Nella 14^ giornata del campionato di serie C il Catanzaro espugna il campo del Pescara e si conferma in vetta alla classifica. Turno positivo per le lucane: il Picerno conquista un punto prezioso sul campo della Gelbison, il Potenza torna a casa con un pari senza gol dal match contro la Juve Stabia al Menti. Di seguito il report di Pippo Franzò.
PESCARA – CATANZARO 0 – 3
Il Catanzaro supera nell’incontro clou della giornata, il Pescara di Colombo, con un rotondo e convincente 0 a 3, e lancia un chiaro segnale di leadership alle dirette inseguitrici: il Crotone che si trova a quattro punti di distanza ed il Pescara a sei. La squadra di Vivarini ha giocato una gara superba, controllando l’avversario sin dall’inizio, apparso troppo arrendevole al gioco avversario.
La gara: Parte subito in avanti il Pescara al 1’: corner battuta da Kraja sul secondo palo, testa di Cuppone, e parata facile di Fuignati. Il tempo di assestarsi in campo tatticamente ed ecco che il Catanzaro va in gol al 5’ con Situm. L’attaccante belga Vandeputte crossa in area indirizzando la palla nel secondo palo, arriva di testa la punta croata che buca Plizzarri. La reazione del Pescara all’8’ sta tutta su un cross di Mora che ottiene un corner. Al 14’ Vandeputte chiude bene su Cancellotti. Al 17’ punizione su Cuppone, batte Tupta per il colpo di testa di Mora che va sopra la traversa. Al 21’ Iammello non supera Brosco al limite dell’area. Al 23’ sempre il Catanzaro in avanti: punizione per fallo su Iammello, tira in porta Vandeputte di poco sopra la traversa. Al 32’ l’attaccante belga tira centralmente tra le braccia di Plizzari. Due minuti più tardi Cuppone vede il portiere fuori dai pali, e tenta un tiro da centrocampo, la conclusione è fuori misura. Al 38’ e 39’ due tentativi offensivi del Pescara vengono bloccati prima da Vandeputte in modo falloso su Milani, e poi da Mora che non trova la deviazione aerea. Sono sempre gli ospiti a pungere, solo al 44’ una palla gol sciupata per il Pescara con Tupta. Al 46’ finisce la prima parte dell’incontro con Catanzaro nettamente superiore come gioco di rimessa, e disposizione in campo. Nella ripresa al 50’ non rilevato dall’arbitro un braccio di un difensore ospite, l’azione continua con Lescano che tira in porta centralmente. Al 54’ il Pescara non sfrutta la superiorità numerica nell’azione offensiva, conclusa male da Cuppone. Al 56’ arriva la seconda rete per gli ospiti: Punizione pennellata del giocatore belga in area per Martinelli che mette in rete alla sinistra di Plizzari. Il tecnico degli adriatici inizia a fare cambi per cercare di invertire la tendenza negativa. Al 61’ Cuppone reclama un rigore perché finito a terra, l’arbitro fa continuare a giocare. Al 72’ sostituzioni anche per i giallorossi: fuori Iammello, dentro Cianci. Al 77’ traversa di Vandeputte. All’80’ il Catanzaro segna la terza rete e chiude di fatto l’incontro ancora Martinelli, che sfruttando la punizione del solito belga, riesce ad anticipare Plizzari, e mettere in rete da due passi. Al 37’ rigore per il Pescara in quanto Brighenti para con le mani una conclusione in porta da Delle Monache. Batte Lescano ma Fulignati si oppone alla grande e manda in angolo. Chiude in attacco il Catanzaro anche dopo i cinque minuti di recupero dati dall’arbitro. Il belga Vandeputte risulta il miglior giocatore in campo con le sue giocate strepitose, e i suoi assist in tutte e tre i gol.
AUDACE CERIGNOLA – VITERBESE 2 – 0
Il Cerignola conferma il suo momento di grazia, infatti, dopo aver vinto una settimana fa il derby con il Foggia, si ripete in casa contro la Viterbese. Con il classico punteggio all’inglese, i ragazzi di Pazienza mandano a casa con una sconfitta, un gol per tempo, la formazione guidata da Pesoli. Gli ofantini giocano una spanna superiore ai laziali ed hanno un ottimo controllo della partita. Sono pungenti in avanti ed al 31’ con il difensore genovese Blondett, sugli sviluppi di un corner, riesce a mettere alle spalle di Fumagalli dopo una mischia confusa. Sul finire del primo tempo Russo sfiora il raddoppio su una ripartenza, con un tiro che tocca il palo interno per poi finire tra le braccia del portiere ospite. Nella ripresa ancora il Cerignola che controlla la gara, e punta sempre in avanti per chiudere la partita. La Viterbese si dimostra poca cosa nel complesso in quanto non riesce a controbattere le offensive avversarie. I padroni di casa si fanno pericolosi in contropiede al 52’ Volpicelli tira in porta, di poco a lato. Al 64’ Achik su punizione prova a sorprendere il portiere, ma è attento e para. Al 73’ e al 77’ ancora i gialloblù che cercano il gol della sicurezza, prima con D’Ausilio e poi con Maza ma non segnano. All’86’ in gol Malcore, dopo aver duettato con D’Ausilio, ma la rete viene annullata per fuorigioco, pertanto sfuma il pareggio. All’88’ Luca Russo centra il palo. Al 90’ arriva la tanto sospirata rete del raddoppio che chiude definitivamente la gara: il capitano Allegrini lancia in area D’Andrea che vis a vis con il portiere non sbaglia, e lo trafigge.
Il Cerignola arriva così al quinto risultato utile consecutivo, piazzandosi nella zona alta della classifica del girone C.
MESSINA – TURRIS 0 – 1
Ennesima sconfitta del Messina al “Franco Scoglio” contro la Turris. I numeri del campionato sono implacabili per i giallorossi fino ad oggi: decima sconfitta in quindici gare. Seconda peggior difesa del campionato, secondo peggior attracco del campionato con tredici reti.
Il campo di gioco si presenta in condizioni deprecabile, e di conseguenza ne risente anche il gioco. Il Messina impacciato nel gioco, e inoffensivi in avanti, confermando i propri limiti tecnici.
Inizia la partita con una fase di studio da entrambe le squadre. Al 9’ un tiro di Fazzi centrale non crea problemi a Perina che blocca. Dopo qualche minuto, il portiere peloritano Daga anticipa in uscita Leonetti. Gara che si gioca a centrocampo senza nessun allarme per le difese, anche per via del campo che non permette giocate in velocità, neppure con lanci lunghi poiché il controllo di palla diventa difficile. Il Messina tenta delle offensive ma nei sedici metri gli manca la lucidità nel concludere a rete. Si arriva alla fine del primo tempo sul nulla di fatto.
Nella ripresa la Turris è più dinamica, e sfiora il gol con un colpo di testa di Longo. Risponde Catania con un forte tiro che finisce a lato. Al 67’ bellissima deviazione di Daga che manda in angolo su girata volante di Longo. Ancora la Turris con Ercolano che conclude sul fondo da ottima posizione. Al 74’ ammonito Mallamo per avere colpito la palla con la mano, e trova il doppio giallo ed espulsione. Sulla punizione battuta da Leonetti ancora Daga mette in mostra tutta la sua bravura, deviando sul palo la sfera, ma nulla può sulla deviazione successiva di Gallo da due passi. Il tecnico siciliano protesta, ma l’arbitro conferma il gol ed espelle dal campo il tecnico Auteri, ostentando il cartellino rosso. Per il Messina cala il sipario, visto che a poco più di 17 minuti dalla fine della gara si trova con un uomo in meno ed un gol al passivo. La reazione dei padroni di casa non arriva, e dopo tre minuti di recupero il signor Calvazara di Varese chiude l’incontro. Messina ancora ultimo in classifica in compagnia della Viterbese a undici punti.
AVELLINO – TARANTO 4 – 0
L’Avellino di Rastelli rialza la testa e rifila un poker al Taranto. Doppietta di Trotta (entrambi su rigore), e poi Casarini e Murano chiudono il conto. Al “Partenio – Adriano Lombardi” l’Avellino torna a vincere, mortificando nel risultato il Taranto che cede il passo per via di due disattenzioni difensive, e di una sterilità dimostrata in fase di attacco. L’Avellino ha giocato bene ed ha capitalizzato al meglio le occasioni che ha creato.
Inizio gara con l’Avellino in avanti al 3’ con Matera con un tiro che è facile preda di Vannucchi. Al 10’ punizione per il Taranto che viene battura da Labriola, la palla va oltre la traversa. Al 20’ ammonito il tarantino Diaby. Al 27’ sugli sviluppi di una punizione Gambale di testa non riesce ad angolare bene sul secondo palo. Al 29’ Russo viene atterrato in area e per i giocatori dell’Avellino è rigore. L’arbitro fa continuare l’azione. Al 32’ l’Avellino va in gol su rigore battuto da Trotta, per fallo di mano in area di La Monica. Al 35’ il Taranto si affaccia dalle parti dei biancoverdi con un calcio di punizione battuto da Labriola, il tiro è forte ed il portiere Pane respinge con i pugni. Al 41’ i padroni di casa potrebbero raddoppiare con Maisto, ma il suo tiro trova l’opposizione del portiere Vannucchi. Due minuti di recupero non cambiano il risultato della prima frazione di gioco.
Nella ripresa al 48’ Maisto si trova impreparato su errore di Vannucchi. Al 54’ prova il Taranto con Guida, ma Pane para nonostante una deviazione di Manetta. Al 68’ secondo rigore per i lupi perché Manetta stende, in piena area, per le terre Russo. Il rigore viene calciato ancora da Trotta che spiazza il portiere, e porta a due le reti per la sua squadra. Taranto poco presente in avanti, e in difficoltà a difendersi. All’80’ la terza rete la segna Casarini che di testa mette in rete un cross dalla bandierina di Matera. Gara chiusa come punteggio e gioco, ma l’Avellino si propone bene in avanti, e al 93’ si arriva al quarto gol con Murano, che ricevuta palla da Gambale con un sinistro fulmineo fa secco Vannucchi. Al 50’ l’arbitro chiude l’incontro.
CROTONE – LATINA 1 – 0
Bella partita tra Crotone e Latina. La spuntano i calabresi a dodici minuti dalla fine, e con il Latina in dieci uomini per l’espulsione al 67’ Cortinovis. La partita si è disputata a porte chiuse. I neroazzurri hanno giocato un primo tempo perfetto, riuscendo a contrastare le puntate offensive della squadra di Lerda. Nella ripresa in dieci uomini la squadra pontina non ha saputo reagire e tenere il passo del Crotone che ha cercato la vittoria con insistenza.
Nella prima frazione di gioco il Latina si è difeso con ordine, non disdegnando qualche azione di contropiede. I padroni di casa al 28’ hanno sfiorato il gol con Gomez che mette di poco alto su lancio di Pannitteri. Al 34’ Vitale su punizione manda sopra la traversa di poco. Nella ripresa al 49’ Kargbo si rende pericoloso con la collaborazione di Gomez: il tiro dell’attaccante ex Reggiana esce sul fondo.
Al 54’ il Latina si fa avanti con una combinazione Ricciardi- Bordin che tira in porta senza impensierire Dini. Al 67’ il Latina rimane in dieci per l’espulsione di Cortinovis per doppia ammonizione. Al 78’ arriva la rete del Crotone che sblocca il risultato: Petriccione sulla destra serve Mogos che con un tiro forte supera Tonti e porta in vantaggio i calabresi. Al primo vero errore il Latina viene punito in modo inesorabile. Al 95’ si chiude l’incontro con il Crotone che si piazza al secondo posto in classifica a solo quattro punti dal battistrada Catanzaro.
GELBISON – AZ PICERNO 0 – 0
La Gelbison non riesce a vincere contro il Picerno nonostante verso la fine del primo tempo ha usufruito di un rigore per fallo di De Ciancio su Gilli. Dagli undici metri tira Uliano, ma si fa neutralizzare il tiro dal portiere. Nella ripresa parte meglio il Picerno, mentre la Gelbison nella parte finale della gara spinge con insistenza per trovare la via del gol, ma pecca di precisione e di lucidità. Dopo quattro minuti di recupero la sfida si chiude con la divisione dei punti. Mercoledì si ritorna in campo per la XVI giornata che vedrà la Gelbison giocare sul campo del fanalino di coda Viterbese, mentre l’AZ Picerno in casa contro il Monterosi Tuscia.
Ritornando alla gara, poche le azioni da annotare sul taccuino. Si inizia con le due squadre carenti a produrre sortite offensive, solo lanci lunghi e poco idee. Al 19’ Reginaldo cerca di penetrare nella difesa dei cilentani, ma nulla da fare. Al 23’ D’Agostino chiude in due tempi un’azione pericolosa avversaria. Al 41’ la Gelbison potrebbe passare su rigore, ma Uliano spreca. Nella ripresa al 53’ i padroni di casa hanno una buona occasione da rete, il portiere risponde alla grande. Al 59’ tocca al Picerno con Diop, servito da Reginaldo, che di testa prova i riflessi di D’Agostino. La partita si chiude con le due squadre che si accontentano della divisione dei punti.
MONTEROSI TUSCIA – FOGGIA 1 – 1
Il Foggia sul campo di Viterbo riesce a pareggiare al gol di Cancellieri, ma alla fine della gara la squadra pugliese ha molto da recriminare. Nel complesso il Foggia ha giocato meglio, particolarmente nella seconda parte dell’incontro. Ha pagato, ancora una volta, le mancanze di precisione in fase offensiva. Il Tuscia era partito bene, poi pian pianino ha ceduto sul piano fisico e del gioco, lasciando spazio importante al Foggia che non ne ha saputo approfittare. Partita spezzettata, con pochi spunti tecnici. Il Tuscia gioca ma non va oltre la sufficienza. In avanti il Foggia spera nel gioco delle punte di Costa e Peralta. Per la squadra di casa il gol è affidato a Costantino e Carlini. Nel finale della prima frazione di gioco Ogunseye trova il modo per far paura per ben due volte al portiere avversario. Alia è ancora decisivo a pochi secondi dalla fine del primo tempo su Costa. Nella ripresa i gol nel breve volgere di quindici minuti. Parte bene il Tuscia Monterosi che mette in difficoltà ii rossoneri di Gallo. Dopo alcuni tentativi ad avvicinarsi alla porta di Dalmasso, il Tuscia va in gol al 52’ Cancellieri, che da una confusa azione scaturita da un corner, dal limite lascia partire un tiro che chiude la sua corsa in fondo alla rete sotto lo sguardo di Dalmasso. Il Foggia va in avanti, e punta tutto su Costa e Peralta, e proprio da un traversone di Costa nasce il gol di Nicolao al 59’. Il tecnico Gallo prima del gol aveva inserito altri attaccanti, e dopo il gol è un monologo rossonero, ma senza raggiungere la via del gol che gli permetterebbe di conquistare i tre punti. L’attaccante nigeriano del Foggia Ognuseye ha più di una occasione per andare a rete, ma nel tocco finale sciupa banalmente. Altri cambi per i pugliesi, ma fino alla fine della gara non cambia il risultato.
JUVE STABIA – POTENZA 0 – 0
Al “Menti” finisce a reti inviolate tra la formazione di Colucci ed il Potenza di Raffaele. I padroni di casa vorrebbero prolungare la striscia positiva, ed altrettanto vuole fare il Potenza, reduce da tanti pareggi continuativi. Le vespe scendono in campo con il solito 4-3-3 con qualche emergenza nel settore difensivo. Altobelli centrale con Caldore, Mignarelli e Maggioni. Bertocco, Ricci e Scarabozzo a centrocampo, mentre le tre punte sono Santos, Pandolfi e D’Agostino. Il Potenza si schiera con un 3-5-2. Inizia la partita, e la prima azione si vede al 12’ con una clamorosa palla-gol mancata dal Potenza: Caturano solo davanti al portiere Barosi si fa respingere il tiro con i piedi, arriva Gyamfi che non coglie al volto la grossa opportunità, e l’azione sfuma. Al 24’ D’Agostino tira in porta, ma la palla va sull’esterno della rete. Al 25’ Ricci tira un forte rasoterra, ma la palla termina sul fondo. Al 33’ Santos tenta una semi rovescia, para facile il portiere. Al 36’ su errore dei difensori del Potenza, non sa approfittare Pandolfi che invece di tirare in porta, cerca il compagno, e l’azione sfuma. Finisce la prima parte della gara senza grosse emozioni. Nella ripresa al 57’ Steffè tenta il tiro al volo, palla di un soffio sopra l’incrocio dei pali. Due minuti dopo ancora Pandolfi tenta il tiro in porta, di poco a lato. Al 62’ Di Grazia tira di sinistro, ma la palla va fuori di poco. Al 63’ Armini colpisce il palo sugli sviluppi di un corner. Le ripartenze dei gialloblù sono continue, ma perdono subito consistenza nei sedici metri finali. Al 65’ Bentivegna si mangia un gol fatto a due passi dalla porta. All’84’ Maggioni di testa non inquadra lo specchio della porta. Avanza il baricentro la compagine di Colucci alla ricerca del gol, ma dopo tre minuti di recupero l’arbitro fischia la fine dell’incontro sancendo il risultato iniziale.
MONOPOLI – VIRTUS FRANCAVILLA 1 – 0
Il Monopoli torna al successo dopo due sconfitte consecutive, e conquista tre punti tra le mura amiche dello stadio Vito Simone Veneziani. La partita è stata controllata da un tempo ciascuna. Nella prima parte della gara la squadra di Calabro pur giocando un buon calcio non è riuscita a far male al Monopoli, anche se trova in Vettorel un grande protagonista. Al 19’ Cisco a tu per tu con il portiere non riesce ad andare in gol. Al 22’ Patierno non supera il portiere di casa in un vis a vis. Nella ripresa il Monopoli si dispone meglio in campo, e nonostante un grande Starita non riesce ad arrivare al gol. La gara si protrae senza grossi interessi di gioco fino al 70’ con qualche azione incisive da parte del Monopoli. All’85’ arriva la rete dei tre punti da parte del Monopoli: Simeri fa tutto bene è mette la sfera sulla testa di Falbo, che anticipa la difesa della Virtus ed insacca da ottima posizione. Fino alla fine non succede niente, e il Monopoli conquista tre punti importanti. Da sottolineare che la gara è stata condizionata per buona parte dell’incontro da una forte pioggia.
FIDELIS ANDRIA – GIUGLIANO 2 – 0
Il Giugliano cade in casa della Fidelis Andria, dopo due vittorie consecutive. La formazione di Doudou vince con il classico dei punteggi: 2 a 0 con un gol per tempo. I gol: il primo dopo appena tredici minuti di gioco con Bolsius, e il secondo gol nella ripresa al quinto minuto di recupero con Tulli. La gara: Parte subito in avanti la Fidelis al 6’ con Persichini, che dal dischetto del rigore non riesce a superare Sassi in mezza rovesciata. Al 13’ i padroni di casa sbloccano il risultato con Bolsius, abile a capitalizzare il passaggio di Djibril, dopo una lunga corsa. Al 30’ Ciotti cerca di sorprendere Sassi, ma il suo tiro va fuori. Al 41’ la Fidelis vicino al raddoppio ma Bolsius, ma da ottima posizione spreca. Si chiude il primo tempo con il Giugliano che non ha brillato ed è sotto di una rete. Nella ripresa si inizia con un equilibrio totale delle due squadre per oltre 20 minuti. Al 75’ De Rosa prova a sorprendere Savini, ma senza successo. All’88’ Iglio conclude alto. Al 95’ la Fidelis chiude la partita con un gol di Tulli realizzato su rigore per un fallo su Djibril. La Fidelis Andria lascia l’ultimo posto, distanziando Messina e Viterbese di tre punti. Il Giugliano, dopo avere offerto una prestazione opaca, dovrà mettere testa subito alla gara difficilissima, quasi proibitiva di mercoledì a Catanzaro, contro la prima della classe.