L’innovazione è cultura. Questo lo slogan scelto dagli organizzatori per l’Adriano Olivetti Day, che si celebra in mattinata a Matera nella sala congressi del Palace Hotel.
L’evento, annualmente organizzato a Brescia per celebrare il pensiero e la visione di Adriano Olivetti, in occasione dell’anno da Capitale europea della cultura è approdato nella città dei Sassi e si è rivelato un’occasione unica di incontro con importanti relatori, scelti fra coloro che hanno fatto e fanno impresa applicando la “filosofia” olivettiana, imprenditori capaci che hanno dimostrato e dimostrano che la ricerca del profitto può non essere disgiunta dal conseguimento delle finalità sociali di un’impresa.
Ospite d’onore Federico Faggin, inventore del microprocessore e del touch screen, arrivato a Matera direttamente dalla Silicon Valley, in cui è impegnato da anni in studi che coniugano digitale e umanesimo, insieme ad importanti imprenditori italiani. Faggin è stato omaggiato dall’artista materano Franco Di Pede con una copia della pubblicazione dedicata al borgo La Martella, uno dei luoghi preferiti da Adriano Olivetti durante la sua esperienza a Matera e la foto della scultura installata a La Martella su progetto dello stesso artista, realizzata dagli allievi dell’Accademia Belle Arti di Bari.
Federico Faggin racconta in una intervista come conciliare digitale e umanesimo: “Il mio pensiero è che che digitale e umanesimo devono essere faccia della stessa medaglia, non si possono separare. Di fatto ancora più profondamente, il mondo interiore umano è parte integrante del mondo esteriore umano e credo che entrambi sono importanti e bisogna riconoscerle come tali. Oggi tendiamo a pensare che soltanto il mondo esteriore è importante mentre il mondo interiore non è così importante. Ma noi viviamo dentro di noi e quindi bisogna dare il giusto peso alla nostra interiorità”.
Per quale progetto sta lavorando adesso? “Lo studio è quello di cercare di unire la scienza e la spiritualità, il mondo interiore e il mondo esteriore e vederli come due aspetti fondamentali di una realtà più complessa se vogliamo ma sopratutto più pregna di significato di quello che noi normalmente le diamo”.
Il digitale però oggi allontana i ragazzi dall’umanesimo, quale messaggio ha lanciato alla platea di studenti presenti all’incontro di Matera? “Io voglio dare il giusto peso al significato che noi portiamo dentro di noi, in modo che venga riconosciuto che questa riconoscenza di sè, che si manifesta nel significato che abbiamo detto di noi, diventi centrale, invece di considerare centrale il telefonino, che diventa una specie di miraggio che attira però non riempie il cuore”.
Cinthia Bianconi, Presidente della Fondazione Adriano Olivetti: “Il tema dell’innovazione ci sta molto a cuore. La Fondazione custodisce la memoria di Adriano Olivetti per le generazioni future e per poter andare oltre quella che è soltanto la storia. Questa giornata seguita da moltissimi giovani serve per stimolare una riflessione e far germogliare in loro il seme di questo ottimismo ragionato che possa portarli verso una maggiore fiducia per il futuro e quindi con i loro valori possa portarli verso un futuro migliore per tutti”.
Adriano Olivetti Day 2019 a Matera nell’anno in cui la città è capitale europea della cultura, una scelta significativa: “E’ particolarmente significativa ma non solo quest’anno ma anche mi auguro per gli anni futuri. Ci sono tante persone che ricordano quelli che hanno partecipato al Movimento Comunità, un movimento molto importante qui a Matera, su tutti Leonardo Sacco. La speranza è che la Fondazione Olivetti possa lavorare insieme ai materani e a chi effettivamente vive sul territorio, perchè lontani dal territorio non si può intercettare qualcosa di positivo e non si può andare avanti”.
Sindaco di Matera, Raffaello de Ruggieri: “Seguire i percorsi della filosofia olivettiana significa seguire l’utopia fattuale di chi vive un sogno operante. E’ questo che stiamo facendo: provare a diventare un modello per il Mezzogiorno mettendo al centro la Cultura praticata che è energia, opportunità, capacità di trasformare il capitale fisso di storia della città in sviluppo e occasioni di lavoro. Adriano Olivetti aveva registrato lieviti e valori di questa città pur avendola conosciuta in uno dei momenti peggiori della sua storia. Matera non emergeva perché portava addosso l’abito sdrucito della miseria pezzente del Mezzogiorno. Tra i vicinati dei Sassi, Adriano Olivetti, ha visto però materializzarsi il concetto di comunità. Li ha visitati, studiati, sezionati. E’ entrato nella testa dei suoi abitanti, ha compreso le dinamiche sociali che animavano la vita di questi luoghi straordinari e ha concluso che dei Sassi non bisognava vergognarsi. Al contrario, quei vicinati rappresentavano un modello a cui ispirarsi per costruire la città dell’uomo”.
“Oggi quella città buona e fiera, perché è riuscita a riappropriarsi della propria identità, ha raggiunto i traguardi della reputazione internazionale che sta utilizzando per realizzare scenari nuovi che hanno un solo obiettivo: il lavoro e l’attrattività delle imprese. Quali imprese? Quelle innovative, quelle che producono scienza, tecnologia, perché se questa città vuole affrontare vincendola la sfida del futuro, deve coniugare identità e tecnica, autenticità e innovazione tecnologica. Le città, in altre parole – ha concluso il Sindaco della Capitale europea della Cultura – vincono se hanno un ruolo, e il ruolo di Matera dev’essere quello di promuovere il Rinascimento digitale, di quello in cui sono gli uomini a dominare le macchine e gli algoritmi e non il contrario. Sono certo che questo sarebbe stato l’obiettivo di Adriano Olivetti”.
L’intervento del Sindaco De Ruggieri ha ricevuto la standing ovation della platea del convegno.
L’incontro di livello internazionale, giunto alla settima edizione è stata l’occasione per studenti, imprenditori e cittadini, per conoscere i migliori casi internazionali di innovazione “olivettiana”, direttamente dalle aziende coinvolte.
“L’idea di dar vita all’edizione “Adriano Olivetti Day – Special Edition per Matera 2019” – afferma Gianfausto Ferrari, organizzatore dell’evento – nasce dalla volontà di portare a Matera, proprio nell’anno della Sua investitura a Capitale Europea della Cultura, alcuni testimoni della cultura imprenditoriale italiana che si sono distinti in quanto eccellenze del fare impresa per creare valore più che per accumulare profitto. Un imprenditoria illuminata che si fa carico della società, che è inclusiva, innovativa, che punta sulla ricerca e sviluppo facendo innovazione per migliorare il presente e il futuro delle proprie comunità che, con orgoglio, partecipano della crescita e dello sviluppo dei propri territori.”
Dopo i saluti istituzionali di Gianfausto Ferrari, Presidente di Superpartes SpA e Digital Universitas i lavori sono stati aperti con la relazione sul “Innovazione e Ricerca: parti essenziali della Cultura” di Stefano Vittorio Kuhn, Direttore Macro Area Territoriale Brescia e Nord Est di UBI Banca e l’intervento di Cinthia Bianconi, Presidente della Fondazione Adriano Olivetti.
Il sindaco di Matera ha relazionato su “La cultura quale fattore di cambiamento e la grande sfida dell’innovazione”, Mario Mazzoleni, Direttore SMAE e docente di strategia dell’Università degli Studi di Brescia è intervenuto su “Formazione e nuovi paradigmi: una questione di approccio”. Davide Dattoli, Presidente di Talent Garden SpA ha illustrato “ Le 3 C: Collaborazione, Contaminazione, Competizione, Francesco Beraldi, Vice presidente Alkemy SpA ha approfondito il tema “Scavare è Costruire: Aprirsi per estrarre conoscenza”, Silvano Lancini del Presidente Gruppo Sme.UP SpA ha spiegato come “aggregare intelligenze”, Luciano Belviso, Amministratore Delegato di Blackshape SpA si è soffermato su “Equilibri dinamici e armonie tonali”. Nel pomeriggio Alessio Lorusso, Amministratore Delegato di Roboze SpA, ha spiegato la “Stampa 3D e il futuro della manifattura globale”, Michele Grazioli, Artificial Intelligence Entrepreneur, ha approfondito “L’irresistibile bellezza del caso”, Mariarita Costanza, CTO Macnil Gruppo Zucchetti, ha spiegato il Macnil del Gruppo Zucchetti, Ali Reza ARabnia, Presidente di Geico Taikisha Group ha illustrato come stimolare l’innovazione attraverso un approccio umanistico. L’incontro si conclude con una chiacchierata con Federico Faggin, fisico, Inventore e Imprenditore.
Michele Capolupo
La fotogallery dell’Adriano Olivetti Day (foto www.SassiLive.it)