In occasione della giornata mondiale del rifugiato, il sindaco di Matera, Salvatore Adduce, ha consegnato a una ventina di rifugiati presenti a Matera una copia della Costituzione italiana tradotta in 12 lingue come segno di accoglienza e appartenenza al Paese che li ospita.
L’iniziativa “L’accoglienza dello Sprar al di là dell’emergenza. La città dalla parte dei rifugiati” è stata organizzata dalle associazioni Il Sicomoro e Il Setticlavio, in collaborazione con il Comune di Matera, e oltre alla consegna della costituzione italiana prevede uno spettacolo teatrale che si terrà mercoledì 20 giugno, alle ore 20.30, al cinema “Il Piccolo”, via XX Settembre 14.
“Attualmente – ha spiegato Michele Plati, presidente della cooperativa Il Sicomoro, gestore dello Sprar di Matera – abbiamo in città 13 rifugiati che occupano posti ordinari e 10 rifugiati in posti straordinari il cui progetto scadrà il 31 dicembre. Arrivano soprattutto da NordAfrica, ma anche dalla Palestina”. Plati ha quindi illustrato i contenuti del progetto Sprar. “L’acronimo significa Sistema di Protezione per richiedenti asilo e rifugiati e ed è costituito dalla rete degli enti locali che, per la realizzazione di progetti di accoglienza integrata, accedono al fondo nazionale per le politiche ed i servizi dell’asilo. A livello territoriale gli enti locali, con le realtà del terzo settore, garantiscono interventi di accoglienza integrata prevedendo oltre al supporto di tipo alloggiativo, anche misure di informazione, assistenza e orientamento attraverso la costruzione di percorsi individuali di inserimento socioeconomico. A Matera il progetto territoriale di accoglienza è realizzato dal Comune, insieme alla cooperativa sociale Il Sicomoro in qualità di ente gestore”.
“L’Amministrazione comunale – ha detto l’assessore alle Politiche sociali, Antonio Giordano – è particolarmente sensibile a questo tema. Due esempi per tutti: abbiamo attivato lo sportello immigrazione come strumento concreto di assistenza e orientamento; per la prima volta il Comune di Matera ha previsto in bilancio una quota di risorse economiche come cofinanziamento al progetto di accoglienza. Negli anni passati, infatti, il Comune metteva a disposizione servizi, e non risorse, come parte di cofinanziamento. Invece questa amministrazione comunale, per la prima volta, ha messo nello scorso bilancio una quota di 25 mila euro per l’accoglienza integrata che si sono andati a sommare ai 225 mila euro di finanziamento statale. Un modo per agevolare il lavoro di accoglienza del soggetto gestore”.
Prima di consegnare la costituzione italiana ai rifugiati il sindaco di Matera, Salvatore Adduce, ha segnalato come “il settore politiche sociali rappresenti una eccellenza del Comune. La Città di Matera ha nel suo dna la implementazione di idee, progetti, che hanno fatto la storia del nostro Paese sul tema dell’accoglienza. E bene ha fatto la coop. Il Sicomoro a ricordarci la Convenzione di Ginevra e la Costituzione italiana. Si tratta di documenti nati da una battaglia sanguinosa per la difesa dei diritti umani e contro ogni forma di razzismo. Richiamare la Convenzione di Ginevra e la Costituzione italiana è un esercizio importante di informazione, ma anche di riappropriazione collettiva di principi fondamentali che sono alla base della convivenza civile. E non è un caso che il Comune di Matera ha aderito formalmente alla campagna “L’Italia sono Anch’io” per il riconoscimento della cittadinanza italiana a tutti i nati sul territorio nazionale”.
Il sindaco Adduce, quindi, ha voluto indossare la fascia tricolore per consegnare la costituzione italiana a tutti i rifugiati.
Lo spettacolo Anabasi nasce dal laboratorio teatrale degli ospiti dello Sprar di Matera realizzato dalla Cooperativa il Sicomoro in collaborazione con l’associazione “Il Sicomoro”. Accompagnati da Adele Paolicelli, ideatrice e regista dello spettacolo, gli ospiti hanno rielaborato il proprio vissuto e per mezzo del teatro hanno dato vita a un’esperienza che ha saputo alternare all’arte della creazione scenica l’acquisizione pratica della lingua italiana.