Un partner d’eccezione per il progetto “Atlante delle emozioni delle città”, ideato dall’Associazione Teatro dei Sassi e co-prodotto dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019, nell’ambito del programma per Matera Capitale Europea della Cultura.
In mattinata nella Biblioteca Provinciale “Stigliani” di Matera lo scrittore Alessandro Baricco ha incontrato per presentare il suo ruolo all’interno del progetto.
All’incontro hanno partecipato anche il direttore artistico del Teatro dei Sassi, Massimo Lanzetta, l’apicultore Stefano Faravelli e alcuni cittadini materani che saranno coinvolti nel progetto.
Nell’ambito del ricco programma culturale di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, l’Atlante delle emozioni delle città, progetto ideato dall’Associazione Teatro dei Sassi, si propone di realizzare una modalità inedita di visita delle città attraverso l’utilizzo di una Mappa Emozionale realizzata raccogliendo le memorie e i racconti degli abitanti e, via via, degli stessi visitatori. Il Progetto, coprodotto dalla Fondazione Matera – Basilicata 2019 e dall’ Associazione Teatro dei Sassi, individua Matera come città dove sperimentare per la prima volta tale modalità.
A più di 300 abitanti di Matera (selezionati in tutte le fasce di età ed estrazione sociale) è stato chiesto di elaborare la propria “mappa emozionale”, segnando su una cartina della città, e raccontando a parole, i luoghi dove sono accaduti avvenimenti personali particolarmente significativi nella propria esistenza. L’insieme di tutte le mappe, dopo un lavoro di selezione e trasformazione artistica, comporrà la Mappa emozionale madre.
Il direttore artistico dell’Associazione Teatro dei Sassi, Massimo Lanzetta: “Si può cogliere la verità di un luogo solo intessendo una relazione con coloro che in diversi modi la vivono. I racconti segreti degli abitanti delle città sono la scintilla che illumina i luoghi. Con questa vivida luce intendiamo illuminare il terzio piano della Biblioteca Provinciale di Matera, dove allestiremo la Secretissima camera de lo core”.
Per Matera 2019 verrà realizzato il primo capitolo dell’Atlante, denominato ‘La secretissima camera de lo core’, un allestimento interattivo di memorie e racconti, dove i visitatori potranno sperimentare questa nuova modalità di visitazione della città, più verticale e immersiva, grazie allo scambio con gli abitanti e a un percorso narrativo e performativo.
Segreti, memorie e emozioni compongono una “realtà aumentata” della città, cui contribuiscono e attingono sia i visitatori che gli stessi abitanti. Il progetto, in modalità differenti, proseguirà anche dopo il 2019.
Oltre ai cittadini di Matera, collaboraborano anche lo scrittore Alessandro Baricco e la scuola Holden di Torino, l’artista visivo Stefano Faravelli, la coreografa-danzatrice Heike Hennig di Lipsia e lo scenografo e artigiano della luce Paolo Baroni.
Lo scrittore Alessandro Baricco ritorna a Matera a distanza di dieci anni, come l’ha trovata? “L’ho trovata molto diversa perchè l’ultima volta è avvenuto 10 anni fa e pare siano successe molte cose”.
Il suo ruolo per questo progetto? “Con la scuola Holden partecipo a questo progetto perchè c’è da raccogliere moltissime storie di vita da parte di chi ha vissuto qua e che dovrà raccontarlo oralmente. C’è da fare un lavoro di riscrittura, è il nostro lavoro. Stefano Farevelli si occupa invece della parte iconografica, che ha la sua importanza e poi c’è una parte performativa altrettanto importante”.
Baricco potrebbe scrivere un romanzo ambientato a Matera, cosa la ispira questa città? “Potrei scriverlo ma per me tutto il mondo è fonte di ispirazione. Di Matera mi colpisce l’arcaico, il fatto che la gente viveva già millenni fa, questo modo “animale” e da lì in su questa nervatura di vita che risale il tempo e quindi è affascinante. Poi è proprio bella fisicamente, una città che tocchi tutto il tempo, che ti abbaglia, ti riflessi. Ci sono città bellissime che non tocchi mai invece questa ti viene voglia di viverla tutta”.
Stefano Faravelli, il tuo ruolo nel progetto? “Apicultore o baleniere, a seconda dei momenti. Apicultore nella fase iniziale del lavoro e del labiario, questi laboratori che preferisco chiamare così perchè i miei uomini vengono mandati a bottinare il miele della bellezza per la città, tornano con il loro raccolto e insieme cerchiamo di elaborare questa cartografia delle emozioni e baleniere perchè alla fine del lavoro la secretissima camera dello core, il terzo piano della biblioteca, diventerà il ruolo dove tutte le tracce cartografiche lasciate sia dagli abitanti di Matera, sia da questi miei collaboratori, artisti e allievi verrà raccolto come Jona nella pancia della balena, perchè l’immagine prima che ho, quella più forte di questa città, è quella che si percepisce entrando nella Casa Cava, impossibile da non averla, quella di entrare nel ventre di un grande pesce”.
Michele Capolupo
La fotogallery dell’incontro con Alessandro Baricco e Stefano Farinelli (foto www.SassiLive.it)
Biografia di Alessandro Baricco
Alessandro Baricco è nato a Torino il 25 gennaio 1958.
Scrittore tra i più conosciuti e amati dai lettori di narrativa in Italia, Alessandro Baricco nasce a Torino il 25 gennaio del 1958. Si forma nella sua città sotto la guida di Gianni Vattimo, laureandosi in Filosofia con una tesi di Estetica e studia contemporaneamente al conservatorio dove si diploma in pianoforte. L’amore per la musica e per la letteratura, ispirano fin dall’inizio la sua attività di brillante saggista e di narratore.
Critico musicale scaltro e di notevole apertura, esordisce inizialmente con un libro dedicato ad un autore apparentemente non nelle sue corde: Rossini (Baricco, giudicando a posteriori, sembrerebbe infatti più adatto ed orientato agli autori contemporanei o quantomeno “di tendenza”); il titolo del volume è allettante (“Il genio in fuga. Sul teatro musicale di Rossini”),
e troverà un entusiasta editore presso Einaudi, anche se verrà poi ristampato dal Melangolo.
Malgrado il bel saggio, però, la dilagante fama che toccherà al brillante conduttore della trasmissione televisiva di “Pickwick” è, a quel tempo, ancora di là da venire.
Nel 1991 prende corpo il primo esempio della sua vena narrativa, “Castelli di Rabbia”, romanzo prontamente pubblicato da Bompiani che provoca fra l’altro alcune divisioni in critici e lettori: “sorte” che sembra contrassegnare tutta l’attività di questo autore in tutti i campi in cui si è via via cimentato. Amato o odiato, accusato di fatuità o difeso a spada tratta come uno dei pochi esempi di intellettuale eclettico e coerente (malgrado la sua fama, ha sempre rifiutato comparsate televisive di vario ordine e “grado”), il suo personaggio e il suo operare non lasciano mai indifferenti.
Ha collaborato a trasmissioni radiofoniche e ha esordito in TV nel 1993 come conduttore di “L’amore è un dardo”, una fortunata trasmissione di Raitre dedicata alla lirica, che rappresentava il tentativo di gettare un ponte tra un mondo affascinante ma spesso impenetrabile ai più, e il comune pubblico televisivo.
Ha in seguito ideato e condotto il già menzionato “Pickwick, del leggere e dello scrivere “, programma dedicato alla letteratura, affiancato dalla giornalista Giovanna Zucconi.
Per quanto riguarda invece la sua attività di osservatore del mondo, bellissima la rubrica curata su “La Stampa” e “La Repubblica”, in cui Baricco, con stile narrativo, stendeva articoli e riflessioni circa gli avvenimenti più disparati, dalla partita di tennis al concerto pianistico, dalle performance delle star del Pop alle rappresentazioni teatrali.
Il tentativo era quello di ritrarre fatti legati alla quotidianità o al caravanserraglio mediatico tramite un’ottica che porti il lettore a svelare quello che spesso si cela in seconda battuta dietro il grande circo che la realtà rappresenta.
Il frutto di questi pellegrinaggi nel girotondo della vita e dello spettacolo darà corpo ai due volumi di “Barnum” (recanti il sottotitolo, non a caso, di “Cronache dal Grande Show”), dal titolo omonimo della stessa rubrica.
Dopo l’enorme successo di “Oceano mare”, l’ultima fatica dello scrittore italiano è rappresentata dal breve “City” per la cui promozione lo scrittore ha scelto unicamente la strada telematica. L’unico spazio dove Baricco parla di City è il sito Internet appositamente creato: www.abcity.it.
“Non mi sembra onesto”, spiega lo scrittore, “parlare in pubblico di ciò che ho scritto. Tutto quello che avevo da dire su City l’ho scritto qui e ora me ne starò in silenzio”.
Nel 1998, è protagonista di un’altra avventura televisiva, scaturita stavolta dalla pratica teatrale. Si tratta della trasmissione “Totem”, durante la quale, prendendo spunto da alcune pagine di testi letterari, commenta e narra i passi più salienti di racconti e romanzi, facendo in controluce riferimenti di ogni genere e in specie di tipo musicale.
Per quanto riguarda il suo rapporto con il computer e la Rete, ha affermato, in una recente intervista: ” La filosofia del link mi affascina, lo amo di per sé, come la filosofia del viaggio e dello scarto. Lo scrittore, però, viaggia fra i limiti della sua testa, e per la lettura la cosa affascinante è ancora sempre seguire il viaggio di uno. Credo che, di fatto, poi Conrad facesse questo: apriva delle finestre, entrava, si spostava. Flaubert faceva questo. Ma è egli stesso che ti detta il viaggio e tu segui. Quella libertà di vedere un testo e viaggiarci come tu vuoi mi sembra una libertà che non trovo così affascinante. Trovo più affascinante seguire un uomo che non ho mai conosciuto nel viaggio che ha intrapreso notando aspetti che lui stesso avrà notato o meno. Ripercorrere le sue orme, questa credo che sia la cosa affascinante della lettura”.
Baricco ha anche dato vita a Torino alla scuola di scrittura “Holden”, dedicata alle tecniche narrative.
“Lezione ventuno” è il suo primo film, del 2008, da lui scritto e diretto. Il film ruota attorno al personaggio del professor Mondrian Kilroy – già presente nel suo romanzo City (1999) – e ad una sua lezione – la numero 21 – riguardo alla nascita della nona sinfonia di Beethoven.
Bibliografia
Saggi:
– Il genio in fuga. Sul teatro musicale di Rossini, Menangolo 1988
– L’anima di Hegel e le mucche del Wisconsin, Garzanti 1992
Romanzi:
– Castelli di rabbia, Rizzoli 1991
– Tascabili Bompiani 1994, Premio Selezione Campiello, Prix Medicis etranger
– Oceano mare, Rizzoli 1993, Premio Viareggio
– Seta, 1996
– City, 1998
– Senza sangue, 2002
– Omero, Iliade, 2004 (adattamento in prosa dell’Iliade omerico)
– Questa storia, 2005
– Emmaus, 2009
– La storia di Don Giovanni, 2010
Teatro:
– Novecento, Feltrinelli 1994
Raccolta di articoli:
– Barnum. Cronache dal Grande Show, Feltrinelli 1995
– Barnum 2. Altre cronache del Grande Show, Feltrinelli 1998
Antologie
– Next. Piccolo libro sulla globalizzazione e il mondo che verrà, 2002
– I barbari. Saggio sulla mutazione, 2006
Filmografia
– Il cielo è sempre più blu, 1995 (interprete)
– Lezione ventuno, 2008 (regista)