Si rinnova per il sedicesimo anno consecutivo l’appuntamento con gli archeologi dell’Università francese di Rennes II sulla collina di Incoronata. Obiettivo finale della missione, guidata dal prof. Mario Denti, quello di portare alla luce una civiltà e un modello di vita di un sito antichissimo, un secolo prima della colonizzazione ellenica, quando gruppi di emigranti raggiunsero la collina integrandosi o sovrapponendosi alle preesistenti popolazioni indigene che la storia definisce Enotri. La campagna di scavi ogni anno si arricchisce di nuovi contributi importanti, una ricerca condotta con tenacia e passione per ricomporre il mosaico di un quadro abbastanza complesso. partendo dalla sommità per penetrare sempre più nei meandri più profondi della sommità. Incoronata è stata già esplorata da archeologi e storici di grande spessore, come Adamesteanu, Orlandini, Lepore, De Siena, Carter, Castoldi, di cui Denti è il degno erede e continuatore. Anticipazioni e dettagli sono stati illustrati nel corso dell’evento non fine a se stesso “Archeoaperitivo di Incoronata” che si è svolto pressi il Tilt di Marconia, dove si è anche brindato al successo della spedizione con i vini “Enotria” di Pietro Calandriello, che hanno dato occasione per parlare anche dei rituali e del culto del vino in Magna Grecia. Situata tra Metaponto, Pisticci e Marconia, in posizione baricentrica, Incoronata doveva essere anche un grande emporio commerciale per il commercio in tutto l’oriente e il mondo miceneo della produzione vascolare.Situata ulla riva destra del Basento e già sede di un villaggio indigeno dell’Età del Ferro, nel IX sec. A. C., fu poi raggiunta da comunità greche di origine insulare-micrasiatica. Comunità estremamente diverse, che si sovrappongono o si integrano, nel rispetto dei ruoli, dando comunque luogo ad una koinè unica al mondo. Le campagne di scavo hanno cercato di dare risposte esaurienti ad una serie di tematiche alimentando un proficuo dibattito anche sulla fondazione e distruzione della collina. Tra gli altri obiettivi del progetto Incoronata, la comprensione della organizzazione topografica dell’insediamento greco dalla I metà del VII sec. A. C.; la natura e funzione; i rapporti tra fase indigena e quella greca con eventuali identificazione dei luoghi di culto, fornaci e ateliers di ceramica. Denti ha ancora una volta ribadito che non esistono nessi tra Incoronata e la vicina Metaponto e che i greci erano ancora gruppi subalterni quando dominavano Enotri e Khones. Nelle ultime campagne di scavi, sono stati rinvenuti, tra l’altro, due grandi terrazze monumentali, parte di area artigianale, materiale vario di tipo strutturale, pietre e ciotoli di pavimentazione dell’Età del Ferro, frammenti di recipienti indigeni per versamento del vino. Sulla collina, in definitiva, non c’è nulla di greco. Ma Denti rimane fiducioso nella grande scoperta, per dare alla collina una storia definitiva e più completa.
Giuseppe Coniglio