Il successo di pubblico a Tricarico in occasione del raduno delle maschere antropologiche è stato accompagnato dal successo dei prodotti tipici locali che sono quelli più legati ai riti del Carnevale, a cominciare dal salame e dalle lavorazioni del suino. La Cia ha aperto in piazza stand, presi di assalto, di degustazione per promuovere e valorizzare in particolare i piatti del carnevale tricaricese, tutti rigorosamente a base di maiale di allevamento locale (da queste parti resiste ancora il suino nero di Tricarico che la Cia è impegnata a salvaguardare) oltre ai formaggi, funghi, miele, biscotti, ecc.
“L’obiettivo -spiega Paolo Carbone- è di avvicinare attraverso i piatti tipici del carnevale contadino i consumatori alla vita rurale e invitarli a “farsi la dispensa alimentare”, secondo il nostro progetto denominato La spesa in campagna, presso le aziende agricole e gli agriturismi, rinnovando la tradizione di prepararsi il salame e la “suppersata”, la pancetta, il prosciutto, direttamente con la famiglia dell’allevatore suinicolo. Un modo originale di vivere la giornata nell’agriturismo e nella ruralità e -continua- di affermare nei fatti la nostra proposta di marchio della qualità dell’ospitalità rurale”.
Il raduno di Tricarico, particolarmente riuscito per presenze di gruppi da diverse regioni e dall’estero ha testimoniato – per la Cia – che Tricarico ha tutte le carte in regola per diventare la capitale delle maschere e con esse di un patrimonio culturale particolarmente significativo per il mondo contadino. Gli antichi riti del carnevale sono ancora vivi, soprattutto nei piccoli centri rurali. Una volta rappresentavano una delle rare occasioni di svago e divertimento, dando anche luogo al pretesto di mangiare un po’ meglio. Oggi sono occasione di riscoperta di eventi, manifestazioni e tradizioni fortunatamente sopravvissuti alla modernità e alle ondate di emigrazione che hanno rischiato di svuotare i paesi della propria anima.
E’ la cultura popolare – spiega Carbone – alla base della nostra iniziativa di tutela e salvaguardia di un’identità. Ci confortano l’entusiasmo e la passione delle più giovani generazioni nelle cui buone mani possiamo affidare un patrimonio di tradizioni che abbiamo dimostrato sono un elemento di crescita dell’economia agricola e locale. L’obiettivo è quello di ripetere durante l’anno gli eventi folcloristici e popolari per farli diventare richiamo dell’offerta di turismo rurale a 360 gradi, vale a dire con le escursioni e le visite a Matera e nel Materano.
E’ davvero una bella manifestazione. complimenti!