Lunedì 26 Agosto ha preso il via la sesta campagna di scavo archeologico del progetto “FArch – Ferrandina Archeologica” dell’Università degli Studi della Basilicata (direzione scientifica prof.ssa Maria Chiara Monaco, direttore scavo prof. Antonio Pecci, vicedirettore prof. Fabio Donnici). La missione, della durata di quattro settimane, continuerà in località Sant’Antonio, nell’area dove nel Luglio del 2019 le indagini archeologiche del gruppo hanno portato all’importante scoperta di una necropoli peuceta di età arcaica del VII sec. a.C. (i corredi di due sepolture della suddetta necropoli sono in esposizione al MAFE all’interno della mostra “Ferrandina: storia e archeologia di un territorio millenario. Dall’Età del Ferro ai giorni nostri”).
Lo scopo della ricerca sul campo, in concessione di scavo dal MiC (Autorizzazione DG-ABAP|10/07/2024|DECRETO 1027), è quello di continuare l’esplorazione dell’area, estendendo l’indagine in alcuni settori individuati anche a seguito delle prospezioni geofisiche eseguite in passato. Contestualmente, ai fini di ricerca scientifica, verranno effettuate delle indagini non invasive (Autorizzazione MIC|MIC_SABAP-BAS|16/07/2024|0008654-P), svolte nell’ambito del progetto PNRR “Tech4YOU”. Nello specifico, nella località Sant’Antonio Abate di Ferrandina è prevista una campagna di rilievo tramite drone dotato di sensore termico (oltre che di camera RGB) al fine di approfondire la conoscenza topografica del sito, sperimentare nuovi strumenti tecnologici e per poter programmare anche le future indagini.
La missione archeologica è sostenuta dal Comune di Ferrandina (referenti del progetto Angelo Zizzamia e Pierluigi Di Biase), in coordinamento con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio della Basilicata, e vede la partecipazione di studenti e archeologi dell’ateneo lucano provenienti da più parti d’Italia e dall’Estero.
È possibile seguire e ricevere gli aggiornamenti della VI campagna di scavo e del progetto FArch seguendo le relative pagine social (FB e Instagram).
Set 02