«L’altare è un punto centrale all’interno di una chiesa, nel quale si uniscono il sacrificio di Cristo e la convivialità della mensa eucaristica, che nasce da un impegno costante e rinnovato di riconciliazione».Sono state particolarmente accorate a Montescaglioso le parole di don Gabriele Chiruzzi, parroco della Chiesa Madre, che giovedì 16 maggio ha presieduto la solenne celebrazione nella Chiesa del Santo Patrono, Rocco da Montpellier, durante la quale sono stati benedetti il nuovo ambone e il nuovo altare, finananziati dalla Confraternita della Morte e del Purgatorio, che officia in detta chiesa e realizzati accuratamente da una ditta locale. I fedeli che gremivano la chiesa hanno assistito con emozione alla particolare cerimonia di benedizione. «L’altare e l’ambone – ha ricordato don Gabriele – non sono semplici elementi di arredo. L’ambone è il luogo da cui il Signore ci parla, mentre l’altare è un punto di partenza per rinnovare quotidianamente la nostra fede».«L’idea –ha sottolineato più volte don Gabriele, durante l’omelia – era di dotare la chiesa del Santo Patrono di Montescaglioso di elementi adeguati all’importanza che altare e ambone hanno assunto nella celebrazione alla luce del Concilio Vaticano II».
Quindi, dopo i lavori del nuovo impianto di illuminazione, che ha interessato l’intero edificio sacro, un ulteriore tassello si è aggiunto all’abbellimento della chiesa di San Rocco, patrono della Città. L’ambone e l’altare sono in marmo policromo e presentano i medesimi e lementi figurativi presenti sull’altare maggiore, con la presenza di motivi ornamentali.
La cerimonia per l’ultimazione di questi interventi è avvenuta con la preghiera di benedizione, la posa della tovaglia da parte delle donne della Confraternita della Morte e del Purgatorio e la messa, animata dalla Schola Cantorum parrocchiale.
Mag 23