera è stata pensata sia per favorire il rapporto genitore-figlio, e sia per mettere in relazione i bambini con la natura. Il punto di forza di questa iniziativa, è rappresentato dal cavallo che, a differenza degli strumenti inanimati utilizzati nelle altre attività ludico – ricreative, è vivo, si muove, reagisce, sente e pensa: questo stimola il bambino a stabilire un rapporto non solo fisico con il proprio compagno ma anche empatico
L’incontro tra bambino-animale coinvolge entrambi i protagonisti in uno scambio di emozioni nuove e stimolanti. Gli interventi educativi e terapeutici con gli animali in genere sono basati sull’affettività e su una comunicazione non verbale mediata dalla presenza di un istruttore per la stimolazione di tutti i sensi, determinando la regolazione dei livelli di ansia ed incentivando un forte senso di sicurezza.
Il cavallo, in particolare, per le sue caratteristiche può diventare un grande mediatore relazionale, in quanto nella dinamica di scambio referenziale rappresenta un interlocutore neutro e disponibile: si lascia accarezzare, stringere, toccare, ma pone anche dei limiti, chiedendo di essere rispettato e accudito. E’ un animale grande, imponente, che tuttavia si lascia conquistare e comandare. Il rapporto con il cavallo risulta quindi ricco di valenze affettive, finalizzato a costruire delle competenze, in un ambiente in cui le regole sono chiare, ma in cui non vi è né rigidità, né ambiguità, ma reciproco rispetto ed ascolto.