In attesa che la Commissione internazionale comunichi a ciascuna candidata osservazioni e raccomandazioni per la prossima fase della selezione, le sei città finaliste per il titolo di Capitale Europea della Cultura 2019 si incontreranno dopodomani, mercoledì 4 dicembre, in municipio, per avviare una discussione comune e condividere quanto più possibile del restante percorso, ma anche dell’anno del titolo.
Saranno presenti sindaci o assessori di Cagliari, Lecce, Matera, Perugia e Siena, che subito accettarono l’invito fatto dal primo cittadino ravennate, Fabrizio Matteucci, all’indomani della preselezione, secondo il princìpio “avversarie, non nemiche”: Matteucci propose in particolare il 4 dicembre perché è il giorno in cui Ravenna, medaglia d’oro al Valor militare per il ruolo avuto nella Resistenza, festeggia la liberazione dal nazi-fascismo.
Negli auspici dei promotori, a questa prima riunione dovranno seguirne altre fra gli staff, con lo scopo di trovare insieme punti d’incontro e momenti di collaborazione, nei prossimi mesi e nel 2019, a prescindere da quale sarà la vincitrice: perché, era scritto nella lettera d’invito, tutte le finaliste devono condividere “la grande responsabilità di rappresentare l’Italia in Europa” e “la città che diventerà Capitale dovrà rappresentare tutta l’Italia.”