Carnevale nel segno dell’identità e della promozione turistica a Ferrandina grazie all’iniziativa organizzata nel Rione Piana dal Comune, dalla Pro Loco e dalle Chianajole. Nell’occasione ha sfilato la maschera dell’ulivo majatica ispirata alla pianta della varietà che rappresenta una eccellenza agroalimentare proprio a Ferrandina. A tal proposito il presidente della Pro Loco di Ferrandina, Rocco Zito, esprime grande soddisfazione, evidenziando il percorso attuato negli anni per la promozione della maschera dell’ulivo. «Dopo un lungo lavoro partito nel 2017 con la presentazione al Comune di Ferrandina – dichiara Zito – finalmente oggi possiamo essere soddisfatti di avere nel nostro paese una maschera vera con l’obiettivo di farla diventare antropologica. Stiamo avviando, in tal senso, la procedura per l’iscrizione al Ministero della Cultura, dopo i contatti già avuti. Vedere sfilare la maschera nelle strade del centro storico – afferma il presidente della Pro Loco – da un lato ci ha idealmente riportati nelle nostre campagne dove è presente il prezioso patrimonio olivicolo dall’altro ha dato l’impressione di vedere le piante camminare in mezzo a tanta gente. Siamo orgogliosi di quanto fatto per la nostra comunità, per averle dato la vera maschera che rappresenterà Ferrandina in giro nella Basilicata, valorizzando l’olivicoltura ma anche la storia del paese». Il presidente Zito, inoltre, fa riferimento anche all’iscrizione in passato dell’ulivo patriarca nell’elenco Nazionale del Ministero dell’Agricoltura, «dopo un grande lavoro fatto dall’Alsia, con l’iscrizione della pianta nell’elenco regionale degli alberi patriarchi da frutto. Ritengo giusto che adesso questo lavoro possa rappresentare l’occasione per avviare un percorso turistico facendo visitare i nostri alberi secolari della majatica. L’amministrazione comunale sta lavorando su progetti turistici sul nostro territorio e noi come Pro Loco siamo al loro fianco per collaborare dando visibilità sempre di più alla nostra bella Ferrandina come fatto, ad esempio nell’ambito della Borsa Internazionale del Turismo delle Origini. Un grazie va a chi ha collaborato per far sì che tutto questo percorso si realizzasse. Siamo all’inizio ma sicuramente arriveremo a un traguardo positivo. Ricordo pure – conclude Zito – che a marzo 2024 in un convegno organizzato dalla Pro Loco, su l’olivicoltura tra cultura e tradizione popolare, si parlò anche della famosa maschera dell’ulivo alla presenza dell’antropologa Dott.ssa Canosa Carmela e da lì ci furono alcune considerazioni che la nostra maschera andava bene».
Mar 09