A Bari con la tradizione Nicolaiana e Taranto, con i comuni della grecìa salentina sono tra le dieci città finaliste per il riconoscimento di ‘Capitale italiana della cultura’ assegnato dal ministero per i Beni e le attività culturali per l’anno 2022.
“Questa notizia ci proietta nel futuro – commenta il sindaco di Bari Antonio Decaro – in questi mesi bui in cui siamo stati costretti a tante rinunce, a partire dai grandi eventi culturali, in cui abbiamo dovuto richiudere le porte di teatri appena riaperti e annullare appuntamenti importanti con la tradizione e la cultura della nostra città, questa comunicazione ci aiuta a traguardare l’orizzonte che oggi è purtroppo segnato dall’angoscia della pandemia”.
“Sono molto orgoglioso – conclude – di poter condividere questa speciale classifica con la città di Taranto e l’amministrazione guidata dal sindaco Melucci, un traguardo inimmaginabile per due città pugliesi solo qualche anno fa”.
“La Puglia è l’unica regione ad aver espresso due finaliste – ha detto il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci – ci congratuliamo con Bari, sono felice di poter dire che con il collega Antonio Decaro non la vivremo mai come una competizione, ma come l’affermazione di una terra unica e meravigliosa”.
Le dieci città finaliste per il titolo di capitale italiana della cultura 2022
Le dieci città finaliste per il titolo di Capitale Italiana della Cultura 2022 sono Ancona, Bari, Cerveteri, L’Aquila, Pieve di Soligo, Procida, Taranto, Trapani, Verbania e Volterra. Le dieci finaliste hanno avuto la meglio su un lotto di 28 partecipanti. Il MiBACT avrebbe dovuto comunicare la shortlist dei dieci progetti finalisti entro il 12 ottobre e concludere la valutazione entro il 12 novembre: insomma, a oggi si sarebbe già dovuto conoscere il nome della città vincitrice, ma la procedura è slittata.
I dossier delle finaliste verranno valutati della giuria composta da Stefano Baia Curioni, Salvatore Adduce, Francesca Cappelletti, Roberto Livraghi, Cristina Loglio, Franco Iseppi e Giuseppe Piperata e nelle prossime settimane si conoscerà il nome della Capitale Italiana della Cultura 2022, che succederà a Parma, detentrice del titolo anche nel 2021 (la città emiliana era stata infatti designata come capitale per il 2020 ma, a causa della pandemia di Covid-19, è stato deciso di renderla capitale anche per il 2021). La capitale 2022 precederà Bergamo e Brescia che sono già state nominate capitali della cultura per il 2023, come omaggio per essere state il territorio più colpito durante la prima ondata della pandemia di Covid-19.
Prima ancora, le capitali erano state Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna e Siena (2015), Mantova (2016), Pistoia (2017), Palermo (2018).
el 2019 il titolo non è stato assegnato in quanto l’Italia aveva Matera come capitale europea della cultura.