Geremia Mancini, presidente onorario “Ambasciatori della fame”: “Raffaele “Rafael” Carlomagno, scultore, aprì una importante “marmolerìa” a Montevideo. Era nato a Lauria, in provincia di Potenza, nel 1885. Di seguito la nota integrale.
Raffaele “Rafael” Carlomagno nacque a Lauria (in provincia di Potenza), nella frazione di Lauria Superiore, il 30 settembre del 1885. Il padre abile lavoratore del marmo e della pietra lo avviò all’arte della scultura. Ma sin da piccolo Raffaele mostrò una straordinaria propensione per modellare ogni tipo di materiale. Frequentò con buoni risultati la scuola del suo paese. Sposò la compaesana Giovanna Cosentino che gli diede numerosa prole. Poi Raffaele fu attratto da un manifesto che invitava ad emigrare verso l’Uruguay. Così nel 1911 partì, con la famiglia, verso il Sud America. Stabilì la sua residenza a Montevideo. Nel 1914 apri un laboratorio di scultura in marmo dal quale uscirono opere di notevole bellezza. Questo contribuì ad accrescere la sua notorietà. La sua “marmolerìa” divenne un riferimento per la intera comunità della capitare uruguaiana. Nel ” Cementerio del Buceo” di Montevideo sono centinaia i suoi lavori monumentali. Di particolare importanza per lui fu l’incontro con l’architetto ” arquitecto” don Américo Bonaba c he lo coinvolse nella realizzazione di numerose opere di scultura che abbellirono la città di Montevideo. Raffaele “Rafael” Carlomagno fu chiamato a realizzare sepolcreti nell’intero Uruguay. La sua “marmolerìa”, in Agraciada 2028, fu anche ritrovo per la numerosa colonia di emigranti italiani. Durante la Prima Guerra Mondiale rispose generosamente all’appello della Croce Rossa e in più inviò denaro in Italia.