Al via questa mattina nell’aula magna del Campus Unibas di Matera l’8° convegno internazionale sul tema “Ingannare l’occhio a maraviglia. Quadraturismo e grande decorazione” organizzato dall’Università degli studi della Basilicata (Unibas) con l’Istituto Centrale del Restauro (Icr) ed il Circolo culturale La Scaletta e in programma fino a venerdì 6 ottobre nella città dei Sassi.
Il convegno è articolato in quattro topic dedicate al Quadraturismo e alla grande decorazione, focalizzate rispettivamente su: 1. Italia settentrionale e centrale, 2. Italia meridionale e isole, 3. Italia ed Europa (secc. XVI-XX), 4. Conservazione e tutela degli apparati decorativi.
Il Quadraturismo è un genere pittorico che consiste nella realizzazione di architetture dipinte (quadrature) all’interno di un’intelaiatura prospettica.
Nelle definizioni di Andrea Pozzo (“congiungere il finto col vero”, “ingannano l’occhio a maraviglia”) così ben sintetizzato, il macrotema dell’illusionismo architettonico, che dialoga con le forme, le tradizioni e le diverse tecniche (tra cui lo stucco) della grande decorazione particolarmente in voga nei secoli XVII e XVIII, viene indagato in questa occasione lungo le linee delle peculiarità territoriali, delle specificità della committenza e delle consuetudini delle botteghe nei diversi centri artistici. Declinazioni territoriali e finanche locali che colloquiano in un ambito di diffusione che assume nell’ancien régime connotazioni europee e anche extraeuropee.
Ospitato in un contesto meridionale di riconosciuto prestigio internazionale, qual è la città Unesco di Matera, Capitale Europea della Cultura 2019, il convegno vuole illuminare anche il patrimonio meno noto delle regioni del Sud Italia, per le quali la fortuna critica sul tema del Quadraturismo è innegabilmente più recente e meno radicata.
Raccogliendo il testimone dell’ultimo simposio tenutosi a Varese, il convegno intende inoltre proseguire l’indagine sul tema del Quadraturismo ‘revivalista’ che giunge fino al Novecento, secondo orientamenti neobarocchi e neorococò in bilico tra continuità e re-invenzione.
Uno spazio apposito viene dato infine alle questioni della tutela e del restauro, come chiusura significativa di un convegno che si proietta sulle identità dei territori e sulla salvaguardia dei loro patrimoni.
“Siamo felicissimi di aver potuto dare il nostro contributo a questo importante convegno di studi internazionale – sottolinea il Presidente del Circolo La Scaletta, Paolo Emilio Stasi -. L’iniziativa ci ha permesso di consolidare il nostro rapporto con l’Università della Basilicata e con l’Istituto del Restauro con cui speriamo di poter presto dar vita a nuove iniziative”.
Dopo i saluti di Ignazio Marcello, Mancini Magnifico Rettore dell’Università degli Studi della Basilicata, Aldo Corcella, Direttore del Dipartimento DiCEM, Università degli Studi della Basilicata, Alessandra Marino, Direttrice dell’Istituto Centrale per il Restauro, Paolo Emilio Stasi Presidente del Circolo Culturale La Scaletta
e Raffaele Vitulli Presidente del Cluster Basilicata Creativa i lavori sono stati introdotti da Elisa Acanfora dell’Università degli Studi della Basilicata e Fauzia Farneti dell’Università degli Studi di Firenze
Per la sessione “Quadraturismo e grande decorazione nell’Italia settentrionale” Elisa Acanfora dell’Università degli Studi della Basilicata ha coordinato gli interventi di Andrea Spiriti su “Pellegrino Tibaldi e i suoi: problemi di quadratura”, Marinella Pigozzi su “I pionieri della quadratura a Bologna tra arte e scienza. Il ruolo di Giovanni Battista Natali, di Guido Antonio Costa e di Matteo Zaccolini” e Simonetta Coppa su “Aspetti del quadraturismo nel Settecento sul Lario e in Valtellina”.
Per la sessione “Quadraturismo e grande decorazione nell’Italia settentrionale”, Anna Coccioli Mastroviti, funzionaria della Soprintendenza ABAP per le province di Parma e Piacenza, ha coordinato gli interventi di Maria Vittoria Cattaneo su “Il salone d’onore del castello di Govone: la decorazione illusiva”, di Rita Binaghi e Giuseppe Dallamano su “I decori settecenteschi in palazzo Auregli della Torricella di Cherasco (Cuneo) e la creazione dello spazio”, Anna Còccioli Mastroviti su “protagonisti e luoghi della quadratura nel Piemonte orientale”, e Paolo Maria Antonino Triolo su “Il rinnovameno settecentesco della chiesa di S. Cristoforo a Vercelli: i fratelli Giovannini da Varese quadraturisti”
Nel pomeriggio per la sessione “Quadraturismo e grande decorazione nell’Italia settentrionale” Anna Coccioli Mastroviti, funzionaria della Soprintendenza ABAP per le province di Parma e Piacenza ha coordinato gl interventi di Marina Dell’Omo su “Savant dans l’architecture et la perspective, a peint aussi a fresque d’una maniere tres gracieuse: Gaetano Perego, pittore quadraturista da Milano in Piemonte nella seconda metà del Settecento”, Sergio Monferrini su Giovanni Battista Riccard, ingegnoso prontissimo dipintore ed architetto”, di Eugenia Bianchi su “Da Milano alle regioni più rimote del settentrione. Ferdinando e Giuseppe Crivelli quadraturisti del Settecento lombardo”, Beatrice Bolandrini su “Le quadrature di Bernardo Pietro Brignoli (1735-1793): persistenze rococò nella seconda metà del Settecento a Bergamo”, Filippo Piazza su “Un consuntivo per la ‘quadratura’ bresciana del XVII secolo: protagonisti, opere, fortuna”, Laura Facchin e Massimiliano Ferrario su “I Morgari: architettura illusionistica e figurazione fra Piemonte, Lombardia e Canton Ticino dalla seconda metà del XIX ai primi decenni del XX secolo”
Per la sessione Quadraturismo e grande decorazione nell’Italia settentrionale Eugenia Bianchi dell’Università Cattolica di Milano ha coordinato gli interventi di Susanna Pighi di “Maestose quadrature: l’attività di Felice Biella tra Pavia, Lodi e Piacenza”, di Cristian Prati su “Ferdinando Galli Bibiena tra Colorno e Piacenza, il documento materiale come traccia per un possibile sviluppo delle ricerche sul quadraturismo nel ducato farne siano”, Enrico Lucchese su “Gli inizi veneziani di Girolamo Mengozzi Colonna”, Silvia Masserano su “Simulazioni virtuali di uno spazio illusorio: il Martirio e gloria di San Pantalon a Venezia”, Cristina Càndito su “La geometria nelle quadrature nell’antico Oratorio Domestico del Palazzo dell’Università di Genova” e Sara Rulli su “Quadraturismo e spazialità dell’architettura illusiva in ambito genovese tra Ottocento e Novecento: appunti per una lettura del fenomeno tra continuità e reinvenzione”.
La fotogallery della prima giornata del convegno (foto www.SassiLive.it)