Dopo Matera 2019 per la prossima città italiana che potrà beneficiare del titolo di capitale europea della cultura bisognerà attendere il 2033. E alla vigilia della cerimonia di chiusura del suo anno da Capitale Europea della Cultura 2019, la città di Matera ha ospitato la presentazione del percorso di candidatura del territorio provinciale di Pesaro e Urbino al titolo di Capitale Europea della Cultura per il 2033. Per Pesaro quello di stasera è stato un gradito ritorno nella città dei Sassi. La squadra di minibasket è da diversi anni una regina indiscussa del torneo Minibasket in piazza organizzato dalla Pielle Matera nella settimana che precede i festeggiamenti in onore di Maria Santissima Bruna, patrona della città dei Sassi celebrata il 2 luglio da 650 anni. E il sindaco Matteo Ricci, che puntualmente accompagna le api biancorosse che giocano a minibasket, ha scelto non a caso Matera, capitale europea della cultura 2019, come “luogo-amuleto” per svelare il logo e i progetti per la candidatura a capitale europea della cultura 2033.
Nel pomeriggio, all’interno di Casa Cava è stato presentato il logo della candidatura fresco di creazione, progettato da ISIA Urbino, Istituto Superiore per le Industrie Artistiche, la più importante istituzione pubblica di livello universitario per l’insegnamento del design, della comunicazione e della progettazione grafica ed editoriale. Saranno presenti il presidente della Provincia Giuseppe Paolini con Matteo Ricci e Maurizio Gambini sindaci delle città co-capoluogo Pesaro e Urbino.
Sono intervenuti Amerigo e Cristiano Varotti per la Confcommercio di Pesaro-Urbino, il presidente e il capo ufficio stampa della Provincia di Pesaro-Urbino, Giuseppe Paolini e Filippo Biagianti, il sindaco di Urbino Maurizio Gambini, il vice sindaco di Urbino, Roberto Cioppi, l’assessore comunale al Turismo di Urbino, De Crescentini, il responsabile comunicazione del Comune di Urbino, Gabriele Cavalera, Jonathan e Jennifer Pierini per Isia, il sindaco di Acqualagna, Luca Lisi, il responsabile dell’ufficio Turismo del Comune di Acqualagna, Angelo Conti, il vice sindaco di Fossombrone, Cattia Marcuccini, l’assessore alla cultura del Comune di Fossombrone, Gloria Mei, il sindaco di Gradara, Filippo Gasperi, il consigliere comunale di Gradara, Federico Mammarella, l’assessore comunale ai servizi sociali di San Costanzo, Milena Volpe, il responsabile ufficio stampa del Comune di San Costanzo, la responsabile dell’ufficio stampa del Comune di Pssaro-Urbino, Monica Generali, la giornalista Giada Sabatini, Liz Marsigli del Corriere Adriatico, Angelica Panzieri de “Il Resto del Carlino”, Daniele Sacchi di Pu24, Riccardo Damiani di Ansa, Luigi Benelli di Centro Pagina, Luca Fabbri di Dire, Stefano Bargnesi di Fanotv, Mattia Allegrucci di Rossini Tv, Micaeal Vitri di Tele 2000, Nicolas Masetti di Radio Prima Rete e Francesco Cofano di Il Ducato.
Un’occasione anche per offrire al pubblico presente un assaggio delle tante eccellenze culturali del territorio. A seguire nella stessa location Casa Cava, la città di Pesaro ha presentato “Il barbiere di Siviglia smart” a cura dell’Orchestra Sinfonica Rossini con i cantanti dell’Accademia Rossiniana ‘Alberto Zedda’ del Rossini Opera Festival. L’evento si è concluso un momento conviviale in cui sono stati accesi i riflettori su tre prodotti DOP della provincia, la casciotta di Urbino, l’olio extra vergine di oliva di Cartoceto, il prosciutto di Carpegna – e del tartufo di Acqualagna. Un evento, quello di Casa Cava, preceduto nel pomeriggio da un Concerto dal balcone in piazza Vittorio Veneto tenuto dagli interpreti del Barbiere smart, accompagnati al pianoforte da Donatella Dorsi.
“Il barbiere di Siviglia smart” è un progetto predisposto dall’Orchestra Sinfonica Gioacchino Rossini per le celebrazioni del 150° anniversario della morte di Gioachino Rossini (1868-2018), protagonista assoluto della musica di tutti i tempi. L’opera di Rossini che maggiormente è stata eseguita e non è mai uscita dal repertorio, fin dal suo tempestoso debutto avvenuto nel 1816, è Il barbiere di Siviglia; un’opera che contiene arie, duetti e pezzi d’insieme di grande valore, assoluta genialità e grande notorietà. Proposto in una versione agile e accattivante, con un’ampia selezione dell’opera e la presenza dei personaggi principali, lo spettacolo è concentrato nella durata di circa 75 minuti fra i numeri musicali e la lettura dei testi di raccordo fra un brano e l’altro; il risultato è un ritmo serrato in un continuo crescendo rossiniano. Il progetto ha riscosso, e continua a riscuotere anche ora, un grande successo, ogni volta che viene ospitato in importanti istituzioni concertistiche in Italia e nel mondo.
Il barbiere di Siviglia “smart”, tratto daal melodramma buffo in due atti di Gioachino Rossini è stato realizzato con il libretto di Cesare Sterbini, trascrizioni musicali, testi e voce narrante di Noris Borgogelli e un gruppo di attori composto da Francesco Tuppo nei panni del conte d’Almaviva, Giorgia Paci nel ruolo di Rosina e Francesco Auriemma che interpreta Figaro. Il Quintetto dell’Orchestra Sinfonica Gioacchino Rossini e composta Lavinia Tassinari violino e Marco Bartolini, rispettivamente primo e secondo violino, Noris Borgogelli alla viola, Jacopo Matia Mariotti al violoncello e Manuel Mantovani all’oboe.
Michele Capolupo
Capitale europea cultura 2033, Pesaro e Urbino presentano logo e candidatura a Matera, report e interviste a cura dell’ufficio stampa di Pesaro-Urbino
Il timing non è casuale, così come la sede: «Giochiamo d’anticipo, per battere tutti sul tempo». Così la vetrina preannunciata da Matteo Ricci si materializza a Matera, alla vigilia della cerimonia di chiusura della Capitale europea della cultura 2019. Un titolo che toccherà di nuovo all’Italia nel 2033: «Ci candidiamo nel segno di Rossini e Raffaello. Del resto siamo l’unica realtà co-capoluogo con caratteristiche chiare, rimarcate dall’Unesco. La nostra forza è l’unità». A incorniciare il richiamo il «Concerto dal balcone» in piazza Vittorio Veneto e il «Barbiere di Siviglia smart» a cura dell’Osr, con i cantanti dell’Accademia Rossiniana del Rof. Nel mezzo, a Casa Cava, il sindaco di Pesaro insiste sull’approccio: «Bisogna osare, al di là delle idee che durano un mandato. Vogliamo lasciare in eredità un progetto di sviluppo: Matera lo ha dimostrato, con la lungimiranza di chi ci ha creduto. A cominciare dal sindaco Raffaello De Ruggieri. Il sogno può cambiare i destini di un territorio. Qui nessuno si sarebbe immaginato uno sviluppo turistico del genere. E in più sono arrivati anche milioni di investimenti: la comunità locale ci ha creduto». L’accento è sui numeri sfornati dalla Città dei Sassi, che chiude con 940 eventi e oltre 300mila visitatori. Ma soprattutto con un cambiamento d’immagine della città, per i promotori «simile a un effetto Expo». Così la candidatura, secondo Ricci, «è già un evento di per sé sul piano del marketing. Se saremo bravi a giocarcela, tra tre anni saremo Capitale della Cultura anche senza esserlo. Poi vedremo l’esito, ma intanto segneremo la via». Quindi: «Stiamo costruendo una rete con altre città italiane che puntano sulla cultura. Insieme a Matera, Parma, Mantova, Palermo vogliamo essere meta attrattiva per i flussi turistici che arriveranno dall’Asia. Oltre all’asse tradizionale Roma-Firenze-Venezia, quasi sempre in overbooking. La sfida non è solo culturale, ma anche economica», insiste Ricci. Si proietta il video del logo, messo a punto dall’Isia di Urbino e svelato dal direttore Jonathan Pierini: «Non un segno unico, con una sola variante, ma un alfabeto di segni e forme della cultura, che si combinano in diversi modi. Unendo il carattere rinascimentale a quello moderno, per raccontare la pluralità del territorio». Commenta il vicesindaco di Pesaro Daniele Vimini: «Sappiamo che sarà un percorso lungo, ma iniziamo sotto i migliori auspici. Abbiamo ricevuto molto apprezzamento dall’organizzazione di Matera 2019 per la nostra proposta. Si respira un’atmosfera unica per quello che qui si è vissuto, alla vigilia dell’evento di chiusura. Per noi è sicuramente uno stimolo per lavorare al meglio nella strada che abbiamo deciso di intraprendere». Sostegno da De Ruggieri: «Non dobbiamo fare indigestione del quotidiano ma guardare al futuro. La nostra è stata un’operazione di fierezza urbana. Forza Pesaro, forza Urbino».
Le voci – Sottolinea il sindaco di Urbino, Maurizio Gambini: «La candidatura è una grande occasione per lavorare strategicamente su un intero territorio provinciale, lanciare una forte cooperazione fra i Comuni, puntare all’aggiornamento delle nostre infrastrutture e a una mobilità più in linea con le esigenze della nostra epoca. Pesaro e Urbino sono l’esempio di un’Italia d’eccellenza nel settore dell’arte, della cultura, della creatività, della formazione, dello sport, della capacità imprenditoriale e dello stile di vita. Tutto questo dovrà emergere dal dossier ufficiale di candidatura, che nascerà al termine di un intenso percorso di condivisione con i cittadini. In modo da esprimere al meglio i valori e le unicità della nostra terra». Sull’Isia, che ha realizzato il logo: «Scuola altamente qualificata, nota in tutta Europa». «Come presidente della Provincia – afferma Giuseppe Paolini – rappresento tutti i sindaci, i consiglieri e i cittadini del nostro territorio. L’intera provincia è coinvolta nella candidatura. Con il traino delle città co-capoluogo Pesaro e Urbino, ma con tutti i Comuni uniti in una sfida che intende aggregare istituzioni culturali, università, mondo della scuola e dell’associazionismo, forze economiche e fondazioni». Aggiunge Paolini: «La nostra provincia è cultura, arte, bellezze paesaggistiche, eccellenze enogastronomiche, buon vivere. Senza dimenticare che è anche la capitale del biologico in Europa. Il luogo ideale, dunque, per questa candidatura. Pensare a un territorio che ha Urbino come culla del Rinascimento presentato davanti alla suggestione dei Sassi di Matera, protagonisti di una grande rinascita culturale e sociale, mi rende sempre più convinto che anche Federico da Montefeltro, che del Rinascimento fu artefice, ne sarebbe orgoglioso». Tra gli altri, presenti il sindaco di Gradara Filippo Gasperi con il consigliere comunale Federico Mammarella, il vicesindaco di Fossombrone Katia Marcuccini con l’assessore Gloria Mei, l’assessore comunale di Urbino Andrea De Crescentini, il sindaco di Acqualagna Luca Lisi, il direttore di Confcommercio Pesaro e Urbino Amerigo Varotti.
La vetrina – Nel mezzo, incisi di eccellenze inseriti nel cartellone di Matera 2019. Con i riflettori sull’enogastronomia: dalla casciotta di Urbino all’olio extravergine di oliva di Cartoceto, passando per il prosciutto di Carpegna e il tartufo di Acqualagna. Senza tralasciare i panettoni fanesi di Guerrino e i prodotti del Conventino di Monteciccardo. «Un percorso che andrà avanti con il comitato organizzatore e lo sviluppo del dossier collegato alla candidatura», ribadiscono all’unisono i rappresentanti delle istituzioni.
La fotogallery degli eventi promossi da Pesaro-Urbino a Matera per presentare la candidatura a Capitale Europea della Cultura per il 2033 (foto www.SassiLive.it)