Carmine Alba, Consigliere Comunale PD Matera, in una nota contesta le dichiarazioni del sindaco di Matera dopo la scelta della Regione di assegnare a Potenza il Capodanno in diretta su Rai Uno per Matera 2019. Di seguito la nota integrale.
Alba: “De Ruggieri e la politica dello scarica barile e del pesce in barile.
Le dichiarazioni fatte dal Sindaco di Matera in merito allo spostamento del Capodanno Rai a Potenza sono in perfetta sintonia con lo stile amministrativo che dalla sua elezione sta portando avanti: o adotta lo scarica barile o usa lo stile del pesce in barile. In questo caso non si è risparmiato: ha fatto sia lo scarica barile che il pesce in barile.
Al Sindaco di Matera chiedo: come può sentirsi rappresentante della nostra comunità se in maniera pavida non cerca nemmeno di difenderla? A breve conosceremo dove si terrà la manifestazione del capodanno della Rai e le ragioni per la scelta della location; di fronte alla notizia, che il Sindaco probabilmente già conosceva, la risposta che ha usato è nello stile dello scarica barile, cioè: non mi compete o peggio ancora non se ne occupa facendo il pesce in barile.
Ma come? Compete al “pesce” Sindaco rivendicare una manifestazione che, potrà piacere o no, fa parte di una programmazione degli eventi della città di Matera? Certo, ci fosse stata l’assessora al Turismo forse si sarebbe arrabbiata. Ma voglio ricordare che Matera, Capitale Europea per la Cultura 2019 non ha un assessore al turismo perché di recente ha deciso di sbattere la porta e andarsene in polemica con il “nullafacismo” dell’attuale amministrazione.
L’unica cosa che appare importante per il “pesce” Sindaco de Ruggeri, è mostrare i muscoli della sua maggioranza che, a suo dire, è compatta e lo seguirà fino alle prossime elezioni… mentre nel frattempo si è si è dimesso un altro assessore. Questo a noi non fa piacere perché per noi il bene di Matera viene prima di tutto. Per questo il Sindaco De Ruggeri deve finirla con il fare il pesce in barile soprattutto se accetta pavidamente che la non operatività della fondazione Matera – Basilicata 2019 e si rende corresponsabiledi scelte, tanto per lui è colpa di altri, che non aiutano ne Matera e ne la Basilicata.
Carmine Alba, Consigliere Comunale PD Matera
Il cittadino materano Giuseppe Grilli contesta la scelta della Regione Basilicata di assegnare a Potenza il Capodanno in onda su Rai Uno. Di seguito la nota inviata alla nostra redazione.
Gentilissimi tutti,
in questi pochi giorni sono capitate alcune cose che da lucano mi hanno fatto realmente riflettere.
Sono nato e risiedo a Matera e amo la mia regione che definisco per potenzialità paesaggistiche, risorse, enogastronomia, eccellenze, turismo tra le più belle regioni d’Italia.
Il tutto da quanto ricordi (almeno 45 anni) però sempre governato da una classe politica che ogni legislatura ha dato il meglio di se per ridurre questa bella terra in sola terra di estrazione, impipandosi letteralmente delle migliaia di giovani eccellenze che continuano a partire e non tornano più.
Naturalmente sembra che sia stato messo in atto una precisa strategia per ridurre la popolazione(quella poca rimasta) a votare da sempre il male di se stesa.
Con lo spostamento di alcune cose solo verso il capoluogo di regione(Sanità, Università, Trasporti…) ed ora anche contravvenendo a delibere regionali il capodanno di mamma RAI.
Ma di cosa stiamo parlando.
Quale futuro può avere una regione che gioca sempre e solo a favorire il suo capoluogo?
Si ne ha diritto, ma esistono tante altre realtà che vanno rispettate e giustamente aiutate.
Anche quando si giocava a lampadina fulminata, si diceva all’amico che rincorreva sempre te, “Sempre a uno non si va”.
Questo modo di fare atavico, ormai non fa più storia e produce purtroppo una nuova, ingiustificata e stupida ondata di campanilismo e un nuova frattura di una regione che avrebbe, invece la necessità di essere unita.
Sarebbe stato forse giustificato se le decisioni prese da sempre avessero avuto un senso. Ma queste un senso non ce l’hanno come dice il buon Vasco.
Tutte le eccellenze (politiche, strutturali, viarie, universitarie, sanitarie, turistiche…)sono collocate in un reale bacino di utenza di poco più di 80-100. 000 abitanti.
Forse ci sono territori che hanno potenzialità da sempre inespresse e che vedono continuamente andare via i loro giovani come se fosse una regola acquisita.
Solo per fare un esempio a caso Matera, Altamura. Gravina, Santeramo, Gioia del Colle Acquaviva, Laterza, Ginosa, Castellaneta oltre al piccolo entroterra possono contare su una potenzialità di oltre 350.000 abitanti nell’arco di 15-20 Km.
Per non parlare poi della fascia metapontina (Magna Grecia) dove siamo capaci di non fare costruire un piccolo aereoporto (quasi fatto) e la linea ferroviaria Matera – Ferrandina e andiamo a costruire l’aereoporto a Pontecagnano fuori regione?!. Allora mi viene da dire, ma di che stiamo parlando?!
Spontaneamente dico basta, basta e cerchiamo di svegliarci uscendo da questa situazione anestetizzata, se vogliamo realmente bene alla nostra terra e ai nostri figli.
Un cittadino lucano che ha sempre voluto e vorrà sempre bene alla sua terra, la Basilicata
Giuseppe Grilli
L’architetto materano Tonio Acito contesta la scelta della Regione Basilicata di assegnare a Potenza il Capodanno in onda su Rai Uno.
Leggo in questi ultimi giorni ragionamenti “politici” sul Capodanno RAI 2016. Con sincerità al bar, con i miei commentatori del caffè del mattino, la prima reazione è stata una risatona tra il divertito e l’incredulità. I commenti non erano solo di campanile, erano più seri e profondi, consapevoli di parlare da una città, Matera, diventata un po’ più convinta del suo ruolo riconosciuto a livello europeo. Sono andato al lavoro portandomi dentro il quesito emerso: ci interessa o meno aprire la discussione sul Capodanno RAI?
Ripercorriamo quanto è successo lo scorso dicembre. L’evento ci è un po’ piovuto addosso, improvviso e un po’ inatteso. La città poco o nulla sapeva e, chi sapeva, è stato fino all’ultimo incredulo.
Poi, sono arrivati i camion con le imponenti attrezzature, le decine di operai con i caschetti a montare impalcature e palchi, i tecnici incaricati a impartire ordini. Noi materani che non avevamo mai visto nulla del genere, o per lo meno di queste dimensioni, siamo andati in piazza a vedere curiosi e anche un po’ orgogliosi.
Naturalmente la “piazza” ha iniziato a commentare con tutti i distinguo possibili tra i favorevoli e gli inevitabili scontenti a cui veniva modificata l’abituale scena urbana. Bella la piazza viva, invasa, vociante, curiosa.
Diciamolo, eravamo in fondo, tutti “orgogliosi”: Matera batterà la mezzanotte 2016 (e l’ansia di qualcuno la ha fatta segnare anche in anticipo…).
Io quella sera ero in piazza, schiacciato in una folla che riempiva tutto il centro, felice nell’evento collettivo. Non un danno, non un incidente, brava Matera!!!
Matera è entrata in milioni di televisori, il Sud ha brindato al nuovo anno. Smontato il tutto abbiamo riavuto lo “struscio”.
Le strutture ricettive hanno lavorato con più stress rispetto a prenotazioni natalizie normalmente confermate negli ultimi anni a Matera.
Al quesito: “utile o inutile per Matera aggiungere l’evento RAI?” possiamo anche fare esercizio dialettico, ma la vera risposta per me sta nello scatto di responsabilità che Matera ha dimostrato.
A noi poveri mortali cittadini votanti, la politica ci aveva detto che l’accordo con la RAI era fino al 2019 e oggi scopriamo che nella mente di qualcuno c’erano le postille scritte a carattere minuto che l’accordo era sì vero ma…la democrazia vuole che si divida…ieri a Matera, oggi a Potenza, domani a…
Tutti gli elettori accontentati.
Lo diciamo al bar? O lo dicono i politici nel nuovo loro linguaggio-verità dei tweet. A noi al bar non sembra ci sia stato un ragionamento, per lo meno non ci è stato comunicato.
Ci piacerebbe sapere se c’è stata una riflessione sull’utilità o meno di tale evento, se porta notorietà alla città ospitante che viene presentata con immagini al mondo dei tele-utenti durante la diretta, se vince il bello del luogo o la civiltà di chi ospita, se fa crescere in autostima una comunità, se è giusto ospitare eventi di tale invadenza o meno.
Vogliamo capire dalla politica cosa pensa dell’evento, quale risultato vuole ottenere: vuole far conoscere una città come tappa turistica? Farla sembrare pronta ad accogliere i turisti tutto l’anno?
I territori hanno delle specificità, bisogna individuarle e comunicarle con mezzi e modi adeguati. Dalle azioni ci attendiamo sempre delle reazioni. Cosa si attende la politica da questa azione?
Siamo al bar attenti lettori e non abbiamo letto nulla di ciò. Certo, Matera deve riflettere sul danno di immagine che ne deriverà dal trasferimento dell’evento senza che ci sia una adeguata informazione sui perché. Chi ci ha visto lo scorso anno forse si chiederà dove e in che cosa ha sbagliato Matera per perdere ciò che era stato ampiamente annunciato fino al 2019.
Matera ha tutta l’energia e la capacità creativa di inventarsi altro, anche di sostenere che: “grazie, non vogliamo eventi, mostre di questo impatto, preferiamo altro”; ma, signori della politica, per favore, non portateci sui vostri terreni di contrapposizione campanilistica. A noi non interessano.
Matera ha dimostrato che sa uscire dal suo isolamento con la cultura, o almeno ci prova.
Matera-Basilicata 2019 non deve essere uno slogan, ma un concetto di unità regionale che non si ottiene “spartendo”, ma inventando momenti di condivisione su modelli di sviluppo che partono dalle peculiarità dei territori.
Architetto materano Tonio Acito
Il consigliere comunale della lista Insieme Angelo Montemurro contesta la scelta della Regione Basilicata di organizzare a Potenza la nuova edizione dello spettacolo “L’anno che verrà” in diretta su Rai Uno in programma il prossimo 31 dicembre 2016. Di seguito la nota integrale.
Lo spettacolo “L’anno che verrà” della Rai, per l’anno 2016, non si svolgerà a Matera, ma si svolgerà (secondo indiscrezioni di stampa) in un altro luogo, della nostra amata Regione, ricco di bellezze storiche, paesaggistiche, ed ambientali. Si svolgerà a Potenza.
Perché? Non è dato saperlo!
Eppure basterebbe leggere la Delibera di Giunta Regionale n. 1616 del 15 dicembre 2015,che seppur confezionata solo per il 2015, non sembra lasciare alcun dubbio! Lo show per gli anni 2015-2016-2017-2018-2019 doveva essere svolto nella città dei Sassi e contemporaneamente dovevano essere realizzatidegli interventi di comunicazione per la promozione e la valorizzazione del territorio della Regione.
Lo stesso Sindaco di Matera con una comunicazione all’Ansa del 25 novembre 2015 anticipava la Delibera di Giunta. La Regione, mediante la convenzione allegata alla Delibera, ha firmato un contratto di 5 anni con la Rai con la possibilità di revocarlo entro il 31 luglio 2016, per un evento “L’Anno che Verrà” da svolgersi nella città di Matera.
Ma è citando alcuni paragrafi della convenzione stessa e dei suoi allegati sottoscritti che crolla ogni dubbio a riguardo:
“la Rai intende realizzare per gli anni 2015, 2016, 2017, 2018, 2019 …….. un programma su RAIUNO il 31 dicembre di ciascun anno …… in tale contesto la Rai ha richiesto alla Regione ……. che mette a disposizione della stessa (RAI) una location a Matera dove realizzare il Programma. Per l’annualità 2015 la location è Piazza Vittorio Veneto….”
Di più, il testo della convenzione annuncia, all’art. 2 fra Regione e Rai una collaborazione pluriennale con addirittura un tavolo tecnico che doveva periodicamente riunirsi a Matera; ma l’art. 3 è dirimente nella sua semplicità: “la Regione si impegna a comunicare ….. entro il 31 luglio 2016, la volontà di collaborare con la Rai per le annualità 2016, 2017, 2018, 2019”.
Nella convenzione non si fa riferimento ad altre città o altri luoghi, ma solo la volontà di proseguire nella collaborazione!
Ed ancora, all’art. 10 la stessa recita quanto segue: “la Regione, ……. per ciascun anno di vigenza contrattuale, si impegna a concedere a Rai Com ….. 1.000 giornate di ospitalità alberghiera, …… di almeno il 20% dislocate a Matera e le restanti ad una massima distanza di 40 minuti da Matera”.
Non mi rimane a questo punto, al fine di rendere edotti i cittadini delle scelte politiche effettuate e nei principi di trasparenza che devono accompagnare gli atti di un amministrazione pubblica, chiedere di rendere pubblica la convenzione siglata come appendice alla delibera del 2015 per capire se e dove i nostri rappresentanti politici sono forieri di decisioni nell’interesse della comunità o se gli atti vengono prodotti nello spirito di accontentare bieche logiche campanilistiche.
Infine, ed è l’aspetto più curioso, la Delibera parla di PO FESR 2007/2013. Asse IV. Potenziamento dell’azione di promozione turistica della Basilicata. Mi chiedo, quindi, come si farà a giustificare l’utilizzo di fondi pubblici destinati alla “Valorizzazione dei beni culturali e naturali con specifico obiettivo operativo IV.1.2. Potenziamento e specializzazione delle azioni di promozione turistica” nella città di Potenza??Da quando il capoluogo regionale è diventato un incubatore turistico?
Ribadisco e concludo: la linea di intervento IV.1.2.B riguarda la Realizzazione di “grandi eventi” a carattere nazionale e internazionale in siti naturali e luoghi di cultura regionali oggetto di valorizzazione con il contributo dei Fondi comunitari e principalmente con il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale: si può giustificare tale utilizzo a Potenza? Siamo proprio sicuri che si possa fare?
Consigliere comunale della lista civica Insieme Angelo Montemurro
“Chi ha deciso di spostare il capodanno Rai da Matera a Potenza? Per quali ragioni? Matera capitale europea della cultura nel 2019 e’ un evento di proporzioni straordinarie che riguarda l’intero territorio regionale e come tale andrebbe vissuto e sostenuto senza sterili e inutili guerre di campanile, come quelle che la scelta di spostare l’evento di capodanno da Matera a Potenza sta ingenerando in tutta la regione”. Lo ha dichiarato l’on. Cosimo Latronico (Cor). “Matera 2019 rappresenta tutta la Basilicata e dal successo di Matera dipende il successo di tutti, di tutto il territorio. Con buon senso allora, un evento di visibilità internazionale come la diretta dell’ultimo dell’anno, e’ giusto che serva a promuovere l’immagine della Basilicata attraverso la capitale europea del cultura, anche per giustificare l’importante costo di quasi 600 mila euro a carico dalla Regione per l’organizzazione del Capodanno Rai”.
Il consigliere regionale del PD Roberto Cifarelli considera una scelta divisiva che riaccende inutili campanilismi l’ipotesi di spostare a Potenza lo show di Capodanno in onda su Rai Uno da parte della Regione Basilicata. Di seguito la nota integrale.
Ho verificato il contenuto della DGR n. 1616 del 15 dicembre 2015 relativa all’accordo tra la Regione Basilicata e la RAI per il “Potenziamento dell’azione di promozione turistica della Basilicata mediante l’organizzazione di un grande evento nella città di Matera – Capitale della cultura 2019”. Dalla lettura della delibera e dei suoi allegati si evince in modo chiaro che la sede di svolgimento dell’evento è la città di Matera per l’intera durata della convenzione (anni 2015-2016-2017-2018-2019). Sembrerebbe che per il capodanno 2016, invece, sia stata individuata la città di Potenza quale sede del capodanno RAI. Non sono al corrente di chi abbia assunto questa decisione in spregio alla delibera del dicembre 2015, ma, viste le reazioni che tale scelta sta producendo, è una scelta divisiva che nel modo con cui è stata presentata scatena inutili campanilismi. Questo il commento del Consigliere Regionale Roberto Cifarelli sulle notizie circa il presunto spostamento a Potenza della manifestazione del capodanno RAI.
Le notizie che si rincorrono stanno dando la sensazione ai materani che stiano subendo uno scippo. Mi chiedo, continua l’esponente PD, a chi giova voler riaccendere sentimenti da tifo calcistico? Personalmente penso che la promozione turistica del territorio, della intera Basilicata che vede in Matera il suo motore, debba vedere nuovi e diversi protagonismi, non già antagonismi antistorici e dannosi.
Tirare per la giacca la Regione, che non terrebbe un uguale comportamento nei confronti delle varie municipalità ed in particolar modo nei confronti della città capoluogo di regione, è quanto meno ingeneroso e spero che nessuno abbia in mente di voler tenere una contabilità visto il recente ingente esborso finanziario regionale proprio a favore della città di Potenza, né, proprio sul piano turistico, gli investimenti fatti negli ultimi anni per la realizzazione dei grandi attrattori.
Al Presidente Pittella, conclude Cifarelli, rivolgo un sentito appello affinché anche in questo caso applichi il buon senso e si adoperi per la corretta applicazione degli accordi siglati con la RAI lo scorso anno. La vicinanza di tutti i comuni della Basilicata a Matera nel periodo che ne ha anticipato la designazione a Capitale per la Cultura Europea è un valore di unità che non può essere né banalizzato e neanche disperso in questo modo. La Regione certamente saprà individuare, come ha ben fatto in questi ultimi anni, anche per la città di Potenza iniziative ed eventi per portare alla ribalta nazionale le peculiarità del nostro capoluogo di regione. La vittoria di Matera a Capitale della Cultura per il 2019 è un valore che innanzitutto da Matera si è voluto intendere come una opportunità per tutta la Basilicata.
Altre strade sconfessano quanto siamo riusciti a costruire con fatica ed orgoglio sino ad ora.
Consigliere regionale Roberto Cifarelli (PD)
Il Capodanno Rai a Potenza, come evento in se stesso, rischia di essere un investimento improduttivo. E’ il commento del presidente del Centro Studi Turistici Thalia Piero Scutari.
Le operazioni di Marketing – aggiunge – devono rientrare in una strategia di promozione e sviluppo turistico, tutte le azioni devono sempre rientrare in progettualità a medio e lungo termine. Le singole operazioni su eventi di un solo giorno o meglio di una sola notte se non sono inserite in un contesto, rischiano di essere improduttive.
Potenza – afferma Scutari – ad oggi non ha un progetto ne è inserita in un piano di sviluppo turistico di area o di rete. Prima bisogna elaborare un disegno di sviluppo e poi plasmare la promocommercializzazione, altrimenti l’unico risultato rischia di essere la “sbornia” di una notte e una volta “sobri” non rimane nulla.
Secondo il presidente del Centro Studi Thalia le Amministrazioni in Basilicata hanno sempre dimostrato un po di leggerezza nell’approfondire piani strutturati di sviluppo turistico, questa distrazione spesso si traduce in eventi o azioni che non disseminano sviluppo, eventi mordi e fuggi che lasciano poco sul territorio e non innescano processi di continuità.
Sino a quando non verranno concepiti piani sistematici di sviluppo turistico, per le varie destinazioni della Basilicata , gli investimenti di comunicazione, almeno quelli significativi indirizzati ad un vasto target nazionale generalizzato – conclude Scutari – dovranno usare i Brand riconoscibili e strutturati che fanno già parte di un percorso o di una destinazione, come ad esempio Matera che è inevitabilmente sia porta di accesso che destinazione di un percorso a valenza internazionale che è Matera 2019, e non bisogna assolutamente farsi influenzare dalle banali emozioni campanilistiche, ma agire in base a razionali strategie e opportunità di sviluppo.
Piero Scutari, Presidente del Centro Studi Turistici Thalia
Finalmente un politico che si indigna nei confronti di Pittella e delle sue scelte scellerate!!!!
Questa scelta sta’ scatenando malumori e sopratutto divisioni inutile per una regione che in questo momento deve solo cerca visibilita verso l’intera Europa e chi meglio di Matera puo’ rappresentarla in questo momento????Egr.Pittella se hai priso una simile decisione sei ancora in tempo a fare un passo indietro,i cugini Potentini capiranno e si riverseranno in massa a Matera cosi’ come hanno fatto lo scorso anno,il nostro sindaco,infine,farebbe bene a prendere le distanze ed una netta posizione altrimenti non e’ il nostro rappresentante.
L’indignazione è solo di facciata. Serve solo per addolcire i materani e per seminare per le prossime votazioni. Ormai le conosciamo bene queste sceneggiate. Vedremo se dopo “l’indignazione” cambierà qualcosa.
Mi sorgono un pò di domande:
1) Quanti soldi ha messo il comune di Matera? (0 euro)
2) Chi ha dato i soldi? (La regione Basilicata)
3) Quanti soldi hanno dato i commercianti e albergatori di Matera (0 euro)
4) La basilicata è solo Matera?(no)
a questo punto qualcuno mi spiega perche il tutto deve essere fatto solo a Matera? se io fossi di Potenza, visto che i soldi sono della Regione e non del comune, sarei incazzato nero sul fatto che non si possa tenere lo spettacolo a Matera.
PS. Visto tutti che si sono lamentati del disagio che la gente ha subito, (quale poi) a questo punto non avranno di che lamentarsi e poter andare a dormire alle 21.00 senza rumori e confusione.
grande gielle,concordo con te! qualsiasi cosa si fa al materano non va bene,poi quando non si fa più si lamentano dicendo che la colpa è del comune!!!
l’anno scorso a capodanno molti commercianti hanno spennato i turisti,adesso cacciassero i soldi se vogliono il concerto!
mi sorgono altre domande:
– quanti soldi da la regione annualmente al comune di Potenza per ripianare i sui debitI?
– quali altri comuni ricevono annualmete dalla regione questo obolo per ripianare il proprio bilancio?
– quali programmi di sviluppo per il turismo la regione ha in campo per la città di Potenza?
Allora cari filopotentini iniziamo a parlare quando tutti i 131 comuni della Basilicata avranno le stesse opportunità e gli stessi contributi dalla Regione.
Qui se non ho capito male si parla di accordi presi e firmati che riguardavano la città di Matera come capitale europea2019, ora non si capisce come quest evento è stato spostato a Pz, quindi cari Gielle e Davide di cosa stiamo parlando?Che i materani si lamentano? Quello è un altro problema!
Concordo pienamente con doni71, che alcuni (pochi idioti) materani si siano lamentati lo scorso anno è un altro problema, anzi non lo è proprio perché l’idiota che si lamenta per il proprio orticello c’è e ci sarà sempre, a Matera come ovunque.
Il reale problema è “lo scippo” perpetrato ai nostri danni da una città ed una classe politica che a nulla ha a che spartire con Matera2019, e che non si parli di parità di trattamento economico (inteso come finanziamenti) perché il ns. “caro” capoluogo ha ricevuto milioni di euro (NOSTRI SOLDI) per ripianare un bilancio che aveva portato l’amministrazione locale ad un passo dal default.
Per non parlare del fatto che ogni qual volta ci sono stati finanziamenti da distribuire la proporzione tra le due province è sempre stata 70 a 30, dove 30 è Matera
Quindi bravo Cifarelli,ma gli altri materani che dovrebbero contare qualcosa a Pz che fanno? S dorm o s mang insieme a Pittellone!
Peccato che, non potete portavi i sassi a putenz,altrimenti anche i sassi avvreste preso !
Ma io non riesco proprio a capire che senso ha essere il Capoluogo se:
1) Il comune fallisce e si ricorre alla Regione e quindi a tutta la comunità Lucana per trovare i soldi
2) Potenza é una citta senza una storia, una cultura, una identità, ma solo un agglomerato urbano che continua a sprecare le risorse che arrivano dall’esterno grazie ad una classe politica avida e corrotta da generazioni
3) Potenza é una sorta di parassita che da questa regione prende e non da’ nulla
4) In questa regione ci sono città che stanno dimostrando di poter offrire molto di più sotto tutti i punti citati precedentemente.
Ma gli stessi potentini non si sentono umiliati a vivere questa condizione? O forse è proprio questa la loro “CULTURA”?
Gielle e Davide andatevi a buttare giu dal serpentone..scommetto che quei due materani che si sono lamentati del GRANDE evento televisivo svoltosi siete proprio voi due..Prima di tutto a noi veri materani di quello che succede in quella sottospecie di borgo nn ce ne importa niente,loro nn ci hanno mai calcolati e tanto meno li penseremo noi..secondo c è un contratto e lo devono rispettare xké devono capire che noi nn siamo pupazzi con i quali giocare liberamente..NO PZ,SOLO MATERA!
Caro BUE forse se attacchi il cervello quando leggi e scrivi invece di spingere le persone giù dal serpentone (per me al massimo dalla gravina) faresti migliore figura.
Se a Matera non siamo capaci di gestirci un evento non puoi dare la colpa agli altri. Chi paga? Immaginati se l’ evento si svolgeva sempre a Potenza con i soldi della regione che avresti detto?
A Cortina con un costo doppio la regione non metteva un euro per quest’evento.
La soluzione per far svolgere l’ evento a Matera è semplice:
Dimezziamo i costi dello staff del sindaco (300.000 euro annui), risparmiamo qualcos’ altro, chiediamo agli operatori turistici di contribuire (una bottiglietta d’acqua 3 euro quella sera) e si organizza il tutto a Matera ( a proposito chi organizza?).
Ti rendi conto che andando dietro a queste cavolate stiamo perdento un treno importantissimo?
L’ unico effetto di Matera 2019 ad oggi è un proliferarsi di B&B, Ristoranti e Bar, un aumento di costo di fitto dei locali del 300% ed i turisti abbandonati a se stessi, senza indicazioni, senza vigili che sappiano dire almeno buongiorno in inglese. Queste sono le cose gravi non dove si terrà la festa di capodanno.
Caro Gielle, é vero che i soldi sono della regione, ma è anche vero che sono molti di più i soldi della regione investiti per la città di Potenza che per Matera. E inoltre i soldi per questo evento credo debbano essere destinati a Matera in quanto l’evento é legato all’investitura di Matera a Capitale della cultura.
scusate ma la logica del “chi paga decide” vale nel privato e non con le istituzioni pubbliche, quindi smettetela di scrivere stupidaggini. Non credo debba sottolinearvi che La regione quale istituzione che rappresenta tutti i cittadini della Basilicata ha sede a Potenza ma non è Potenza , così quando la regione finanzia un evento (tra l’altro con soldi, in parte, dell’UE, non significa che “Potenza mette i soldi” così come non li mette Bruxelles! Fatta questa ovvia precisazione il tema è tutto nelle considerazioni di Tonio Acito, si può sapere quando è perché la classe politica che ci governa ha maturato questa decisione sul trasferimento dell’evento a Potenza ? Qual è l’obiettivo? Una cosa è certa è che trattasi di un altra scelta infelice di Pitella che non fa che accrescere la divisione tra Matera e Potenza!
Mi sembra alquanto singolare che il capogruppo PD alla regione, Cifarelli, anzichè fare pressione sul suo presidente Pittella (PD) si limiti a scrivere comunicati come un semplice cittadino. Roba da matti
E’ tutta una meschina macchina elettorale che si sta predisponendo per arginare la “scoppola” che occorrerà ad Ottobre, in occasione del referendum. E’ solo questione di tempo. Da novembre ci toglieremo dalle palle sia il governo nazionale sia quello regionale, per non parlare di quello di Matera che è direttamente passato dallo stato solido (a loro dire) a quello gassoso senza passare dallo stato liquido. Accentrando tutto a Potenza non si farà altro che aumentare i costi della Regione. Per quanto riguarda la sanità la Basilicata paga prestazioni sanitarie ad altre Regioni dal momento che i lucani che si servono delle strutture locali sono pochissimi come pochi sono i pazienti che da altre regioni vengono in Basilicata. Stessa cosa dicasi per la pubblica istruzione, in modo particolare quella universitaria, che sta precipitando a picco sia come numero d’iscrizioni sia come numero di laureati in rapporto al numero degli iscritti. Insomma è una Regione che ha finito di raschiare il “fondo” – nonostante le trivellazioni -. Infrastrutture………meglio non parlarne. Quindi non è un caso che con un tocco di “bacchetta magica” l’Evento del 31 dicembre 2016 viene spostato a Potenza, perché i materani hanno già manifestato il loro pensiero sia sul referendum sulle “trivellazioni”,che con la venuta di Renzi che venne per visitare i sassi e dovette fuggire a “sassate”. Pertanto, non abbocchiamo allo specchietto delle allodole anche perché l’evento in questione, un giorno dura e poi? Le responsabilità di quanto sta accadendo sono sopratutto dei Consiglieri e Assessori regionali che si fanno passare queste cose da sotto il naso senza nulla proferire o quantomeno far sentire il proprio peso ed informare gli elettori di quello che sta succedendo e, non schierarsi a cose fatte. Datevi una regolata che il popolo “culturalmente” è cresciuto. Certamente lo sono i Materani.
nino silecchia