Ancora due premi per la poetessa materana Antonella Pagano. Siamo alla Casa della Cultura-Teatro in Trastevere, via di san Crisogono in Roma, è il 15 dicembre 2015 quando prende il via la Cerimonia di premiazione del Concorso Nazionale “ScrivereDonna” – giunto alla 23^ edizione. Antonella Pagano è stata convocata dalla Organizzazione che le riconosce originale e particolare verve, passione, cura professionale, oltre che personale che pone in ogni azione culturale insieme all’ infaticabile attività di promozione su tutto il territorio italiano non seconda alla peculiare attenzione all’universo femminile, sempre in spirito di servizio. L’Edizione 2015 del Premio ScrivereDonna è la prima ad essere celebrata in capitale, nella Roma della grande Storia, nel cuore di Trastevere. Alla Pagano viene tributato il Premio speciale alla Cultura. Il Premio “ScrivereDonna”, presieduto da Maria Luisa Spaziani sino alla sua scomparsa, in Giuria con Marcia Theophilo -Testimonial Internazionale dell’UNESCO per la Biodiversità-, ha prolungato i suoi lavori nella seconda serata in Pescara, il 16 dicembre successivo. Le solerti promotrici ed organizzatrici hanno voluto celebrare la 23^ Edizione in Roma per rafforzare ed estendere ulteriormente le finalità del Premio. Istituito nel 1992, infatti, con l’intento di incoraggiare, promuovere e valorizzare la creatività e la scrittura delle donne in Italia, ha consolidato, di anno in anno, i propri scopi sino a divenire uno tra i più prestigiosi premi del panorama della poesia femminile nazionale; ha saputo ridurre il tasso di penalizzazione della scrittura femminile, in molti casi ancora sommersa, ed ha fortemente favorito lo sguardo verso tutte le emergenze problematiche di cui i media ci documentano ampiamente. Altro dato straordinario è quello di essersi alleato con il prestigiosissimo Premio: “Le Rosse Pergamene” nella ricorrenza del decennale dalla fondazione. E, fatto davvero emblematico, Antonella Pagano bissa, riguadagna la ribalta e prende anche questo Premio. Una coralità che commuove ed emoziona, oltre a farci essere orgogliosi come suoi concittadini. All’intervista al tavolo della presidenza, cui sedeva Anna Maria Giancarli, da sempre paladina della Letteratura, della Scrittura femminile e del Premio “ScrivereDonna” in solidale collaborazione con Nicoletta Di Gregorio, fino al 2014 Presidente delle Edizioni Tracce e, per 24 anni, Presidente dell’Associazione Editori Abruzzesi, di cui oggi è Presidente Onorario; si diceva: all’intervista, la Pagano, visibilmente emozionata e sorpresa, non parla di sé, del Suo diuturno impegno, inneggia alla Civiltà del pomeriggio di lavoro dei 2 Premi nazionali, all’importanza del mettersi insieme nel segno e nel nome della Cultura e, con voce appena rotta ma sempre contrassegnata da quella determinazione soave che la connota, dona al folto pubblico due delle sue straordinarie eloquenti equazioni: Che la bella parola sappia farsi bell’azione nell’etica dell’impegno e all’insegna dell’INCONTRO – parola, questa, la più magica che ci sia- veniamo finanche al mondo grazie ad un incontro-dice con voce accorata! La sillaberà, come ama spesso fare: IN CON e TR – in, con e tra la gente, mai contro, magari e benvenute posizioni e visioni diseguali, ma mai per distruggere persone, idee, utopie, monumenti, libri, città; bene anche possibili binari paralleli di logica, così si cresce, si evolve, è così che scoppia la pace, così si costruisce, anzi si edifica e ci si prepara agli incontri che la vita sa elargire allorchè ci si dispone ad incontrarsi e a rispettarsi. Uno per tutti, tutti per uno, senza spade, ma con belle parole, poetica.mente. Un 2015, insomma, che arricchisce il medagliere della poetessa lucana e della nostra Matera, due premi che Antonella Pagano, poeta, dedica alla Femminilità, al principio Femminile di cui è intrisa la Storia, la Filosofia, la Letteratura, tanto quanto il Principio Maschile. Verso il primo tanta parte della sua vita spende, sin dagli anni del Centro per la Parità e le Pari Opportunità in Amministrazione Provinciale di Matera. Anna Manna Clementi, fondatrice e anima del Premio “Le Rosse Pergamene” ha tenuto a sottolineare che:”Il fenomeno della scrittura femminile ha fatto irrompere nella letteratura una realtà a lungo caratterizzata dal silenzio. Per le donne prendere la parola è stato ed è un forte connotato di libertà, di autocoscienza, di scavo, di analisi, di disvelamento delle differenze. Questo è aspetto che riguarda tutte le generazioni; quanto all’uso della lingua, sull’ audacia della ricerca e della sperimentazione formale, esiste invece un divario. Oggi le donne allargano a dismisura lo sguardo sul sociale; sono in grado di assumersi la responsabilità della propria parola con coscienza e padronanza del mezzo espressivo e creativo che, in tanti casi, usano con indiscussa perizia. Che le donne abbiano conquistato molti diritti e libertà è vero, ma è altrettanto vero che non si è ancora raggiunta la parità tra i due sessi. Bisogna chiedersi allora come stanno realmente le cose a tale riguardo. E’ indubbio, ad esempio, che la violenza contro le donne sia un dato allarmante di inciviltà, di regressione, di incapacità maschile a mettersi in discussione, a crescere, a condividere il percorso delle donne per una società migliore” . Per la qualità di vita migliore di tutta la collettività in tutte le fasce d’età, aggiunge la Pagano. Con il Premio “Le rosse pergamene” la scrittrice Anna Manna ha voluto riproporre fortemente il tema amoroso nella poesia in un momento in cui tutta la poesia pareva disdegnare il sentimento dell’amore. Così, continua la Pagano nella nostra intervista: allorchè il Principio Maschile e il Principio Femminile saranno realmente e concretamente concordi il mondo sarà un reale e concreto giardino terrestre, tale quale ci è stato donato. Natural.mente occorre che, parallelamente a questa alleanza, si persegua l’alleanza con la Natura e si ponga argine -sino a smettere- il vilipendio, lo stupro, l’abuso di Madre Terra che assai generosamente ancora ci ospita; quindi a mitigare lo sfrenato interesse che porta pochissimi a possedere moltissimo e moltissimi a vivere una vita senza colori, senza poesia, senza musica, insomma senza armonia. E’ agire poeticamente: una bella parola senza un’azione congruamente bella è parola vana, vuota; azioni ciniche, finanche presentate con parole aspre, spinose, gelide, sicuramente sono azioni strumentali a tutt’altro fine che il benessere, il bene-essere. Credo che non vi sia augurio più bello da farci che quello di recuperare alle parole la loro nobiltà e il loro significato autentico, già con tale recupero ne beneficerebbe tantissimo l’azione intrinseca, quella che nella parola vi è incastonata, incastonata preziosa.mente. Ecco perché sono da sempre socia dell’Associazione Matera poesia 95, ecco perché ho dedicato questo Premio anche a questa Associazione ed ho tenuto a precisarlo. Ospite d’Onore del Premio Giuseppe Mannino. Vicina al Premio è la Casa Editrice Tracce. L’evento è stato organizzato dalla Cooperativa Tracce di Pescara con il contributo della Provincia di Pescara, Comune di Pescara, Fondazione Pescarabruzzo e la collaborazione del Movimento “Eudonna” di Giovanna Carfora Sorbelli.
Gen 17