La metodologia definita dall’Amministrazione Comunale di Brienza per definire, in maniera condivisa e partecipata il Piano Strategico Comunale basato su quattro asset principali (cultura, turismo, ambiente e welfare) coincide con quella ispiratrice del Distretto Turistico Le Terre di Aristeo.Proprio nel rapporto pubblico e privato il Distretto costituisce modalità innovativa di governance territoriale utile per il progresso economico delle Comunità locali nell’ambito della quale la presenza e la partecipazione della componente privata è ritenuta essenziale.Lo ha sostenuto l’a.d. del Distretto Saverio Lamiranda partecipando all’incontro voluto dal Comune di Brienza. L’obiettivo dell’Amministrazione Locale – è stato sottolineato nel convegno – è quello di dar vita ad un moderno strumento di pianificazione del territorio comunale favorendo una programmazione coerente con la vocazione e le potenzialità del territorio. Sono stati individuati i macro comparti: Brienza e il suo perimetro urbano quale luogo e borgo da rigenerare ed abitare; Brienza città di algta qualità della vivibilità; Città nella quale sviluppare nuove forme di cittadinanza in un’ottica ricettiva moderna e sostenibile.
Lamiranda ha sottolineato come la programmazione del Comune pur tenendo conto della propria identità e peculiarità va inserita in un contesto più ampio, quello che il Distretto definisce Comunità Turistica Integrata (CTI). La CTI oltre ad essere modalità funzionale ed organizzativa è elemento innovativo ed identitario dal punto di vista ambientale, culturale, antropologico, produttivo ed energetico.
Particolare evidenza segnalata da Lamiranda è la necessità di aprire la Regione ad un mercato Internazionale. Per questo il Distretto individua e riconosce l’internazionalizzazione fra gli elementi essenziali del proprio programma, oggi opzione strategica di collocazione del territorio nel mercato e nella società multietnica. Il turismo, ha concluso l’Amministratore Delegato del Distretto, deve essere considerato elemento strumentalmente utile allo sviluppo integrato delle Comunità territoriali. La presenza e il Sostegno alle “Economie Locali”, è condizione imprescindibile per un turismo sostenibile ed esperienziale la cui esistenza certamente contribuisce ad arginare lo spopolamento dei borghi e a sostenere l’occupazione specialmente quella dei giovani che, nonostante le buone intenzioni di molti, continuano ad emigrare. Questa è la vera emergenza sociale ed antropologica per la cui soluzione si impone una programmazione concertata e partecipata da tutti.
L’impegno dell’Amministrazione – è stato spiegato – è di redigere il Piano in modo partecipato attraverso gruppi di sessioni di lavoro per singole macro aree individuate, ricercando e cogliendo tutte le opportunità in campo finanziario e intercettando misure finanziarie comunitarie, nazionali e regionali. Ancora, si punta a raccordare il reticolo dell’imprenditoria di agricoltura, artigianato, commercio, servizi e terzo settore sostenendo la creazione e la crescita di nuove imprese.