In occasione del centenario della nascita dell’onrevole professore Gaetano Ambrico (nato il 12 0ttobre 1917) l’ex sindaco di Grassano Sanseverino lancia la proposta di un centro-studi sulle nuove miserie della regione Basilicata. Di seguito la nota integrale.
Il 12 ottobre 2017 ricorre il centenario della nascita dell’ on. Prof. Gaetano Ambrico, protagonista della politica meridionale del primo dopoguerra ed eletto deputato nella prima legislatura repubblicana (1948-1953) nelle liste della Democrazia Cristiana nel collegio di Matera. Uomo di umili origini ma di grande spessore socio-culturale, tentò di dare un’impronta personale alla sua azione politica , sempre dalla parte dei deboli ed in opposizione a quella “politica senz’anima fonte della totale dissoluzione dello Stato”.
Non si adeguò alla omologazione della “dottrina” del partito egemone di allora ed espresse il suo pensiero con spirito critico, autonomo e coerente con il suo ideale di cattolicesimo democratico: e forse quest’ansia di verità lo portò ad essere emarginato dai “padrini” del suo partito che non lo ricandidarono nella tornata elettorale del 1953.
Sindaco di Grassano (1958-60), preside per oltre un ventennio della scuola media, studioso della realtà contadina, della riforma agraria e del meridionalismo in sintonia e nel segno della testimonianza di altre figure simboliche del tempo, Rocco Scotellaro e Carlo Levi.
E’ stato autore di numerosi ed importanti lavori sociologici e storiografici, “Grassano nel 1745” e “Struttura di una università contadina meridionale nel secolo XVIII “, in cui , con lo studio del Catasto Onciario n. 5359 del grande Archivio storico di Napoli, viene fotografata la struttura della comunità ed università di Grassano rispetto alle condizioni sociali, economiche ed ambientali della stessa.
Componente e relatore della “Commissione Parlamentare di Inchiesta sulla miseria in Italia e sui mezzi per combatterla” del 1952, si occupò dell’indagine su Grassano , “un paese povero con una popolazione di poveri” mettendo in rilievo una compiuta analisi sulle origini storiche , la struttura urbanistica e demografica, le problematiche ambientali e sociali, quelle economiche e sanitarie; per Ambrico la miseria non era soltanto “un fenomeno da localizzarsi e da risolversi con la semplice pratica assistenziale ma una realtà che interessava l’economia e la società in tutti i suoi rapporti”; l’inchiesta, pur non approdando a progetti legislativi di rilievo, portò all’attenzione dello Stato l’abusata e non risolta questione meridionale attraverso la condizione di miseria, povertà ed arretratezza della Basilicata .
La comunità grassanese, per il tramite della passata amministrazione, ha ricuperato ed intitolato all’ on. prof. Gaetano Ambrico nel gennaio del corrente anno un importante archivio storico-amministrativo di Grassano, proponendosi anche l’obiettivo di creare dentro di esso un importante centro-studi che, con il coinvolgimento di personalità della politica, dell’economia, della cultura e della società civile, indagasse e formulasse proposte rispetto alla nuova e mai risolta miseria che sta lievitando e portando allo spopolamento, alla desertificazione e all’annientamento della Basilicata.
Il 14 ottobre 2007 moriva nella sua Grassano Gaetano Ambrico; uomo piccolo di statura ma certamente un gigante di moralità e cultura e che potrebbe essere il viatico e l’esempio per quella parte di classe politica amorale, familistica ed autoreferenziale che bisticcia con i congiuntivi e arronza sugli scontrini.