Al via nel pomeriggio nell’aula magna del Campus Università della Basilicata il simposio internazionale “Resilient Ecological Design Strategies”, che prevede tre giornate di appuntamenti nella città di Matera.
Resilient Ecological Design Strategies, è dedicato al progetto contemporaneo del patrimonio, materiale e immateriale. Più di 7 milioni di case vuote, più di 6.000 Km di infrastrutture inutilizzate, il continuo processo di abbandono di centri storici, siti industriali ed esercizi commerciali, rendono la questione del patrimonio esistente inderogabile in Italia come in tutto il mondo occidentale. La stessa Legacy sarà per i prossimi anni e per le generazioni a venire il principale habitat. Matera è oggi l’icona indiscussa della qualità dell’abitare nella città esistente.
Jean Philippe Vassal (premio Mies Van Der Rohe 2019), Maria Giuseppina Grasso Cannizzo (menzione d’onore alla Biennale di Venezia 2018), Alfredo Pirri (Advisor in Visual Art 2015/2016, American Academy in Rome), Alfredo Brillembourg (Leone di pietra alla Biennale di Venezia 2012 ) , Paolo Portoghesi (Curatore Biennale Venezia 1980), Elena Barthel (Rural Studio, premio American Academy Of Arts & Letters), Manuel Gausa (Actar arcquitectura), Yannis Aesopos (Membro del Consiglio Nazionale del Patrimonio in Grecia), Nicola Russi (vincitore del Concorso Internazionale degli scali ferroviari a Milano), e tanti altri tra i più importanti architetti, artisti e ricercatori che devono la loro fama internazionale alla riflessione sul progetto della città esistente, descrivono nella città dei Sassi il loro lavoro sulla “legacy”.
Il Simposio Internazionale R.E.D.S. Legacy è curato da Maddalena Ferretti (Università Politecnica delle Marche), Silvana Kuhtz (Università della Basilicata), Ina Macaione (Università della Basilicata), Mosè Ricci (coordinamento generale, Università di Trento), Chiara Rizzi (coordinamento per Università della Basilicata), Pino Scaglione (Università di Trento) con Maura Mantelli (segreteria scientifica, Università di Chieti Pescara) e WOO mezzometroquadro (comunicazione e media manager).
Il simposio è co-prodotto da Università degli Studi della Basilicata e dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019 nell’ambito del programma ufficiale di Matera Capitale Europea della Cultura 2019.
Oltre 150 i partecipanti, provenienti da tutta Italia ed Europa, ricercatori, docenti, progettisti selezionati da un Comitato Scientifico internazionale e soprattutto giovani, sono arrivati a Matera per presentare i loro contributi scientifici e progettuali sul tema della legacy appunto, intesa come il patrimonio materiale e immateriale che riceviamo dal passato e anche che trasferiamo nel futuro. Matera, Capitale Europea della Cultura 2019 incarna proprio questo incrocio fra “Futuro e Passato”, tra “Utopie e Distopie”, tra “Continuità e Rotture” sin dalla sua candidatura.
Dopo la prima iniziativa del 2013 (svoltasi presso l’Università La Sapienza di Roma) e le altre successive edizioni svolte tra Bolzano,Trento e Venezia, quest’anno R.E.D.S. approda a Matera per approfondire e rilanciare, proprio a partire dall’esperienza di Matera Capitale Europea della Cultura, un dibattito su quelle nuove idee e pratiche che nell’arte, nel design e nella tecnologia stanno cambiando la nostra percezione e sensibilità rispetto al tempo e allo spazio che viviamo.
Il Simposio, aperto alla partecipazione di tutti gli interessati e non solo agli architetti, oltre che dalle lezioni e relazioni degli ospiti, prevede un momento iniziale che coinvolge la comunità e che aprirà ciascuna delle quattro sessioni e da dibattiti, come quello che si svolgerà in Casa Cava a partire dalle 19.30 di venerdì 15 novembre. Per partecipare è necessario presentare il Passaporto per Matera 2019, senza prenotazione.
La fotogallery della giornata inaugurale del simposio internazionale R.E.D.S. “Resilient Ecological Design Strategies” (foto www.SassiLive.it)