L’Associazione culturale “Noi Putenzese” che ha come finalità il recupero dell’ identità potentina in particolare e di quella lucana in generale, esprime profondo rammarico per la chiusura del Centro Internazionale di Dialettologia ( CID) che ha operato presso l’ Università di Basilicata sotto la direzione di Del Puente Patrizia. Il CID ha rappresentato un fondamentale presidio di cultura, ricerca e conservazione dell’identità lucana,. Si faccia tutto il possibile affinchè tale ecomiabile attività vada avanti. Si intraprendano ogni e qualsiasi iniziativa per cercare di riattivare nel più breve tempo possibile le sue attività preservare tale patrimonio identitario. La nostra regione possiede un importante e variegato patrimonio linguistico e proprio in considerazione di ciò nel 2008 , fu presentato alla presidenza della Giunta regionale un progetto finalizzato alla creazione di un Atlante linguistico della Basilicata che fu poi approvato dalla giunta regionale e così nel 2008 nacque il Progetto A.L.Ba. che poi è confluito nel 2018 nel Centro Internazionale di Dialettologia. L’A.L.Ba. è l’unico atlante regionale esaustivo, esso riporta, infatti, i dati di tutti i 131 comuni della Basilicata. In 14 anni di lavoro ha organizzato numerose iniziative per il territorio, oltre agli incontri divulgativi che da un decennio tiene in tutti i paesi della Regione. Tra le iniziative del CID ricordiamo: – — la pubblicazione di quattro volumi e la conclusione dei lavori per il quinto; -ha organizzato sei convegni internazionali di dialettologia che hanno visto la partecipazione di autorevoli studiosi provenienti dalle più prestigiose università nazionali e internazionali. I contributi discussi nel corso degli incontri sono confluiti in altrettanti volumi di atti, l’ultimo dei quali è in corso di stampa. Inoltre sono state organizzate tre edizioni della Scuola Internazionale di Dialettologia che hanno visto la partecipazione di numerosi studenti e studiosi italiani e stranieri. I ricercatori hanno partecipato, in qualità di relatori, anche a convegni internazionali e seminari tenuti presso altre Università. I- ha organizzato , inoltre, numerose iniziative per il territorio, oltre agli incontri divulgativi che da un decennio tiene in tutti i paesi della Regione con l’intento di rendere consapevoli i parlanti dell’importanza del proprio patrimonio linguistico. – ha, inoltre, provveduto alla creazione dell’Alfabeto dei Dialetti Lucani (A.D.L.) un sistema di scrittura che permettea tutti i lucani, e non solo, di scrivere nel loro dialetto. La Basilicata è la prima regione non a statuto speciale ad essersi dotata di un alfabeto unitario per la trascrizione delle proprie lingue locali; – ha tenuto corsi di alfabetizzazione dialettale per le scuole secondarie di I grado e per le classi V delle primarie: ad oggi sono stati già tenuti incontri nelle scuole di Grassano, Lagopesole,Matera, Roccanova, Terranova, Tursi e Venosa; inoltre un corso era stato avviato nellascuola alberghiera di Melfi. I bambini e i ragazzi hanno seguito con entusiasmo e la cosa importante è che si sta creando una nuova mentalità nei confronti del dialetto che porta le persone a non aver vergogna di parlarlo, ma, pur nel rispetto indiscutibile verso l’italiano,lingua nazionale, a sentire il dialetto come una marca culturale importante;
– corsi di alfabetizzazione dialettale per adulti presso le associazioni del territorio;incontri divulgativi e presentazione di opere in tutti i comuni che ne abbiano fatto richiesta (la quasi totalità dei paesi lucani);
– curatele e trascrizioni in A.D.L.di opere dialettali.
-quattro concorsi per componimenti poetici dialettali lucani. Ed , infine , è importate far presente che il Centro è una
struttura interateneo con l’Università di Palermo e ha un comitato tecnico scientifico internazionale che comprende docenti delle Università di Cambridge, Manchester, Oxford, Napoli “Federico II”, Pisa e Udine. ed occupa un posto a sé nel panorama internazionale.
Da quanto innanzi detto si deduce che si tratta di un progetto all’avanguardia che nessun’altra regione è riuscita a mettere in piedi, una ricchezza culturale e occupazionale perf la Basilicata.
Ci si chiede dunque come mai si è pervenuti alla chiusura di tale istituzione culturale che ha prodotto evidenti risultati apprezzati in tutto il mondo? L’Associazione ” Noi Putenzese” fa appello alle Istituzioni Regionali e non preposte affinchè ogni ostacolo venga rimosso per consentire la prosecuzione delle attività scientifica e divulgativa del CID che non può e non deve assolutamente cessare!