Le candidate al titolo di “Capitale Europea della Cultura” si riuniranno il 4 dicembre 2013
nella città dei mosaici: tutte hanno accolto la proposta del Sindaco Matteucci di avviare una discussione comune, in attesa che la giuria scelga la vincitrice, per condividere « la grande responsabilità di rappresentare tutta l’Italia in Europa. »
Si riuniranno il 4 dicembre nella Residenza Municipale di Ravenna gli amministratori delle sei città che hanno superato la preselezione nella corsa per la Capitale Europea della Cultura: i sindaci di Cagliari, Lecce, Matera, Perugia e Siena hanno infatti accolto l’invito fatto loro dal collega romagnolo l’altro ieri, a 48 ore dalla comunicazione della rosa di finaliste.
Ravenna rinnova così la propria volontà di condurre « una competizione amichevole e corretta », come hanno scritto lunedì Fabrizio Matteucci e il coordinatore della candidatura Alberto Cassani, perché « le nostre città saranno avversarie, non nemiche »: una convinzione concretizzata già nell’aprile 2012, quando per primi si rivolsero alle altre aspiranti, organizzando un convegno cui invitarono tutte le città che all’epoca avevano manifestato l’intenzione di candidarsi.
Un’esperienza da cui nacque poi il progetto “Italia 2019”, ora coordinato dall’associazione delle Città d’Arte e Cultura (Cidac), legato appunto al fatto che quell’anno il nostro Paese ospiterà l’iniziativa comunitaria della “Capitale Europea della Cultura”.
L’incontro del 4 dicembre, negli auspici, sarà il primo di altri che dovranno coinvolgere gli staff al fine di trovare insieme punti d’incontro e momenti di collaborazione, nei prossimi mesi e nell’anno del titolo, a prescindere da quale sarà la vincitrice.
Perché, si legge nella lettera aperta con cui le città son state invitate, tutte condividono « la grande responsabilità di rappresentare l’Italia in Europa » e « la città che diventerà Capitale dovrà rappresentare tutta l’Italia. »
La data scelta non è casuale: è infatti il giorno in cui Ravenna, medaglia d’oro al Valor militare per il contributo dato alla Resistenza, festeggia la liberazione dal nazi-fascismo. « L’incontro a sei sarà un modo in più per onorare, 69 anni dopo, quel momento di rinascita civile e sociale, lavorando per il rilancio culturale ed economico del Paese », commenta il primo cittadino.