Terza giornata materana della Biennale delle Memorie organizzata da Italiadecide e dall’Istituto dell’Enciclopedia Italiana Treccani in collaborazione con Regione Puglia, Regione Basilicata, Comune di Matera, Comune di Martina Franca, Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, Università degli Studi di Basilicata e Fondazione Matera-Basilicata 2019.
Il programma si apre alle 10 all’IIS “G.B. Pentasuglia” con la seconda lezione di Giuliano Amato, giudice della Corte Costituzionale, sui 70 anni della Repubblica. I 70 anni della Repubblica ci hanno iniziato alla democrazia e abituato ad essa, hanno dato vigore e spazi crescenti alle nostre libertà e affidato un futuro divenuto difficile e incerto alla responsabilità e capacità di coesione di ciascuno di noi. E’ una sfida aperta e per vicnerla non possiamo più contare sui vecchi aggregatori di consensi e di orientamenti politici.
Alle 16, a Casa Cava, si prosegue con l’incontro su “Memoria e trauma” in occasione dell’anniversario della nascita di Freud (6 maggio 1856). Laura Ottolenghi, psicanalista e Francesca Pavese, psichiatra e psicoanalista dell’Associazione di Studi psicoanalitici di Milano, docente della Scuola di psicoterapia psicoanalitica e membro dell’Internation Federation of Psychoanalytic Societes affronteranno il tema della memoria del trauma che si snoda su tre aspetti: storia della psicoanalisi a partire dagli studi di Freud su isteria, traumi e alterazioni della memoria; influssi della cultura biblica ebraica e della memoria transgenerazionale del trauma sulla creazione della psicoanalisi come assetto teorico, metodo di ricerca e cura; controbuto delle neuroscienze per comprendere l’impatto di un evento traumatico su due distinte memorie (memoria implicita e memoria esplicita).
Alle 18, sempre a Casa Cava, Francesco Profumo, professore ordinario del Politecnico di Torino, già ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca affronterà il tema: “La fabbrica 4.0 a dieci anni dalla nascita delle stampanti 3D” in occasione dell’anniversario della stampante 3D. LA stampante 3D, ao meglio il processo dell’Additive Manifacturing, si è ormai affermata come una delle rivoluzioni tecnologiche più distruttive dell’ultimo decennio, nonché uno dei pilastri della Fabbrica 4.0, la “terza rivoluzione industriale” (dopo quelle inglesi e americane del 18° e 20° secolo). La digitalizzazione della produzione manifatturiera e il social manifacturing sono solo alcune delle novità che le stampanti 3D abilitano e che determineranno un giro di affari che dal 2012 al 2020 crescerà di oltre il 300% fino a ragigungere i 5 miliardi di dollari”.
Mag 06