Questa mattina al Cinema Guerrieri Anpi Matera e Cgil Matera hanno promosso una manifestazione di approfondimento storico e valoriale del 25 aprile – Festa della Liberazione, rivolta agli studenti frequentanti le Scuole Secondarie Superiori di Matera e ai cittadini.
L’iniziativa, coordinata dal segretario generale di Cgil Matera, Eustachio Nicoletti e da Carmela La Padula di Anpi Matera, ha fatto registrare gli interventi del sindaco di Matera, Domenico Bennardi e di Anna Maria Palermo di Libera Basilicata, Filippo Pugliese di Acli Basilicata, del segretario generale Cgil Basilicata, Angelo Summa, del segretario Cgil Nazionale Giuseppe Massafra e di Michele Galante dell’Anpi Nazionale.
Sono intervenuti alcuni studenti delle Scuole Superiori di Matera che si sono confrontati con gli ospiti presenti sul palco.
L’evento è partito con l’esecuzione di “Bella ciao” da parte degli allievi dell’Istituto Stigliani di Matera.
Anpi e Cgil Matera hanno diffuso una nota per spiegare le finalità dell’evento. Il 25 aprile è festa di popolo, di tutto il popolo italiano. È festa di unità nazionale perché la guerra di liberazione fu battaglia di popolo e la resistenza simboleggia il più grande esercito di volontari che la storia d’Italia abbia mai avuto, di uomini e di donne (e quanto fu prezioso il contributo delle donne), di giovani e di anziani, di diverse appartenenze politiche e culturali, di diverso ceto sociale, che vide sullo stesso fronte Cattolici e Comunisti, anarchici e liberali, socialisti e monarchici, preti e miscredenti, in nome dei principi di libertà, uguaglianza e democrazia, ovvero in nome dell’antifascismo. Fu la battaglia che idealmente unì il nord e il sud del paese.
Un pensiero particolare va rivolto a tutti quegli uomini e a quelle donne, a quei ragazzi che sacrificarono se stessi, il loro domani, che lasciarono la loro terra natia, che dal meridione partirono per andare a combattere al nord, in molti casi a morire al nord per garantire alle future generazioni un domani migliore.
Battaglia di tutti. Liberazione di tutti. Una battaglia vinta dunque, per chi c’era, per chi non c’era e per chi era contro, che ha prodotto la Costituzione antifascista, una casa comune a tutte le diverse anime dell’Italia, che ha posto il paese entro l’orizzonte europeo.
Per tutti i democratici e gli antifascisti italiani , il 25 aprile di quest’anno deve essere all’insegna della pace, dell’art. 11 della Costituzione che comincia dicendo “L’Italia ripudia la guerra…” affinchè, guardando al passato, le conquiste e le speranze per un mondo di pace, non si perdano nel mare dell’odio, della violenza, della guerra.