Il Carnevale tricaricese, che è stato riconosciuto Carnevale storico d’Italia dal MIBACT, nello scorso anno, si è aperto, come di consuetudine, all’alba del 17 gennaio, quando le strade del piccolo centro lucano, sono state invase dal suono arcaico dei campanacci. Il carnevale di Tricarico (Basilicata), caratterizzato dalle maschere delle mucche e dei tori (L’ màshkr, nel dialetto tricaricese) che rappresentano una mandria in transumanza, è una delle manifestazioni più importanti della regione.
Tricarico chiude il periodo di Carnevale il 17 e 18 febbraio 2018 con musica, degustazioni e le sue maschere.
Nelle 2 giornate di festa sarà aperto il percorso delle antiche taverne tra la piazza e via Rocco Scotellaro; al loro interno, con il contributo del mondo del volontariato tricaricese, degustazioni di prodotti tipici e musica dal vivo.
Sabato sera dalle 21.00, il concerto di Jovine e O’Zulu che apriranno con un tributo al maestro Antonio Infantino.
Domenica, doppio appuntamento con le maschere. Il primo appuntamento alle 10.30 con partenza da Sant’Antonio Abate e a seguire pantomima della consegna della mandria al conte.
L’ultimo appuntamento, per seguire la speciale “mandria” è alle 16.00, con partenza da San Antonio da Padova,muovendo per via Appia e viale Regina Margherita.
La serata si scalda con il gruppo di pizzica salentina degli Alla Bua, in Piazza Garibaldi.
A seguire l’ultimo saluto al carnevale 2018,con il tormentato e ironico pianto di Quaremma e la distruzione del fantoccio.
Le maschere
La maschera da mucca è costituita da un cappello a falda larga coperto da un foulard e da un velo e riccamente decorato con lunghi nastri multicolori che scendono fino alle caviglie; la calzamaglia indossata (o, in alternativa, maglia e mutandoni di lana) è anch’essa decorata con nastri o foulards dai colori sgargianti al collo, ai fianchi, alle braccia ed alle gambe. La maschera da toro è identica nella composizione ma si distingue per essere completamente nera con alcuni nastri rossi. Ogni maschera ha un campanaccio, diverso nella forma e nel suono a seconda che si tratti di mucche o di tori.
Per il carnevale di Tricarico è stato ipotizzato un collegamento al fenomeno antico del sincretismo tra cultura greca e lucana.
Nelle maschere di Tricarico, sono stati inoltre evidenziati elementi che si ritrovano nel mito di Proitos e delle sue figlie, le Pretidi, di Melampo e di Io, nei quali sono presenti riferimenti metaforici all’accoppiamento, e quindi alla fertilità, in una logica etica e non dionisiaca, non delle “vacche”, ma dei componenti del gruppo sociale subalterno.
Programma
Sabato 17 Febbraio 2018
ore 16:30 apertura delle antiche taverne di Tricarico con degustazione di prodotti tipici;
ore 21:00 Piazza Garibali – Concerto Jovine e O Zulu (99posse)
Domenica 18 febbraio
ore 10:30 Raduno delle maschere presso la chiesa di Sant’Antonio Abate;
ore 11.00 Partenza del corteo delle maschere dalla chiesa di Sant’Antonio Abate esfilata per Via Appia, Viale Regina Margherita, Piazza Mons. Raffaello DelleNocche, Piazza Garibaldi;
ore 11.30 Arrivo del corteo di maschere in piazza Garibaldi, pantomima della consegna delle mandria al conte;
ore 13.00 Vecchio Fratoio – Convivio delle maschere;
ore 16.00 Piazzale Sant’Antonio da Padova – raduno delle maschere;
ore 17:00 Partenza del corteo verso piazza Garibaldi muovendo per via Appia e viale Regina Margherita;
ore 20:30 Piazza Garibaldi – Concerto degli “Alla bua”
ore 22:00 Piazza Garibaldi – pianto di Quaremma e distruzione di Carnevale;