Con l’evento di Capodanno in diretta Rai da Matera non c’è solo il più “forte” spot turistico che si potesse sperare per attrarre visitatori dall’anno che verrà sino al 2019. C’è una nuova nicchia del mercato, il turismo musicale, che è parte integrante del più ampio comparto del Turismo Culturale, che adeguatamente osservato, compreso e reso “a sistema”, come si dice, potrebbe avere una forza autonoma e di tutto rispetto nel traino di numeri turistici, incentivando sia il turismo domestico che quello internazionale. Lo sottolinea il Centro Studi Turistici Thalia citando uno studio Unioncamere: in un’analisi dei segmenti con maggiori prospettive di crescita, emerge proprio il turismo musicale evidenziando la nicchia relativa ai “festival ed eventi musicali” (quasi il 44% del totale), seguita a ruota da “folklore e tradizioni popolari” (41% del campione). Su tutti l’esempio migliore è la Notte della Taranta nel Salento che “richiama” tra i 100-120 mila spettatori e rafforza il turismo pugliese. Secondo i dati di Assomusica , associazione di categoria dei principali organizzatori di concerti, il fatturato dell’industria del live musicale farà registrare quest’anno in Italia un’ulteriore impennata (+6% di incassi; +5% di spettatori) in seguito ai decisi segni di ripresa del 2014 che avevano invitato tuttavia alla prudenza nel fare ulteriori previsioni e calcoli dopo il disastroso biennio 2012-2013; dati dunque confortanti che sembrano finalmente scongiurare la crisi degli ultimi anni. Qualche altro dato a testimonianza – rileva il C.S. Thalia – che l’industria italiana dello spettacolo può vivere e generare ricchezza e occupazione se riesce ad avere un ambiente legale che le consente di farlo: gli occupati nello spettacolo sono 230.000-250.000 di cui 25.000 nei settori teatro e danza, 54.500 nella musica, 85.000nel cinema (fonte Enpals, 2011); l’incidenza lavoratori dello spettacolo sul numero totale degli occupati in Italia: circa 0,55% dei lavoratori attivi in Italia P.I.L. complessivo Italia: circa 1.400 miliardi di euro (fonte FMI)
Fatturato complessivo del settore dello spettacolo dal vivo (teatro, danza, concerti musicali, performances): circa 3,5 miliardi di euro (0,25% del PIL italiano). In Italia ci sono 43.000 luoghi di spettacolo, tra i quali ci sono 14 fondazioni lirico-sinfoniche, 27 teatri di tradizione e 69 teatri stabili (dati CNA Cultura e Spettacolo). 190.000 spettacoli prodotti ogni anno. La spesa in cultura e ricreazione delle famiglie italiane è tornata a crescere, segna un incremento del 2%.
Il turismo musicale – afferma l’assessore comunale di Matera al Turismo Anna Selvaggi che ha partecipato a Roma con il sindaco De Ruggieri e il Presidente Pittella alla conferenza stampa di presentazione dell’evento di San Silvestro -è una realtà concreta, tangibile, e una nicchia molto meno di nicchia di quanto molti si sarebbero immaginati. La voglia di assaporare la musica, vivendo un luogo legato alla musica con tutti e cinque i sensi, oltre naturalmente all’udito, rappresenta per chi è appassionato di musica (o anche per chi è incuriosito dalla possibilità di esplorare una sfumatura di un viaggio culturale) la possibilità di far viaggiare davvero la mente, regalandole un’esperienza che verrà rinnovata a ogni ascolto di una certa canzone, a ogni nota di un certo musicista. Il turismo musicale però non è fatto solo di “eventi” ma anche di “posti”. Un turista che parte per fare una vacanza all’insegna della musica potrebbe infatti trovare interessante viaggiare seguendo un itinerario che tocchi sia i luoghi dove si svolge l’evento musicale sia città d’arte e di patrimonio culturale. Per questo – continua l’assessore Selvaggi – Matera non vuole vivere questo evento come unico e non ripetibile e si candida ad ospitare Festival e concerti dal vivo di ogni genere musicale, come già accade con i cartelloni pregevoli di jazz, musica classica (Conservatorio Duni), musica etnico-popolare, rock. Abbiamo il gap di non disporre di una struttura-contenitore per eventi al chiuso, come quello di non offrire adeguata ricettività per grandi numeri di spettatori. Può essere un vantaggio puntando su Festival-eventi cosiddetti di nicchia con alta qualità artistica che puntino ai target ridotti di turisti-spettatori appassionati, magari, di jazz, di classica, di band cosiddette minori. Ancora – riferisce Selvaggi – la musica live avrà un supporto formale dall’Europa con la creazione di un Forum permanente al quale Matera Capitale Europea Cultura 2019 intende aderire candidandosi ad ospitare più appuntamenti di spettacolo l’anno, specie in cosiddetta bassa stagione. È di fondamentale importanza la costituzione di un’efficace rete europea per affrontare tematiche prioritarie per players e Paesi europei attivi nel settore degli eventi dal vivo per riprendere la Strategia di Lisbona dell’Agenda 2020 sulle industrie creative lanciato dalla Commissione Europea, che si è già espressa in modo molto netto, definendo prioritaria la convinzione che nuovi percorsi di sviluppo non possano prescindere dalla cultura e dalle industrie creative.
Il tema del rapporto turismo-economia locale-musica – afferma Piero Scutari, presidente del CDS Thalia – è in gran parte sottovalutato da chi si occupa di turismo in Italia e ancor più al Sud. Nonostante il Bel Paese è conosciuto all’estero come il Paese della canzone, gli intermediari e gli operatori specializzati nel turismo-eventi musicali sono ancora operatori di nicchia, dai piccoli numeri, e con proposte molto elitarie o specialistiche, di norma collegate ad eventi lirici. Gli operatori dell’ospitalità hanno visto nel tema musicale una variante di uno dei “turismi” tradizionali, del turismo urbano o culturale, sul quale non valeva la pena impegnarsi troppo o investire. Gli enti pubblici, e soprattutto Regioni, Enti di promozione turistica, hanno considerato la musica come un tassello del grande puzzle di proposte che caratterizza il Paese, ma – dice Scutari – non l’hanno saputo vedere come caratterizzato da una dignità propria, da una specificità e da un grado di attrattività che ne configurasse una proposta autonoma. Così la promozione di quella che è una delle risorse più qualificanti dell’offerta turistica nazionale è in gran parte affidata alla sensibilità dei singoli operatori, pubblici o privati. Da Matera può dunque partire un’operazione di rafforzamento del turismo musicale di cui sopratutto il Sud ha bisogno.
Dic 26