4 città della Basilicata hanno inviato la manifestazione d’interesse per il bando Capitale italiana della cultura 2026: sono Bernalda per la provincia di Matera, il capoluogo di regione Potenza, Maratea e Moliterno per il territorio potentino. Complessivamente sono 26 le città candidate, n rappresentanza di 14 regioni italiane.
Per proseguire la corsa verso il titolo, le aspiranti Capitali dovranno perfezionare la loro candidatura inviando entro il prossimo 27 settembre un dossier che sarà sottoposto successivamente alla valutazione di una commissione composta da sette esperti indipendenti di chiara fama nel settore della cultura, delle arti, della valorizzazione territoriale e turistica.
Entro il 15 dicembre 2023, la commissione – composta da sette esperti indipendenti di chiara fama nel settore della cultura, delle arti e della valorizzazione territoriale e turistica – definirà la short list delle 10 città finaliste, e la procedura di valutazione si concluderà per il 29 marzo 2024, con la proclamazione della Capitale Italiana della Cultura 2026.
L’iniziativa Capitale italiana della cultura è stata istituita nel 2014, con il decreto-legge 31 maggio 2014, n. 83, convertito con modificazioni dalla legge 29 luglio 2014, n. 106 (articolo 7, comma 3 quater), dietro proposta del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, sulla scorta della grande partecipazione delle città italiane alla selezione per la Capitale europea della cultura 2019.
Obiettivo della manifestazione è quello di promuovere progetti e attività di valorizzazione del patrimonio culturale italiano, sia materiale che immateriale, attraverso una forma di confronto e di competizione tra le diverse realtà territoriali, incentivando così la crescita del turismo e dei relativi investimenti.
La valutazione delle candidature è a cura di una Giuria che, a seguito delle “audizioni” con le città finaliste, raccomanda al Ministro della cultura il nome del Comune, della Città metropolitana o dell’Unione di Comuni ritenuto più idoneo, dandone opportuna motivazione. Su proposta del Ministro della cultura, il titolo è successivamente assegnato dal Consiglio dei Ministri con propria delibera.
Il titolo di Capitale italiana della cultura è conferito annualmente sulla base della disciplina relativa alla procedura di selezione definita nel 2016 dall’allora Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo d’intesa con la Conferenza unificata, e aggiornata nel 2019.
L’ultima città ad essere insignita del titolo è stata Agrigento per il 2025, preceduta da Pesaro, che diventerà capitale della cultura nel 2024, e da Bergamo e Brescia che sono insieme la Capitale italiana della cultura attualmente in carica per il 2023. La prima ad ottenere questo riconoscimento è stata Mantova nel 2016. Poi sono seguite Pistoia nel 2017, Palermo nel 2018 e Parma nel 2020, titolo prorogato anche nel 2021 a causa dell’emergenza Covid-19, mentre nel 2022 è stata Procida.
Le altre città candidate per il 2026, oltre Gaeta, sono:
Gaeta – Campania
Agnone (Isernia) – Molise
Alba (Cuneo) – Piemonte
Bernalda (Matera) – Basilicata
Carpi (Modena) – Emilia-Romagna
Cleto (Cosenza) – Calabria
Cosenza – Calabria
L’Aquila – Abruzzo
Latina – Lazio
Lucca – Toscana
Lucera (Foggia) – Puglia
Maratea (Potenza) – Basilicata
Marcellinara (Catanzaro) – Calabria
Massa (Massa – Carrara) – Toscana
Moliterno (Potenza) – Basilicata
Nuoro – Sardegna
Pantelleria (Trapani) – Sicilia
Potenza – Basilicata
Rimini – Emilia-Romagna
Senigallia (Ancona) – Marche
Todi (Perugia) – Umbria
Treviso – Veneto
Unione dei Comuni dei Monti Dauni (Foggia) – Puglia
Unione dei Comuni “Terre dell’Olio e del Sagrantino” (Perugia) – Umbria
Unione dei Comuni Valdichiana Senese (Siena) – Toscana
Unione Montana dei Comuni della Valtiberina Toscana (Arezzo) – Toscana
La fotogallery dedicata alle 4 città lucane candidate a capitale italiana della cultura 2026